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Ospedale Serra, Dg dell’Asp Caligiuri all’Assemblea dei sindaci: “Presto l’attivazione del day surgery”

Nessun rischio di riduzione dei posti letto, anzi il day surgery potrà alleggerire la chirurgia dello spoke di riferimento. Sono i punti cardine da cui è partita Angela Caligiuri, nuovo direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, nella spiegazione delle prospettive della Sanità locale ai sindaci del distretto socio-sanitario n. 2, ai quali ha anche chiesto un’attiva collaborazione nell’elaborazione dell’atto aziendale. E gli amministratori sono rimasti favorevolmente impressionati da una manager che, diversamente da alcuni predecessori, ha preferito evitare l’ombra dei soliti accompagnatori, chiarendo di non essere “condizionante nè condizionabile”. Parole che sono piaciute agli interlocutori, che hanno intravisto qualche germoglio di discontinuità. Il contesto rimane, ad ogni modo, complicato e va affrontato con decisione. “La riduzione dei distretti – ha affermato Caligiuri in riferimento ad uno degli argomenti più scottanti - non deve ridurre i servizi all’utenza. Questi non dovranno essere assolutamente toccati. L’organizzazione territoriale sarà ben definita e pensata in modo da non nuocere all’utenza. Il mio obiettivo personale – ha aggiunto - è l’accoglienza del paziente. Il cittadino nelle strutture sanitarie deve trovare salute, ma si deve anche sentire accolto”. Annunciati poi alcuni interventi presso il nosocomio serrese consistenti nell’installazione di una migliore segnaletica e nella concretizzazione di accorgimenti utili ad orientare il paziente nella struttura. Il sindaco della cittadina della Certosa Bruno Rosi ha comunque voluto fissare alcuni paletti: “l’ospedale – ha in particolare sostenuto - non può essere chiuso nè può essere trasformato in una Rsa. Tutti insieme dobbiamo lottare per guadagnare i diritti riconosciuti a un ospedale di montagna”. Chiesti – in aggiunta all’effettivo funzionamento della sala operatoria nel reparto chirurgia per gli interventi in day surgery - l’aumento degli anestesisti e l’adeguamento della pista di elisoccorso ai voli notturni. “Il paziente – ha specificato il primo cittadino di Serra San Bruno - deve avere la possibilità di godere di un primo soccorso anche di notte poiché, in una situazione d’urgenza e con le cattive condizioni in cui versano le strade montane della provincia, il trasporto in ambulanza potrebbe costare la vita”.

Serra, Rosi stronca Lo Iacono: “Prima di criticare faccia un esame di coscienza”

All’indomani dell’attacco condotto in primis dall’ex sindaco Raffaele Lo Iacono arriva la replica, tutt’altro che tenera, da parte dell’attuale primo cittadino Bruno Rosi che cambia l’orientamento dei fari delle polemiche puntandoli sullo schieramento avversario. I toni sono per alcuni versi inediti, forse sollecitati dall’asprezza delle critiche ricevute. “Finalmente – sostiene il capo dell’esecutivo della cittadina Certosa – il PD ha gettato la maschera mostrando chi sono i veri manovratori di quella compagine. Quei protagonisti che, ancora oggi, omettono di dire quali sono stati i veri motivi della caduta dell'amministrazione comunale Lo Iacono-Censore-Raffele. Prima di emettere sentenze sugli altri – puntualizza Rosi – questi esponenti dovrebbero fare luce sulle vicende che hanno riguardato quell'esperienza su cui gli elettori si sono già pronunciati chiaramente. E, anzi, si era precedentemente pronunciato lo stesso Censore, rassegnando le sue dimissioni da consigliere comunale. Non si comprende, in particolare, come faccia un (ex) sindaco defenestrato dalla sua stessa maggioranza e sonoramente bocciato dagli elettori alle ultime elezioni regionali, alle quali si era candidato senza avere contezza del proprio peso elettorale, a parlare degli altri. Non si capisce come faccia a tacciare gli altri di incapacità quando sotto la sua amministrazione sono deflagrati i problemi della potabilità dell'acqua e della gestione dei rifiuti, sotto la quale sono state abbandonate strutture come l'ex carcere e il centro polifunzionale che noi siamo riusciti a recuperare, sotto la quale è stato perso il finanziamento del Pis Oreste (i lavori andavano realizzati e rendicontati entro il 31 dicembre 2010). Chi ha generato tutti questi disastri e oggi mi definisce 'avventuriero' – è lo stizzito ammonimento di Rosi - dimentica di guardarsi allo specchio, probabilmente perchè impegnato fra una fondazione e l'altra, e fare un esame di coscienza. Cerca invece di riproporsi, dietro altre figure, sotto una veste candida che certamente non gli appartiene”. Non mancano diretti riferimenti a Censore: “stupisce che il parlamentare che ha deciso di stroncare il suo futuro politico adesso lo riproponga: ma questo, forse, fa parte del repertorio di una classe politica che continua ad operare secondo rancide logiche. Evidentemente, quel popolo del centrosinistra che si era illuso circa la possibilità di assistere ad un confronto normale è stato tradito ed ora deve constatare che c'è ancora chi opera per aprire una nuova stagione di veleni”. Il finale è riservato ad una sorta di rendiconto morale dell’ultimo lustro: “l'amministrazione che ho l'onore di guidare ha sempre lavorato nella piena legalità e nell'interesse collettivo, a volte anche commettendo errori che ogni essere umano può commettere ma sempre anteponendo il bene della comunità alle aspirazioni individuali. Resto, dunque, disponibile a confrontare l'operato della mia amministrazione con quello dell'amministrazione precedente”.

Serra, ordinanza del sindaco Rosi: domani le scuole resteranno chiuse

Resteranno a casa domani gli alunni che frequentano gli istituti scolastici della cittadina della Certosa. Il sindaco Bruno Rosi sta infatti predisponendo un’apposita ordinanza per stabilire la chiusura delle scuole. La neve che sta cadendo in queste ore e l’ondata di freddo possono rappresentare dei potenziali pericoli per la circolazione e per l’incolumità degli studenti. Da qui la necessità di prevenire problemi ed incidenti.

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Elezioni comunali Serra, i primi (rallentati) passi del centrodestra

Partiamo da un principio. Solitamente chi sta per completare l’esperienza amministrativa ha meno problemi rispetto ai competitors nel formulare la lista da proporre agli elettori: basta, di norma, qualche aggiustamento e la squadra è pronta. Non è questo il caso del centrodestra di Serra San Bruno che, evidentemente, è consapevole di dover modificare – ed anche significativamente – la lista da sottoporre al giudizio degli elettori. Rispetto al 2011 permangono o, addirittura, sono peggiorate le criticità che attanagliano la cittadina della Certosa: gestione dei rifiuti, potabilità dell’acqua, viabilità, organizzazione e produttività dei dipendenti. Ecco allora che, sottotraccia e in maniera assai discreta, sono partite le operazioni per rimodulare “l’elenco” degli aspiranti amministratori. Il dato certo è che non ci saranno due figure storiche: il consigliere regionale e leader del centrodestra Nazzareno Salerno e l’ex vicesindaco Gerardo Bertucci. Ma anche altri cederanno il passo. È il caso, ad esempio, dell’assessore Vincenzo De Caria, ma su questo versante si profila un cambio “in famiglia” visto che a sostituirlo ci sarà il figlio Francesco, giovane manager impegnato nel mondo dello sport. Chi, invece, non mancherà è l’assessore Adriano Tassone, uomo di sicuro affidamento di Salerno. Ma qui va fatta subito una precisazione: non sarà lui, come vorrebbero far trapelare gli avversari, il candidato a sindaco. Quello di chi guiderà il palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci è il nodo principale: ad oggi si va verso la riconferma di Bruno Rosi, ma i quasi 5 mesi che dividono la data odierna da quella dello svolgimento delle elezioni paiono un’eternità e non è escluso che ci possa essere anche un cambio nei vertici. C’è poi da affrontare l’argomento del rapporto con l’altra parte di Forza Italia, quella fa capo al consigliere regionale Giuseppe Mangialavori. Le tensioni a livello regionale degli ultimi mesi non facilitano la predisposizione di un piano comune, ma l’esigenza di riunificare il partito rendendolo più forte e competitivo potrebbe abbattere gli steccati esistenti. Last but not least va stilato un programma amministrativo: non serve una sfilza di progetti irrealizzabili, ma partire da ciò che serve davvero per migliorare concretamente la qualità della vita dei serresi.

Comune di Serra San Bruno, è Nicoletta Carnovale il nuovo revisore dei conti

Si è svolto nei giorni scorsi, presso la prefettura di Vibo Valentia, alla presenza del sindaco Bruno Rosi e dei testimoni il sorteggio per procedere alla nomina del revisore dei conti del Comune di Serra San Bruno. Il primo revisore estratto è risultato Nicoletta Carnovale (Paola Gaetano prima riserva, Annunziato Nastasi seconda riserva).

Agenzia delle Entrate, Rosi: “Individuata la sede”. Ma il Comune deve reagire allo Stato

Sarebbe già rientrata l’emergenza scoppiata in relazione all’eventualità della chiusura dell’ufficio serrese dell’Agenzia delle Entrate. Il sindaco Bruno Rosi specifica, infatti, di aver individuato una nuova sede che si tradurrà nello spostamento di quella attuale di appena qualche metro. Il primo cittadino ha proposto il trasloco nell’ala destra del palazzo municipale (attualmente i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate operano in quella opposta): gli spazi, secondo le prime osservazioni, sarebbero idonei e consentirebbero di superare il problema. Una volta risolta questa questione il capo dell’esecutivo dovrà però cercare di proporre e spiegare alla popolazione un concetto essenziale, ovvero quello secondo cui il Comune non può accollarsi le spese di tutti Enti pubblici che garantiscono servizi. A lungo termine sarà insostenibile far fronte alle esigenze di chi pretende di ottenere una sede (i casi di distretto sanitario, giudice di pace e Inps devono insegnare qualcosa) minacciando la chiusura degli uffici. Gli amministratori chiariscano ciò che sta succedendo e cioè che lo Stato sta riequilibrando i suoi conti sulle spalle dei cittadini, soprattutto di coloro i quali vivono nelle periferie. Non si chiudano dietro quel consueto silenzio che lascia passare visioni della realtà quantomeno originali. Il presidente del consiglio comunale Giuseppe De Raffele convochi un consiglio comunale aperto alla presenza dei politici regionali e nazionali: solo ascoltando la voce di tutti potrà venire fuori qualcosa di vagamente somigliante alla verità. Si porti a Roma il messaggio che parte dalle Serre: si fermino questi tagli indiscriminati o la tensione sociale non sarà più controllabile.

 

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Forza Italia, Rosi: "Questa strategia porterà all’estinzione del partito sul territorio"

"Rinnovare un partito, farlo crescere, raccogliere il consenso della gente non è semplice. Diventa impossibile - ammette Bruno rosi, sindaco di Serra San Bruno - quando vengono adottate logiche di divisione che, di fatto, escludono una parte del partito acuendo gli scontri. Questi modi di agire sono quelli che fanno allontanare i cittadini dalla politica che, in tal modo, viene percepita come uno strumento per la conquista ed il mantenimento di posizioni personali. Non è così che funziona. Non è così che si costruisce un gruppo. Bisogna cercare di coinvolgere le diverse sensibilità, confrontarsi, trovare una sintesi e poi intervenire uniti. Invece, ho la sensazione che si stia facendo di tutto per distruggere". "Forza Italia - rivendica il Primo cittadino - vanta importanti esperienze e competenze che, a mio avviso, vanno valorizzate, non escluse. Le nomine dei vicecoordinatori provinciali sono state effettuate nell’ombra, senza consultare nessuno, come se tutto dovesse avvenire alle spalle di qualcuno. Questi atteggiamenti equivalgono ad una dichiarazione di guerra. Non è questo il partito che abbiamo sempre sognato. Continuerò ad impegnarmi per l’affermazione dei veri valori di Forza Italia: quelli che vogliono unire e non quelli che vogliono abbattere".  Abbattere l’avversario, infatti, fa parte di una cultura - è la stoccata finale di Rosi - che non mi appartiene".

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Occasione di sviluppo per le Serre: l’Accademia italiana di Scienze forestali classificherà l’abete bianco

Importante novità per la crescita economica delle zone interne del Vibonese. L’associazione temporanea di scopo - composta dall’Accademia italiana di Scienze forestali di Firenze, i Comuni di Serra San Bruno, Spadola e Brognaturo, le aziende agricole “La foresta” e “Ferdinandea” – sta per raggiungere l’obiettivo: la classificazione dell’abete bianco, tipico delle Serre (ad oggi risulta classificato solo l’abete alpino). L’operazione, concretizzata secondo quanto ha spiegato il sindaco Bruno Rosi anche grazie ad “un finanziamento di circa 180mila euro da parte della Regione Calabria (fondi Por)”, consentirà l’utilizzo di questo tipo di legno nell’edilizia, con benefiche ricadute economiche per il comprensorio montano. “L’Accademia – ha precisato il primo cittadino – sta effettuando dei test per verificare la resistenza e i risultati sembrano essere ottimi. Il limite europeo è infatti di 240 kg per centimetro quadrato, mentre l’abete bianco si attesta fra i 360 e i 540 kg per centimetro quadrato. Quindi, ampiamente sopra la soglia e questo lascia intendere che l’abete bianco sarà classificato nella posizione più alta (S1). L’intesa pubblico-privata – ha concluso Rosi – sta portando a risultati tangibili. La certificazione scientifica dell’abete bianco, che ne permetterà l’impiego nelle progettazioni per l’edilizia, farà incrementare in maniera significativa il suo valore”.

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