Serra, LiberaMente interroga la maggioranza sull'isola ecologica: "Sia fatta chiarezza"

I consiglieri di LiberaMente, gruppo di minoranza al comune di Serra San Bruno, tramite interrogazione scritta indirizzata a Luigi Tassone, sindaco del Paese della Certosa, e al Presidente del Consiglio Comunale chiedendo delucidazioni sull'eventuale trasferimento dell'isola ecologica oggi sita in località "Fillò".

Alfredo Barillari, Rosanna Federico e Cosimo Polito ricordano che il sequestro dell'impianto in questione, avvenuto alla fine del 2015 sotto l'amministrazione Rosi, è attualmente valido e che la temporanea soluzione adottata da Tassone e dalla propria maggioranza al momento del loro insediamento, di utilizzare l'area dei parcheggi del campo sportivo "La Quercia" come punto di raccolta, si sia trasformata, almeno ad oggi, in soluzione definitiva. 

La vicinanza del fiume Ancinale ed il disagio creato agli abitanti della zona dal cattivo odore, destinato ad aumentare con l'avvento della stagione estiva, ha spinto la minoranza, in occasione dell'ultimo consiglio comunale, a proporre lo spostamento dell'isola ecologica entro il mese di Luglio.

Oggi, gli stessi consiglieri di LiberaMente sollecitano gli Amministratori a dare delle risposte sull'eventuale individuazione del nuovo sito e se questo sarà quello, finalmente, definitivo o se ancora una volta ci si troverà di fronte ad una situazione provvisoria.

 

 

Serra, LiberaMente punta l'indice contro "un'amministrazione allo sbaraglio"

Riceviamo pubblichiamo

"Il tempo passa ma non sembra portare cambiamenti per il nostro paese e di certo non cambia il solito ritornello dell'attuale amministrazione: 'è colpa degli altri se non possiamo fare nulla'.

Sorge spontaneo chiedersi a cosa sia servito scrivere un programma elettorale pieno di buone intenzioni, con l'aiuto di figure politicamente 'esperte' che di certo sapevano la situazione dell'ente, se poi non si riesce a fornire nessuna linea programmatica per il futuro di un paese in piena crisi.

Si sono anche perse le tracce di possibili aiuti da parte della cittadella regionale, nonostante le comparsate del presidente Oliverio al quale l'ormai Signor Censore aveva promesso, per conto del sindaco, la cittadinanza onoraria.

Ė questa la sintesi dell'ultimo consiglio comunale, come sempre convocato in un orario proibitivo per i cittadini e svolto in un'aula deserta.

Anche il bilancio approvato non porta novità, se non ombre di un possibile dissesto da dichiarare che risulterebbe catastrofico per i cittadini già stretti nella morsa di imposte destinate a lievitare.

È un caso che queste nubi inizino ad addensarsi subito dopo la batosta elettorale delle elezioni politiche? Forse il mandato di questa amministrazione si è consumato il 4 marzo e ora qualcuno vorrebbe dimenticare gli impegni assunti con la cittadinanza, lavandosi le mani e praticando la tattica sempre attuale dello scarica barile...

Da parte nostra continueremo a portare avanti un'opposizione attenta e operativa, la stessa che ha dato voce al territorio proponendo il distacco dalla provincia di Vibo e che quotidianamente vede una crescita di consenso basata sull'ascolto della cittadinanza.

Fedeli al nostro mandato, poniamo all'amministrazione i seguenti interrogativi:

Perché si è scelto di mettere in vendita il mercato coperto piuttosto che pensare a destinarlo ad usi più utili per la collettività, come un piccolo teatro o un centro di aggregazione e, nel frattempo, in attesa di fondi per l'intervento, un ricovero di mezzi comunali?

Perché la nuova pinacoteca, opera compiuta dalla precedente amministrazione, continua ad essere lasciata inutilizzata in balìa del tempo e del deterioramento?

Perché nel piano triennale delle opere pubbliche e nel DUP 2018, 2019 e 2020, non vi è alcuna somma, né previsione, in merito all'autonomia da So.ri.cal. e, allo stato, non è stato neanche pianificato un progetto da portare gradualmente avanti per un reale futuro distacco?

Perché non si è pensato ad un'alternativa per l'affidamento del servizio relativo al ricovero dei cani randagi, dal momento che i problemi riscontrati da questa amministrazione sono gli stessi di quelli avuti dall'amministrazione precedente ed esistono ormai da anni?

Perché è stata resa definitiva la soluzione prima presentata come temporanea e transitoria dell’affidamento esterno del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti, anziché pensare a soluzioni che possano anche favorire l'occupazione?

Quale prospettiva possono avere i nostri Lsu/Lpu alla luce della recente Deliberazione di Giunta Comunale con la quale si precisa che nel prossimo triennio non potranno esserci per loro stabilizzazioni?

Perché, a distanza di due anni dell'insediamento, si continua infantilmente a rispondere, su qualunque problematica, “è tutta colpa del passato”?

Certi del mutismo che contraddistingue un'amministrazione ormai allo sbaraglio, noi rinnoviamo l'impegno del confronto e della denuncia politica, consapevoli che Serra potrà crescere solo quando i personalismi saranno definitivamente accantonati e si inizierà a pensare alla gestione della cosa pubblica senza secondi fini".

Movimento Civico Serrese LiberaMente

Serra, LiberaMente: "Il randagismo è l'ennesimo segnale dei limiti operativi dell’amministrazione comunale"

Riceviamo e pubblichiamo

"L’ennesima immagine di un cane senza vita, la cui carcassa questa volta viene trasportata sul furgone comunale in direzione campo sportivo, ci spinge a chiedere spiegazioni su quanto accaduto ed a prendere atto, ancora una volta, che agli annunci in materia di randagismo non sono mai seguite azioni risolutive.

A ciò, oltre al caso del cane randagio trovato morto lo scorso 31 marzo, si aggiunge un altro caso di avvelenamento avvenuto nella mattina di mercoledì 18 aprile.

Sorgono, inoltre, forti dubbi riguardo la corretta procedura di smaltimento messa in atto dall’ente comunale.

Duole constatare che il fenomeno del randagismo è ai massimi livelli di allerta e l’unica azione dell’amministrazione comunale è il mutismo che la contraddistingue.

Lo stesso mutismo riservato, tra l’altro, ai volontari che sino ad oggi hanno provato a soccorrere gli animali randagi ponendo un freno alla problematica.

Infine, ci si intestardisce sulla stipula di convenzioni con canili, senza valutare alcuna risoluzione del fenomeno: una convenzione che, tra l’altro, non risolverebbe nulla dato che la sistemazione di un cane in una struttura costa mediamente € 1.277,50 all'anno, (fino a € 8.942,5 se si considera che la permanenza media di un cane in un canile è di 7 anni) e la cifra stanziata a bilancio permetterebbe la presa in cura di una decina di animali, solo una parte del numero complessivo che oggi popola il paese.

Tutto tace, insomma, nonostante di soluzioni ne siano state proposte a bizzeffe, come la costituzione di un canile sanitario, ad esempio, i cui fondi a disposizione sono stati garantiti al Comune di Vibo Valentia, mentre Serra continua a non muovere un dito per trovare soluzioni alternative.

Magari attingendo a quei fondi si sarebbe risolto un serio problema per la popolazione, creando un'opportunità di lavoro per quei volontari che ad oggi, a spese loro, provvedono alle cure, all'adozione nonché alla sterilizzazione dei randagi.

Nessuna risposta è stata fornita, inoltre, a chi ha proposto la costituzione di un'anagrafe canina comunale e una programmazione per impedire il moltiplicarsi di cuccioli sul territorio comunale.

Il caso randagismo è, insomma, uno dei tanti segnali che dimostra i limiti operativi di un’amministrazione ormai giunta a metà mandato, il cui sindaco e i relativi consiglieri di maggioranza, finora, si sono adoperati alla sola sponsorizzazione di candidature, senza stabilire alcuna linea programmatica inerente alle problematiche della cittadina.

Da parte nostra continueremo ad essere disponibili ad eventuali tavoli di confronto al fine di esporre idee e trovare risposte adatte per tutta la cittadinanza.

La paura, però, è che ancora una volta il mutismo di chi bada alla sola forma ma non ai contenuti, avrà la meglio sul dialogo volto alla ricerca del bene comune".

Movimento Civico Serrese LiberaMente

Serra, Andrea Pisani a valanga contro l'amministrazione comunale

“In un Comune come il nostro bisogna lavorare giorno per giorno affinché la nostra realtà possa diventare economicamente autonoma, operando al fine di creare un sistema che possa supportare un turismo di qualità, che punti su un territorio accogliente, sulle magnifiche risorse naturali e sui suoi prodotti, creando così, al contempo, i presupposti per fermare l'emorragia di giovani che abbandonano continuamente il nostro territorio”.

E’ quanto scrive in una nota, Raffaele Andrea Pisani, già candidato alle scorse elezioni comunali con la lista “La Serra rinasce”.

“Presupposto fondamentale – aggiunge Pisani - per un amministratore che abbia questa visione del proprio mandato amministrativo è il prioritario interesse alla risoluzione dei problemi del territorio, ai bisogni della sua popolazione. Un amministratore locale deve, in sostanza e senza troppi giri di parole, operare ad esclusivo servizio del territorio che lo ha eletto e non derubricarlo a mero bacino politico/elettorale da mettere al servizio del big di turno anche perché ormai, questo arcaico modo di fare politica ha stancato tutti, come del resto è stato fermamente ribadito dagli elettori italiani lo scorso 4 marzo. Per poter amministrare un paese come Serra, è necessaria una visione chiara, una volontà programmatica non solo elettorale e soprattutto serietà ed emancipazione politica che ad oggi non esiste. E' necessario che si metta consapevolmente mano alla cosa pubblica, amministrandola nell'interesse dei cittadini.

Ci presentammo, alle amministrative con un programma elettorale nell'ormai lontano 2016. Un programma che nella premessa presentava le caratteristiche di fattibilità, efficacia e semplicità; si parlava di programmazione, efficienza e funzionamento dei servizi essenziali.

A metà mandato – scrive l’ex esponente della “Serra Rinasce” - nulla di quanto sopra è stato fatto. Non si è neppure sentita l'esigenza di procedere ad una programmazione di fattibilità, alla discussione con i cittadini e con chi quel progetto ha contribuito ad idearlo, progetto che partiva dall'inevitabile presupposto del coinvolgimento, della partecipazione di tutti gli attori economici e sociali che operano nel nostro territorio, ovvero era un progetto che per realizzarsi doveva mantenere la sua natura collegiale; ognuno avrebbe dovuto mettere al servizio della cittadinanza le proprie competenze e il proprio tempo!

Nulla di tutto ciò!

A metà legislatura – rincara Pisani - ancora si attende la costituzione di quattro Consulte che avrebbero, negli intenti, avuto avere un ruolo fondamentale nell'amministrazione del nostro territorio, che avrebbero quantomeno permesso una partecipazione allargata alla vita amministrativa del nostro Comune.

Si parlava di condivisione, partendo dalla banale ma fondamentale informazione di quanto quotidianamente sarebbe stato fatto in termini di gestione amministrativa; materiale comunicativo anche cartaceo che potesse informare i cittadini sull'operato dell'amministrazione e che al contempo responsabilizzasse ogni singolo concittadino sul proprio ruolo attivo per far si che l'operato trasparente dell'amministrazione diventasse strumento di partecipazione attiva alla politica. Nulla di tutto ciò si è realizzato!

Si era puntato sul turismo, quale motore di sviluppo per il Comune. Valorizzazione delle tipicità del territorio. Nuovi approcci con le banche per la stipula di apposite convenzioni per concessione di finanziamenti, ridotti costi di gestione delle aperture di credito, incentivazione ai giovani per avviare un'azienda; veritiera riduzione della tassa sui rifiuti; fornitura di acqua potabile attraverso la dotazione di fontane pubbliche. Nulla di tutto ciò!

Niente partecipazione, nessuna discussione allargata agli attori economici e sociali del territorio,  nessuna programmazione turistica e soprattutto nessuna autonomia di pensiero degli amministratori locali che stanno continuando a trasmettere l'idea di compiacere ai maggiorenti di turno piuttosto che di voler amministrare in autonomia e competenza il territorio, seguendone i bisogni inevasi ormai da troppi anni!

Ci siamo presentati come una squadra, ma non siamo stati neppure una sommatoria di individualità.....

Pertanto, per tutte le ragioni che ho provato a sintetizzare, mi vedo costretto a  prendere le distanze dall'attuale amministrazione comunale per aderire al progetto politico più ampio del Movimento civico Liberamente.

Prendo le distanze da un modello dove il merito è bypassato dall'autoreferenzialità dei singoli,  perché è giunto il tempo di rigettare apertamente questo vecchio modo di intendere la politica, ma anche e soprattutto per i tanti che mi hanno votato perché credevano, come me, ad un progetto politico vero e non di facciata, non da slogan elettorale, e che hanno permesso, con il loro voto, alla lista “La Serra Rinasce” di vincere le elezioni amministrative.

Partecipo con estrema convinzione ed impegno ad un nuovo progetto molto più ampio, fatto di teste pensanti in cui non vi è un capo a cui render conto di ogni opinione e di ogni pensiero, in cui si discute, si studia, si lavora e dove c'è l'entusiasmo e l'ambizione di dare a Serra tra qualche anno il ruolo di protagonismo che si merita nello sviluppo della rostra regione.

Un progetto – è la chiosa finale - convincente già per il solo fatto che  non vi sono  steccati politici che impediscono il confronto franco e costruttivo, fatto di soggetti che hanno voglia di dare il proprio contributo quotidiano e non di bandiere da sventolare in base alla convenienza del momento, composto da una pluralità di persone libere di pensiero che mettono in pratica ciò che è frutto di una pluralità di idee e di esperienze, discusse anche animatamente, ma non dettate dall'alto, in cui c'è emancipazione politica da vendere che la si esplicita in vere sedi di ‘partito’”

Serra, Barillari e Franzè: “Crescono le adesioni a Liberamente”

"Il nostro progetto civico suscita, giorno dopo giorno, un crescente entusiasmo. Evidentemente la cittadinanza percepisce il nostro impegno nell’interesse della comunità come genuino e costante e ci riconosce come punto di riferimento nell’opposizione a tutte le logiche che impediscono lo sviluppo del territorio”.

È quanto afferma l’esponente di “Liberamente” Carmine Franzè, che sottolinea come “l’interesse verso la nostra idea civica sia vivo e duraturo”.

“I nuovi ingressi – sostiene Franzè - dimostrano che i cittadini si riconoscono nella nostra attività politica e la valutano positivamente, sposano i nostri programmi e ci sostengono con determinazione. Continueremo pertanto a portare avanti le istanze della popolazione andando dritti al cuore dei problemi e senza farci contaminare dalle strategie della vecchia politica. Nei prossimi giorni procederemo con l’ufficializzazione di ulteriori ingressi”.

“Non posso che esprimere soddisfazione – ha aggiunto Alfredo Barillari - per la costante crescita del nostro movimento. Un grazie particolare va a Piero Carchidi, componente di una famiglia storicamente impegnata in politica, che ha confermato la sua volontà di partecipare a questo processo di cambiamento”.

Serra, LiberaMente sottolinea: rimaniamo fedeli al nostro progetto

I componenti di Liberamente, Alfredo Barillari, Rosanna Federico, Cosimo Polito, Rosalba Calabretta, Carmine Franzè, Daniele Galeano, Giusy Pupo, Davide Schiavello, Bruno Tassone, Salvatore Zaffino ed i membri del direttivo dello steso movimento, Franco Bonazza, Raffaele Calabretta, Domenico Randò, Ferruccio Schiavello, diramano una nota stampa dove rafforzano le proprie posizioni politiche a livello locale.

"A quasi due anni dalla nascita del Movimento Civico Serrese "LiberaMente" ribadiamo non solo negli intenti, ma nei fatti che contraddistinguono la nostra opposizione, l’obiettivo di portare avanti un progetto civico comune che metta da parte l’interesse dei partiti per dare a Serra un futuro amministrativo lontano da logiche clientelari e di calcolo elettorale.

Sono stati mesi in cui abbiamo evidenziato problematiche (questione So.ri.cal., problema servizi sanitari, collocazione centro smistamento rifiuti, randagismo, viabilità, PSC ecc. ); intrapreso iniziative concrete che continueremo a perseguire tenacemente (raccolta firme per l’Inps, petizione pro-CZ…); denunciato ingiustizie, atti poco trasparenti e, al tempo stesso, proposto interventi ed azioni meritocratiche e chiare nei confronti della cittadinanza.

Ed a conferma della nostra linearità e della nostra coerenza, nonostante le voci che ci hanno visto alle scorse politiche appoggiare in blocco ora la coalizione di centrodestra, ora il M5S, e che ci vogliono già in cerca di alleanze “politiche” a livello locale per le prossime amministrative, gridiamo uniti ed a gran voce che rimaniamo fedeli al nostro progetto continuando ad essere autonomi, senza capi politici, senza bandiere di partito, decisi a proseguire una storia di civismo che nessuno prima d’ora era riuscito a scrivere a Serra.

In tal senso, ferma ovviamente la libertà di ognuno di abbracciare a livello regionale o nazionale le ideologie che più lo rappresentano, tutti i componenti di LiberaMente, sullo scenario locale, continueranno a mettere da parte eventuali appartenenze politiche parlando con una sola voce, quella che ormai le serresi e i serresi riconoscono e fanno coincidere con il cambiamento e l’indipendenza. Una voce lontana dai vecchi scenari di partito che vedono i voti come numeri da giocare sui tavoli delle segreterie e non come persone con esigenze e diritti fondamentali che spesso, proprio per gli interessi di una politica malsana, vengono calpestati persino dalle istituzioni.

I partiti e i gruppi politici precostituiti quindi restano fuori dal nostro Movimento: spazio a coloro che condividono il nostro progetto nella consapevolezza che, da San Rocco a Santa Maria, continueremo a convincere tutti i cittadini che un modo di amministrare Serra diverso esiste ed è basato su idee di giovani pronti a mettersi in gioco anteponendo gli interessi della comunità alle ambizioni personali.

Ed anche alla luce della mancanza di risposte concrete di un'amministrazione piegata alle logiche partitiche del proprio dominus e con lo stesso bocciata nell'ultima competizione elettorale, siamo sempre più motivati ad andare avanti con queste idee, con un progetto che chi vuole condividere può abbracciare a prescindere dalle ideologie; andiamo avanti Liberamente, per continuare a scrivere una storia nuova basata sul rispetto della nostra memoria comune e sulla speranza di un futuro in cui tutti, nessuno escluso, possano vedersi protagonisti".

 

Liberamente sottolinea la sconfitta del PD locale ed invita i serresi al prossimo consiglio comunale

"Il risultato delle elezioni politiche a livello comunale dimostra un'inesorabile bocciatura da parte dei cittadini serresi dell'operato del Dominus dell'attuale maggioranza targata PD e di tutto il suo progetto amministrativo". Esordisce così in una nota stampa Liberamente, movimento civico Serrese.

"I serresi hanno saputo dare la risposta - continuano i firmatari del comunicato, Alfredo Barillari, Rosanna Federico, Cosimo Polito, Carmine Franzè, Franco Bonazza, Daniele Galeano, Salvatore Zaffino, Giusi Pupo, Andrea Rosi, Rosalba Calabretta, Davide Schiavello e Bruno Tassone - da noi auspicata a chi da anni, pur ricoprendo le più alte cariche istituzionali, non ha saputo cogliere ed affrontare le problematicità del territorio che avrebbe avuto l'onere di rappresentare e tutelare.

Questa volta i soliti annunci ad orologeria, le solite promesse pre-elettorali, le finte dimostrazioni di forza non sono state sufficienti ad illudere i cittadini, ormai consapevoli che dietro quegli annunci, dietro quelle promesse e dietro quelle foto di folle estasiate, si nascondeva in realtà il mero intento di mantenere i privilegi e le postazioni di potere acquisite e costruite sfruttando la fiducia e la buona fede degli elettori. E mentre tutti si affannano a rivendicare risultati elettorali, noi rivendichiamo con orgoglio il semplice merito di aver puntato i riflettori contro quella politica clientelare che approfitta dei bisogni della gente per costruire carriere personali e che oggi è stata sonoramente respinta. Così come rivendichiamo le battaglie di civismo che ci vedono uniti nella difesa dei nostri diritti e del nostro territorio; continueremo ad onorare il ruolo di opposizione che 1696 serresi hanno conferito al nostro movimento civico alle scorse elezioni amministrative, mantenendo l'obiettivo di amministrare e far progredire Serra il prima possibile.

Siamo certi, infatti, che quel consenso ottenuto nel 2016 sia cresciuto nell'opinione pubblica. Una certezza che deriva dal nostro modo di fare politica: vivere quotidianamente in mezzo alla gente, considerando i cittadini come i veri protagonisti della politica locale. Ciò ci permette di guardare con ottimismo e fiducia al futuro del nostro paese, e ci dà forza nel proseguire il progetto civico di cui siamo fieri.

Prossima tappa sarà il Consiglio comunale del prossimo 12 marzo nel quale si discuterà della petizione popolare per il ritorno alla provincia di Catanzaro. Nonostante l’orario proibitivo,  segno della solita insofferenza dell'Amministrazione verso gli oltre 2200 sottoscrittori, - esortano in chiusura i rappresentanti del movimento - invitiamo tutte le serresi e tutti i serresi a far sentire ancora una volta la loro voce partecipando numerosi alla seduta".

Serra: Liberamente denuncia il "fallimento" delle "controfigure" asservite agli interessi del "capo"

Riceviamo e pubblichiamo

"Abbiamo sempre sostenuto che le 'controfigure' poste sulle poltrone comunali, più che agli interessi della cittadinanza, avrebbero pensato a garantire il funzionamento della solita politica di tornaconto tanto cara al loro 'capo'.

E' di ieri la notizia inerente il concorso per quattro vigili urbani, misura, guarda caso, approvata a poche ore dal voto; così come recenti sono le notizie sui 'posti' disponibili al Parco delle Serre e sull’assunzione di lavoratori della mobilità in deroga. E come dimenticare gli annunci ad orologeria di finanziamenti vari con tanto di ringraziamenti in pompa magna?

Parliamo insomma di amministratori che si esprimono tramite slogan preconfezionati ( 'la buona politica', 'avanti insieme', 'la politica presente') e che in pratica avallano graduatorie come quella del servizio civile nazionale, che lascia più di qualche dubbio, soprattutto sulla comparazione dei titoli fra i vincitori del bando e gli esclusi.

Quelli che hanno annunciato traguardi turistici mai raggiunti, uffici 'preservati' ma poi chiusi, 'potenziamenti' di servizi mai avvenuti. Sono gli stessi che, ad oggi, non sono stati in grado di programmare linee amministrative di sviluppo, di risolvere problematiche urgenti come quella del randagismo e che imperterriti continuano a non porsi il problema dei pericoli e dell’insalubrità di un 'centro di smistamento rifiuti' in pieno centro cittadino ed in prossimità del fiume Ancinale.

E come non ricordare l’arroganza dimostrata nella nomina del Consiglio di amministrazione dell'Asilo Chimirri? Oppure la difesa ad oltranza di Regione e Governo facendo finta di non vedere come in materia di sanità vengano affidati incarichi e dati 'premi' di migliaia di euro, ma non vengono garantiti neanche i livelli essenziali di assistenza .

Giovani già immersi nel vecchiume di una politica che annuncia analisi dell'acqua periodica, ma, una volta passata la tornata elettorale, se ne dimenticano, lasciando il programma sottoposto agli elettori nel cassetto e sedendo su poltrone vestite a 'festival' da Sorical.

Insomma, in una terra in cui si muore per tumore con percentuali più alte del resto d’Italia e in cui lo spopolamento è divenuto cronico, questa 'giovane' classe dirigente promuove la solita politica degli annunci e del bisogno preoccupandosi solo di compiacere chi su quella poltrona li ha fatti sedere e che potrebbe farli alzare dall’oggi al domani.

Riteniamo però che oggi la solita strategia fatta di promesse, annunci, manifestazioni farlocche con il solito pubblico itinerante e che negli anni ha permesso a qualcuno ascese rapide, ormai non funzioni più.

Perché l'informazione, oggi, corre più veloce di ieri; perché la gente è stanca di subire scippi di servizi; perché i nostri giovani hanno la possibilità di viaggiare e confrontare realtà diverse comprendendo le potenzialità dei nostri posti e l'inadeguatezza politica di chi li amministra.

Se i servizi fondamentali non sono garantiti, gli uffici chiudono, le strade non esistono, i luoghi di interesse vengono abbandonati o interdetti, vuol dire che chi avrebbe dovuto tutelarci ha fallito e che non può bastare uno slogan scritto o urlato a ripetizione ad annebbiare la mente ed il voto dei cittadini presi in giro da troppi anni.

Mentre qualcuno osanna il 'capo' chiudendo gli occhi su tutto ciò, noi di Liberamente, ribadendo uniti il nostro impegno civico per Serra, oggi come ieri, ci schieriamo contro chi ha fatto della politica una questione di tornaconto personale.

Siamo certi che la popolazione serrese saprà dare la giusta risposta a chi ha rivestito le più alte cariche istituzionali ed ha fallito, chiudendo, così, una triste pagina di rappresentanza".

Movimento civico serrese liberamente

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