Regione. Questi i provvedimenti oggi dalla Commissione Bilancio

La seconda Commissione consiliare "Bilancio, Programmazione economica ed Attività produttive", presieduta da Giuseppe Aieta, ha esaurito la trattazione dei diversi punti inseriti all’ordine dei giorno dei lavori odierni, ai quali hanno preso parte il vice presidente della Giunta Antonio Viscomi, il dirigente generale reggente del Dipartimento Bilancio Filippo De Cello ed il dottor Alberto Porcelli, in rappresentanza del Collegio dei revisori dei Conti della Regione.  Parere favorevole a maggioranza (con l’astensione dei consiglieri Orsomarso ed Arruzzolo) è stato espresso  in ordine a due proposte di provvedimento amministrativo: l’approvazione dei "Rendiconti di Gestione dell'Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio di Catanzaro ARDIS, esercizi finanziari dal 2002 al 2014" e quella relativa al “Bilancio Finale di Liquidazione ARDIS, ex art. 11 della L.R. 11 maggio 2007, n. 9". Parere favorevole all’unanimità sul "Bilancio di previsione dell’ARDIS di Catanzaro esercizio finanziario 2015, finalizzato alla conclusione dell’attività di liquidazione ex articolo 11 della legge regionale 11 maggio 2007,n.9".  Sempre all’unanimità, la Commissione ha proceduto alla presa d’atto del “Programma operativo regionale Fesr-Fse 2014-2020 e dell’informativa sulla decisione finale nell’ambito della procedura di valutazione ambientale strategica (Vas) del Por Fesr/Fse 2014-2020”. L’organismo consiliare ha formulato, sempre all’unanimità, il parere favorevole finanziario alla proposta di legge del consigliere Esposito sulle “modifiche alla legge regionale del 2 maggio 2001, n.10 sulla medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività motorie e sportive". Rinviata invece la trattazione di due proposte di legge: la prima, di iniziativa del consigliere Nicolò, sulla promozione dell’attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari per contrastare la povertà ed il disagio sociale, è stata trasmessa alla terza Commissione per chiarimenti sugli aspetti finanziari. La seconda, per il riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi ed istituzione del Registro regionale, è stata illustrata dal consigliere Giudiceandrea, che ha sottolineato “l’importanza del provvedimento che consentirebbe a circa 10 mila donne calabresi di accedere ai costi della patologia dalla significativa incidenza sociale”. Al riguardo, lo stesso proponente ha assicurato di fornire al più presto le integrazioni di natura tecnica per consentirne l’approvazione. La Commissione ha inoltre espresso parere favorevole a maggioranza  ((hanno votato a favore Aieta ed Orsomarso) al  “Piano delle attività programmate per l'anno 2016 della Fondazione Mediterranea Terina”.  Infine, è stata rinviata la trattazione della proposta di legge n.51 di iniziativa dei consiglieri Giudiceandrea e Mirabello sull’istituzione dei servizi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie, tecniche della prevenzione e delle professioni sociali. "La seduta – dice il presidente Giuseppe Aieta- si è svolta in un clima di confronto costruttivo tra i componenti della Commissione e il Dipartimento Bilancio,  i cui suggerimenti sono stati tenuti nella giusta considerazione per non incorrere in rilievi da parte della Corte dei Conti. Ed è in questo contesto che si è ritenuto, pertanto, preferibile approfondire alcune questioni di carattere tecnico-finanziario prima di approvare proposte di legge dalla significativa rilevanza sociale e quindi foriere di legittime aspettative da parte della collettività. Questo spirito sinergico, al di là del colore politico, deve primeggiare per dare maggiore valore e certezze alle decisioni assunte nell’interesse dei calabresi".                          

 

 

Agricoltura, aree montane e forestazione in Calabria: bandi per oltre un miliardo di euro

Via libera all’unanimità alla “Presa d’atto della Decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Feasr) della Regione Calabria e istituzione del Comitato di Sorveglianza". La proposta di provvedimento amministrativo, d’iniziativa della Giunta, è stata approvata dalla seconda Commissione "Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell’Unione Europa e relazioni con l’estero", presieduta dal consigliere regionale Giuseppe Aieta. Intervenendo ai lavori, l’avvocato Alessandro Zanfino (Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale) ha rimarcato come il Psr sia "l’esito di un lungo negoziato con la Commissione Europa. Fra qualche mese - ha comunicato - vi sarà l’apertura dei bandi per un programma finanziario di grande rilevanza non solo per il comparto in senso stretto, ma per la competitività, la formazione, il turismo rurale, l’infrastrutturazione dei Comuni e lo sviluppo del territorio attraverso i Gal (gruppi di azione locale), puntando sul più largo coinvolgimento del partenariato”. "Liberando 1 miliardo 103 milioni di euro, diamo alla Calabria una grande opportunità in termini di crescita e competitività" - ha commentato il presidente Giuseppe Aieta. "Le misure cardine dove saranno concentrate le maggiori risorse riguarderanno gli investimenti nel settore agricolo a sostegno sia delle aziende esistenti che di start up. Significativa la destinazione dei fondi del Psr a quanti vivono di agricoltura; la forte spinta al ricambio generazionale; il sostegno ai giovani; l’attenzione per le aree svantaggiate e montane; gli investimenti per la riqualificazione del patrimonio forestale e per promuovere il territorio e la sua identità attraverso i prodotti della nostra filiera agroalimentare. Di rilevante interesse gli aiuti al reddito, le misure destinate alla formazione e alla riqualificazione professionale del capitale umano per migliorare la qualità della progettazione e le misure per i servizi di diversificazione rurale: agriturismi, fattorie didattiche e sociali. Per una regione che ha forte identità e vocazione agricola, questo Programma - ha concluso il presidente Aieta - potrà dare una significativa svolta in termini di sviluppo, nuova occupazione e auto-imprenditorialità”.  Approvata nel corso della seduta anche la proposta di legge d’iniziativa della Giunta regionale “Modifiche ed integrazioni all’art. 44 della legge regionale n. 13 del 1983 recante: 'Norme di attuazione dello Statuto per l'iniziativa legislativa popolare e per i referendum'". Il provvedimento interviene sulla disciplina del referendum consultivo obbligatorio previsto dalle norme vigenti nell’ipotesi di fusione, nuova denominazione e mutamenti circoscrizionali dei Comuni eliminando il quorum partecipativo consistente nella maggioranza degli aventi diritto, richiesto per la validità della consultazione. “La proposta normativa si rende necessaria - ha detto Aieta - al fine di agevolare i processi di aggregazione  dei  Comuni calabresi, eliminando un quorum partecipativo che spesso, in piccoli centri dove è elevata la percentuale dei residenti all’estero, appare eccessivamente penalizzante. C’è la necessità di varare la riforma in tempi celeri, come richiesto da tanti Comuni che in merito hanno già manifestato una precisa volontà". Rinviato a martedì prossimo 23 febbraio alle ore 11.00, alla luce di una nota pervenuta dal Dipartimento Bilancio, l’esame per il parere finanziario, della proposta di legge "Valorizzazione della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di Nicotera" che reca la firma dei consiglieri regionali Greco e Sergio. Ai lavori hanno preso parte i consiglieri regionali Battaglia, Arruzzolo, Greco e Bova.

 

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Regione, questi i provvedimenti approvati oggi dalla Commissione Bilancio

La seconda Commissione, "Bilancio, programmazione economica, affari produttivi, affari dell’Ue e relazioni con l’estero2, presieduta dal consigliere Giuseppe Aieta, ha approvato il Programma di lavoro della Commissione europea, comunicato al Parlamento europeo, al Consiglio al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni. L’organismo, nel corso della seduta odierna, ha altresì approvato un progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale finalizzato al riordino dell’Arssa, con alcune funzioni che transiteranno, insieme al personale dipendente, all’Arsac. Inoltre, la Commissione ha dato parere finanziario favorevole al progetto di legge per l’Istituzione del registro Tumori della popolazione calabrese (iniziativa dei consiglieri Giudiceandrea, Mirabello, Sergio e Bova),  al progetto di legge che detta disposizioni per una maggiore tutela della sicurezza e della qualità del lavoro, al contrasto ed all’emersione del lavoro non regolare (iniziativa del consigliere Romeo), ed alla legge di iniziativa del consigliere Graziano che disciplina la trasparenza politica ed amministrativa della Regione Calabria e dei suoi enti strumentali e sull’attività di rappresentanza di interessi particolari(cosiddette lobbies). "L’efficace attività svolta oggi dalla seconda Commissione, e di questo ringrazio i colleghi – ha commentato a conclusione dei lavori il presidente Giuseppe Aieta – si è concretizzata con l’approvazione di importanti provvedimenti di legge. Il più importante, quello di iniziativa della Giunta regionale che va in direzione di un recupero immediato delle funzioni operative dell’Arssa, adesso assegnate all’Arsac, con il passaggio di tutto il personale alla stessa Arsac, per rilanciare questo ente importantissimo ai fini dello sviluppo agricolo  e rideterminarne tutte le passività. Voglio ancora sottolineare l’importanza dei pareri finanziari forniti per rendere operativo il registro dei Tumori nella nostra Regione, attualizzare la legge per la sicurezza, la qualità e per il contrasto del lavoro non regolare, la regolamentazione dell’attività di rappresentanza degli interessi particolari ed il loro rapporto con la Regione.  Infine, la Commissione ha approvato il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016. Si tratta di un documento di indirizzo politico – ha detto Giuseppe Aieta – che fissa le priorità di intervento su grandi temi per i quali i cittadini si aspettano che l’Europa faccia la differenza. Parlamento, Consiglio e Commissione europea – ha sottolineato Aieta – insieme alle realtà nazionali, devono trovare sintesi unitarie per conseguire risultati concreti sulle questioni più importanti ai fini, soprattutto, di una riconquista di fiducia nelle istituzioni europee dei cittadini del Continente. Infatti - evidenzia Giuseppe Aieta – nel programma, tra gli altri argomenti,  sono fissate le linee di intervento per l’occupazione, la crescita, l’equità ed il cambiamento democratico, sfide tuttora aperte  che rappresentano un nervo scoperto per quel che riguarda la stabilità politica e le prospettive dell’Ue".  Alla seduta hanno preso parte consiglieri Guccione, Arruzzolo, Neri, Giudiceandrea,Graziano, Sculco e Orsomarso.

 

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Regione, II Commissione approva rendiconto e manovra di assestamento: i dati del Bilancio

La seconda Commissione ha approvato all’unanimità, con alcuni emendamenti, il Rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2014 e l’Assestamento al Bilancio di precisione 2015 e pluriennale 2015/2017 della Regione.  Con la manovra in argomento – si afferma nella relazione di accompagnamento -  vengono autorizzate maggiori spese nel triennio 2015-2017 per 124 milioni di euro circa, di cui euro 83,1 milioni nell'anno 2015. La copertura finanziaria per l'esercizio in corso è garantita:

• per 40,308 milioni con l'utilizzo delle entrate derivanti dalla manovra regionale relativa all'anno di imposta 2014 in eccesso rispetto alla necessità di copertura del disavanzo sanitario relativo a tutto il 31 dicembre 2013, così come stabilito dal tavolo tecnico di verifica degli adempimenti regionali di concerto con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (verbale dell'8 aprile 2015);

• per 20,1 milioni di euro con l'utilizzo del risparmio derivante dalla minore spesa per le rate di ammortamento dei mutui non tirati, previste nel bilancio di previsione;

• per 22,4 milioni di euro per minori rate non pagate a seguito della rimodulazione dei mutui. 

Al netto della riallocazione delle economie vincolate e dei residui riaccertati, la parte discrezionale soggetta alle decisioni della Giunta, prima, e del Consiglio Regionale poi, è utilizzata in via prioritaria per la copertura di spese di carattere obbligatorio, dei pignoramenti subiti presso la tesoreria regionale, per i debiti pregressi, per effettuare gli accantonamenti previsti dalla legge e per rimpinguare quei capitoli che in sede di predisposizione del bilancio 2015 presentavano stanziamenti al di sotto del fabbisogno determinato a legislazione vigente.

In particolare, gli incrementi di stanziamento hanno riguardato in via principale:

a)il fondo necessario a garantire la copertura della spesa derivante da atti giudiziali di pignoramento per 21,1 milioni di euro;

b) il fondo necessario per garantire la copertura degli oneri da contenzioso per 10 milioni di euro;

c) il fondo di accantonamento per le perdite di esercizio delle società e delle aziende regionali per circa 3,1 milioni di euro;

d) il fondo per la copertura dei debiti pregressi per circa 1,7 milioni di euro;

e) la quota annuale del disavanzo di 32 milioni di euro acclarato dalla Corte dei Conti in sede di chiusura del rendiconto 2014, da ripianare in sette anni, per un importo di 4,47 milioni di euro nell'esercizio 2015;

f) le spese obbligatorie del Consiglio regionale per l'importo di 3,2 milioni di euro;

g) la copertura del maggiore fabbisogno per le attività realizzate nell'anno da Azienda Calabria Verde nel settore della forestazione per una spesa complessiva di euro 19.000.000,00, di cui euro 2.000.000,00 nell'esercizio finanziario 2015, euro 8.000.000,00 nell'esercizio finanziario 2016 ed euro 9.000.000,00 nell'esercizio finanziario 2017;

h) la copertura del maggiore fabbisogno per spese obbligatorie di funzionamento per circa 3 milioni di euro;

i) la copertura degli oneri per il personale derivanti dall’applicazione delle disposizioni in materia di miglioramento dell'efficienza dei servizi per gli anni 2014 e 2015 per l'importo complessivo di euro 6.391.026,54, di cui euro 1.790.297,82 nell'esercizio finanziario 2015 ed euro 4.600.728,72 nell'esercizio finanziario 2016;

j) la copertura del maggiore fabbisogno per spese di personale di ARSAC, ARCEA e AZIENDA CALABRIA LAVORO per un importo complessivo di 6,3  milioni di euro;

k) la quota 2015 delle spese di funzionamento delle Province non previste in bilancio per circa 4,9 milioni di euro;

I) la quota non coperta nel bilancio 2015 per garantire gli stipendi del personale precario di cui alle leggi regionali n. 15 e n. 28 del 2008;

m) la copertura della maggiore spesa derivante dalla erogazione dei servizi socio-assistenziali da parte delle strutture sociali private e da parte dei Comuni per gli anni 2014 e 2015 per un importo complessivo di 27 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro nel 2015,10 milioni nel 2016 e 10 milioni nel 2017;

n) la copertura finanziaria dei maggiori oneri derivanti dall'erogazione dei servizi socio-sanitari per una spesa complessiva di euro 13,5 milioni di euro circa.

Introducendo i lavori, il presidente Giuseppe Aieta ha ricordato che "il documento contabile in oggetto è stato approvato con deliberazione di Giunta regionale n.213 del 21 luglio 2015 e trasmesso, prima della definitiva approvazione, alla Sezione regionale della Corte dei Conti per la relativa parifica, come previsto dall'articolo 1, comma 5, del D.L. 174/2012 per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, l'osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilità dell'indebitamento e dell'assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti al fine, in particolare, di assicurare l'equilibrio di bilancio e di migliorare l'efficacia e l'efficienza della spesa". Il vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, nel suo intervento, ha sottolineato “l’esigenza di onorare l’impegno di rendere conto ai calabresi di ciò che facciamo. C’è in atto una trasformazione politico-istituzionale – ha proseguito Viscomi -  della Regione e più in generale delle pubbliche amministrazioni, che non possono più accedere a sistemi di deficit spending ma devono farsi carico, anche e soprattutto, delle entrate e della coerenza tra entrate e spesa. E tutto ciò non può non comportare maggiore consapevolezza da parte di tutti sulla necessità di un rinnovato patto tra Regione e cittadini, nel rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità. Il versante dell’accertabilità delle entrate, anche di quelle automatiche come la tassazione per il bollo di circolazione della autovetture – ha continuato Viscomi - riscontra un andamento sempre più critico ed il quadro che ne risulta – perché senza entrate le spese sono impossibili - impone la necessità di un forte rilancio di un Patto con i cittadini e con tutte le istituzioni per una migliore gestione della cosa pubblica Da parte nostra – ha proseguito il professor Viscomi – stiamo producendo iniziative nei confronti dei comuni e degli enti locali in generale proprio per sollecitare con meccanismi agevolati di rateizzazione e compensazione i pagamenti delle somme per i servizi erogati, soprattutto la fornitura idrica ed rifiuti. Voglio ricordare a tal fine – ha sottolineato il Vicepresidente della Giunta regionale – che quasi la metà del bilancio della Regione, 2,7 miliardi di euro, è destinato ai servizi sanitari. Tutto ciò – ha proseguito – crea una patente difficoltà, se non l’impossibilità, di procedere alla formulazione di un piano di investimenti da parte della Regione che risulta strangolata in prospettiva dalla evidente impossibilità di avere spese libere da destinarvi. Se il Governo nazionale ha assunto l’impegno di varare un Masterplan per il Mezzogiorno – ha detto ancora Antonio Viscomi – è anche venuto il momento di varare quelle modifiche necessarie della finanza pubblica che a tutt’ora impediscono una libera determinazione della programmazione regionale per valorizzare il tessuto produttivo regionale, le sue peculiarità ed eccellenze, ottundendo così ogni potenzialità di crescita". 

 

 

 

Regione, nervi tesi in casa PD: chiesta l’urgente convocazione del gruppo consiliare

La guerra sotterranea, covata, celata, serpeggiante all’interno del PD comincia a manifestare apertamente i suoi sintomi. Con una stringata nota, che lascia spazio ad un’immaginazione che molto si avvicina alla realtà, i consiglieri regionali Giuseppe Aieta, Domenico Battaglia, Domenico Bevacqua, Carlo Guccione, Antonio Scalzo e Michele Mirabello hanno chiesto al presidente del gruppo consiliare Sebi Romeo “una urgente convocazione del gruppo consiliare con all’ordine del giorno la discussione sui seguenti punti: situazione politica attuale; seduta del Consiglio regionale prevista per il prossimo 3 dicembre”.  La firma di Guccione, poco tenero con il governatore dopo la sua estromissione dalla giunta è già un programma, ma la diffusione alla stampa di una notizia che solitamente è un’informazione interna di servizio fa presumere scossosi e mareggiate. Toccherà al presidente Mario Oliverio riportare la calma, ma non sarà semplice. Anche perchè intanto è sorta un’altra grana. “Apprendiamo dalla stampa – afferma infatti il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea (Democratici e Progressisti) - vicende inerenti la prorogatio di alcuni incarichi (si spera a titolo meramente gratuito, quantomeno) che la legge regionale demanda all'Ufficio di Presidenza del Consiglio, contro il parere scritto della Presidenza del Consiglio. Riteniamo che la vicenda sia tutta da racchiudere nello ‘smodato sentimento d'affetto’ verso gli uffici (per usare un eufemismo) da parte dell'interessata, sicuramente avallato più per inerzia ed interesse reale verso altre e più gravose vicende. É sotto gli occhi di tutti, però,  la necessità di procedere, ad un anno esatto dalle elezioni, ed all'esito di questa incresciosa vicenda, al rinnovo delle nomine politiche in capo alla Presidenza del Consiglio, oggi più che mai in netta discontinuità con il passato. Proprio per tali motivi, anche ad eliminare pesi e laccioli ulteriori per il governatore e la maggioranza di governo, riteniamo si debba procedere senza indugi e come da ordine del giorno, a tutte le nomine previste nel prossimo Consiglio del 3 dicembre. Ripetiamo -  è la precisazione finale -  nel segno della radicale discontinuità con il passato e finalmente garantendo almeno a quegli uffici il senso dell'appartenenza alla squadra che i calabresi hanno voluto premiare con la vittoria di Mario Oliverio e del centro sinistra del novembre 2014”. La matassa, dunque, si complica e non è escluso che le rivalità territoriali e di corrente, in questo trambusto, facciano la propria parte.

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Regione, i provvedimenti approvati dalla Commissione Bilancio

Via libera alla proposta di provvedimento amministrativo della Giunta recante: "Adozione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fondo sociale europeo 2007-2013, autorizzazione all’Autorità di Gestione a sottoporla ai membri del Comitato di Sorveglianza e, a notificarla alla Commissione europea". Ad esprimere parere favorevole a maggioranza, con l’astensione del consigliere Orsomarso, è stata la seconda Commissione "Bilancio, programmazione economica e attività produttive,  affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero", presieduta dal consigliere Giuseppe Aieta. Il provvedimento, illustrato dal dottor De Marco e dalla dottoressa Rizzo, prevede l’aumento del tasso di cofinanziamento europeo del Fse fino al 75 per cento con conseguente riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale al 25 per cento a valere sulla quota statale. "Per effetto della suddetta rimodulazione, ha spiegato Aieta, il Piano finanziario del Por Calabria 2007-2013 che ammonta a 690.649.167 euro, si ridurrà di circa 117 milioni di euro che saranno fatti confluire nel Piano di Azione Coesione con l’obiettivo - ha evidenziato il presidente - di assicurare il completamento degli interventi selezionati nell’ambito del Programma. Interventi  che si prevede non si concluderanno entro il 31 dicembre 2015. Questa manovra - ha concluso - impedirà il disimpegno automatico delle risorse e la nuova redistribuzione finanziaria tra gli Assi servirà a garantire il pieno assorbimento delle risorse e a concludere la programmazione senza alcuna perdita di fondi". Approvata a maggioranza, con il voto contrario del consigliere Orsomarso, la proposta di legge di iniziativa della Giunta recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive notificate all’amministrazione regionale e da acquisto di beni e servizi senza il preventivo impegno di spesa”. Sul provvedimento, il Collegio dei Revisori dei Conti, rappresentato in Aula dal dottor Francesco Malara, ha dato parere favorevole “spiegando che trattasi di atti motivati da parte dei dirigenti e che comunque l’adozione del presente atto non esime dalla verifica di eventuali responsabilità personali". In apertura della seduta, il Presidente Aieta ha formulato gli auguri di buon lavoro al neo dirigente della Commissione Bilancio, dottor Sergio Lazzarino. Hanno fornito contributi il segretario-questore Giuseppe Neri e i consiglieri Fausto Orsomarso e Mauro D’Acri. 

 

Proposta consiglieri regionali PD: "Limiti allo sfruttamento del suolo agricolo"

"Urge, tra gli interventi da attuare, anche l’introduzione di una normativa che stabilisca precisi limiti allo sfruttamento del suolo in favore dell’agricoltura e dell’ambiente, contro il trend negativo dell’abbandono delle aree agricole e dell’aumento vertiginoso delle zone edificate che produce gravi ripercussioni sull’equilibrio idrogeologico di un territorio particolarmente vulnerabile, oggi fortemente a rischio, come dimostrano peraltro, i recenti episodi che hanno colpito duramente l’Alto Jonio Cosentino, e specie, i Comuni di Rossano e Corigliano".  Partendo da questa premessa, il consigliere regionale Domenico Battaglia (primo firmatario) ha riproposto, assieme ai consiglieri Aieta, Bevacqua e Mirabello, il progetto di legge dal titolo "Disposizioni concernenti norme per il contenimento del consumo di suolo agricolo”, “accogliendo l’accorato appello delle associazioni di categoria, dei sindacati confederali e di Legambiente".  “Si tratta - ricorda l’esponente del Pd - di un testo già licenziato nella scorsa legislatura, il 10 aprile 2014, dalla IV Commissione consiliare, in seguito ad una proposta normativa depositata dai consiglieri Giordano e Gallo, ma poi non convertita in legge dal Consiglio regionale".  Secondo Battaglia: "Tale provvedimento si pone in linea con le vocazioni più autentiche della Calabria che annovera fra le sue maggiori potenzialità il paesaggio, le ricchezze naturalistiche, la biodiversità e che vede nell’agricoltura e nel turismo la  scommessa della nostra regione per lo sviluppo ed il progresso. La corretta gestione del suolo, dunque, rappresenta la premessa imprescindibile per immaginare e concretizzare efficaci e virtuose politiche territoriali e per preservare l’ambiente dalla cementificazione selvaggia che costituisce la principale causa del dissesto idrogeologico del nostro territorio".  "Eppure, ogni giorno, in Italia si consumano più di 100 ettari di suolo, una tendenza che, dagli anni ‘70 a oggi, ha fatto registrare la perdita di 5 milioni di ettari di terreno agricolo. Questa progressiva contrazione delle aree agricole - spiega Battaglia - discende dall’abbandono delle terre coltivabili e dall’aumento delle aree edificate specie nei siti pianeggianti (aree costiere, frange urbane, pianure) che sono anche i più adatti all’uso della coltivazione. Analizzando le cifre relative al nostro territorio, negli ultimi 30 anni, secondo uno studio della Coldiretti su dati Istat, la Calabria ha perso il 23,9 % della propria Superficie Agricola Utilizzata (SAU), prima tra le regioni del Sud e sopra la media nazionale che è del 18,8%”. Ci auguriamo che il testo di legge venga licenziato al più presto da questo Consiglio regionale anche in omaggio alla normativa comunitaria che dà particolare risalto e centralità all’ambiente e alla biodiversità".

 

ZES Gioia Tauro: II Commissione regionale approva ddl all'unanimità

La seconda Commissione consiliare, ‘Bilancio, programmazione economica, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero’, presieduta dal consigliere Giuseppe Aieta, presente il Segretario Generale del Consiglio regionale, Maurizio Priolo, ha dato parere positivo all’unanimità ad una proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale per l’istituzione di una ZES  (Zona economica speciale) nell’area industriale di Gioia Tauro.  “Mi preme sottolineare – ha detto Giuseppe Aieta a conclusione dei lavori – la forte accelerazione politica impressa dal presidente Mario Oliverio a tale tematica, così strategica per l’avvenire della Calabria ed anche per il Mezzogiorno ed il resto del Paese. La richiesta della ZES per Gioia Tauro – ha commentato il presidente Aieta – è intimamente legata alla presenza del porto, di indubbia rilevanza internazionale. La ZES, come specifica la proposta di legge della Giunta regionale, comprenderà quindi l’area portuale, la zona franca doganale e le aree industriali. Inoltre, l’impianto normativo, per tutte le aziende già presenti nel territorio di riferimento al momento della realizzazione della ZES, prevede il mantenimento degli eventuali diritti di cui sono in possesso, la registrazione come aziende della ZES e quindi assimilate alle imprese di nuovo insediamento. La ZES – ha continuato Giuseppe Aieta – consentirà alle imprese che vi investiranno di fruire delle agevolazioni, nei limiti delle risorse stabilite, previste dal Regolamento UE n. 651/2014, segnatamente dall’art.14 dello stesso Regolamento. Una serie di agevolazioni, inoltre, sono previste con l’abbattimento delle imposte sui redditi di impresa derivanti dagli investimenti eseguiti in area Zes, dell’Irap, dell’Imu e della Tari, per gli immobili posseduti dalle stesse imprese e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica,e, infine, la riduzione dei contributi sul lavoro dipendente. Scendendo nei particolari dell’impianto normativo – ha evidenziato Giuseppe Aieta – la Regione Calabria, al fine di sostenere le PMI che operano nell’area ZES, istituirà forme di incentivazione a sostegno delle spese di funzionamento delle stesse PMI per una durata non superiore ai tre anni di esercizio di bilancio, comunque nel rispetto delle disposizioni in materia di aiuti di Stato applicabili”.       La proposta di legge della Giunta regionale, fissa anche espressamente il divieto di talune attività: che nell’area ZES siano perseguite attività inerenti la produzione e lo stoccaggio di materiali radioattivi; la produzione di sostanze chimiche che possono avere un impatto negativo sull’ambiente, la fabbricazione di armi e la produzione di tabacco.  Nella ZES, non saranno comunque consentiti insediamenti o unità produttive o di trasformazione di merci il cui ciclo di lavorazione sia in contrasto con le disposizioni vigenti in materia ambientale o di salvaguardia del territorio.  La Commissione, infine, ha discusso le deliberazioni 9/2015 e 45/2015 della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, rimettendo all’Assemblea legislativa ogni decisione di merito sulle questioni sollevate con i due atti dalla magistratura contabile.  Ai lavori dell’organismo hanno dato il loro contributo i consiglieri Giovanni Nucera (Per la Sinistra), Giovanni Arruzzolo (Ncd) e Giuseppe Neri (Democratici e Progressisti).  

 

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