Litigio furibondo in famiglia: il figlio arrestato dalla Squadra Volante

Sono le 17:30 di sabato, squilla il telefono del 113, un uomo chiede un urgente intervento della Polizia perché in casa sua si sta consumando una furibonda lite causata dal figlio. Non ha dubbi l’agente della Sala Operativa della Questura di Catanzaro: le grida di un’altra persona  contornano la richiesta di soccorso appena giunta. Tempestivamente vengono allertate le Volanti e, in pochissimi minuti, una pattuglia giunge in Viale Isonzo nell’abitazione teatro della lite. Già prima di entrare nell’edificio gli agenti hanno modo di sentire delle grida che provengono da un piano superiore, segno che la lite è ancora in corso, inoltre notano davanti il palazzo un’autovettura Fiat con il parabrezza rotto e vistosi danneggiamenti su gran parte della carrozzeria. Raggiunto il quinto piano, sul pianerottolo la pattuglia viene accolta dall’uomo che aveva richiesto il loro intervento e, con rapidità bloccano il figlio P.G. che, nonostante la presenza  dei poliziotti, continua a manifestare la sua aggressività verbale e fisica. Gli agenti apprendono dai familiari  che è stato P.G. a danneggiare l’autovettura Fiat parcheggiata sotto casa, nonché causare altri danni dello stesso appartamento, e che è solito adottare tali comportamenti nei confronti del nucleo familiare. Così quel pomeriggio di sabato 17 ottobre,  alla luce di quanto accertato e considerato che il 31enne P.G. non ha desistito dalla sua aggressività, è stato tratto in arresto dal personale della Polizia e condotto nella camera di sicurezza, come disposto dal Pubblico Ministero di Turno. Nel mentre il padre di P.G.è stato portato al locale Pronto Soccorso per le necessarie cure mediche a seguito delle percosse ricevute durante la lite prima dell’arrivo della pattuglia della Volante. Il 31enne P.G., con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio, furto ed altri reati, già sorvegliato speciale di P.S., dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria  di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento aggravato, lesioni e minacce. L’Autorità Giudiziaria procedente nell’udienza di oggi ha convalidato l’arresto di P.G. e disposto il divieto di avvicinamento ai familiari. 

 

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