Vibo Valentia: vertice tra PD provinciale ed i rappresentanti di CGIL,CISL e UIL e le basi per il "Patto per il Vibonese"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del PD di Vibo Valentia, in merito all'incontro con i rappresentanti provinciali di CGIL,CISL e UIL.
 
 
"Ieri pomeriggio, presso la sede provinciale del Partito Democratico, si è tenuto un incontro tra il PD-Vibo Valentia e i rappresentanti provinciali di CGIL, CISL e UIL.
L’iniziativa, promossa dal Segretario Francesco Pacilè, ha visto la partecipazione di Giovanni Russo (Capogruppo PD in Consiglio Comunale), Danilo Tucci, Antonino Burzì e Antonio Cirillo per il Partito Democratico, e di Luigino De Nardo, Sergio Pititto e Luca Muzzopappa per CGIL, CISL e UIL.
 
Obiettivo dell’incontro, frutto di una campagna d’ascolto promossa dal Circolo PD di Vibo Valentia, è stato quello di confrontarsi sulle problematiche che attanagliano il territorio vibonese.
L’attenzione dei partecipanti si è concentrata principalmente sulle tematiche del lavoro e dello sviluppo economico, con un accento particolare sui settori che riguardano l’industria, l’agroalimentare e il turismo. A tal proposito è stato ravvisata da tutti i partecipanti la necessità di maggiori investimenti pubblici e privati volti a creare occupazione nel breve e medio periodo, e di una migliore pianificazione economica (miglior utilizzo dei fondi europei) volta a ridisegnare un nuovo assetto territoriale per il vibonese.
 
È stata inoltre ravvisata la necessità di una rifondazione multilivello della pubblica amministrazione, e la risoluzione nel minor tempo possibile del problema infrastrutturale che attanaglia il territorio vibonese. 
Per fare questo, i rappresentanti del PD-Vibo Valentia e i sindacalisti di CGIL, CISL e UIL, sono convenuti sulla necessità di promuovere un nuovo “Patto per il Vibonese” che coinvolga non solo i vari livelli istituzionali, ma anche tutte le forze politiche e sociali che si muovono sul territorio di Vibo Valentia. 
 
Al termine di questo primo incontro interlocutorio, tutti i partecipanti hanno auspicato la creazione di un tavolo di confronto permanente, che nel rispetto dei ruoli e delle posizioni politiche reciproche, sappia confrontarsi costruttivamente sulle singole tematiche concrete, come ad esempio lo sviluppo dell’area portuale di Vibo Marina o la riqualificazione dell’area industriale di Vibo Marina-Bivona- Portosalvo."
  • Published in Politica

La Cgil parteciperà alla manifestazione per la legalità di Cetraro

"La Cgil, Calabria e Pollino Sibaritide Tirreno, con ogni sua articolazione, parteciperà alla manifestazione “Uniti per la Legalità” del prossimo 19 gennaio promossa dalla Amministrazione Comunale di Cetraro unitamente a tutte le forze politiche e sociali cittadine".

E' quanto si legge in una nota diffusa dal segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato e dal segretario generale della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, Giuseppe Guido.

"Il territorio calabrese - proseguono i due sindacalisti - è stato sconvolto, nelle ultime settimane, da attentanti ed intimidazioni culminati, nel Tirreno Cosentino, dalla gravissima intimidazione ai danni del Coordinatore Regionale di Libera, Don Ennio Stamile. La Cgil è da sempre impegnata nella battaglia per la legalità e contro tutte mafie, il prossimo 23 Gennaio a Castrovillari con il Segretario Generale Susanna Camusso, gli iscritti e le istituzioni discuterà di “Lavoro è Legalità” e sarà a Cetraro al fianco di tutti coloro intendono opporsi ad ogni logica criminale.

Per sconfiggere una piaga che ormai attraversa tutto il Paese - conclude il comunicato - è necessario l’impegno di tutti affinché Lavoro, Legalità, Libertà, sviluppo, buona occupazione ed i pieni diritti siano la risposta della Calabria “contro” la ‘ndrangheta, la violenza, la corruzione ed il malaffare".

 

Vibo, Denardo (Cgil): "Chi non ha un lavoro, può farsi le valige e partire."

Riceviamo e pubblichiamo

"Parlare di qualche opportunità di lavoro a Vibo Valentia è diventato davvero un serio problema. Una cosa talmente difficile, che è persino blasfemo pronunciarne il termine, completamente derubricato dalla politica e dalle istituzioni. Ogni quotidiana sciocchezza diventa materia di interessi e del contendere per gli astanti della politica, tranne il cruciale tema del Lavoro. Non che la soluzione sia semplice, ma certamente diventa più complicato risolverlo, se nessuno sforzo viene fatto e tentato. Ed anche nelle poche opportunità realizzate in qualche appalto di opere e di servizi pubblici, non c'è stata una sola assunzione che abbia interessato il bacino occupazionale locale. Né mai si sono spinte delle convergenze politiche per definire una strategia comune per un piano del lavoro, atto a rilanciare investimenti occupazionali, pubblici o privati. Nonostante i molteplici tentativi fatti, come CGIL, a richiamare e prospettare i diversi ambiti di intervento sostenibili nel nostro contesto economico e produttivo. Ma, fatto ancora più paradossale, si scorge il contesto di Enti e di Istituzioni che ritardano soluzioni di stabilizzazioni lavorative o di opportunità di avviare tirocini formativi. Da ultimo il caso del Tribunale di Vibo Valentia, che sospende la procedura per l'avvio di 29 tirocinanti a causa di lavori di manutenzione nei due palazzi della giustizia a Vibo Valentia. Dopo i lunghi e farraginosi tempi per l’ultimazione delle graduatorie, si era arrivati alla stipula della convenzione per avviare, entro dicembre 2017, il percorso tirocinante per 12 mesi, prorogabili fino a 24, come è avvenuto negli altri Tribunali della Calabria. Ma bisogna arrendersi ad una lapalissiana evidenza. L' intendimento generale appare inequivoco: chi non ha un lavoro, può farsi le valige e partire. Le istituzioni e la politica hanno altro a cui pensare per il benessere della collettività. Eppure, una certa etica della responsabilità imporrebbe a chiunque sieda sul ponte di comando, ad all’ungare la propria vista almeno oltre un palmo dal proprio naso. Del resto, è proprio questo che fa la differenza tra l’essere ed il divenire nella capacità di servire lo Stato ed i suoi cittadini".

Luigi Denardo - Segretario Generale Cgil Vibo Valentia

 

  • Published in Politica

Flai Cgil Vibo: svolto il direttivo provinciale. Ufficializzata la campagna DS agricola 2018

Riceviamo e pubblichiamo

«La Flai-Cgil di Vibo Valentia si è distinta, nel corso di tutto il 2017, per le sue numerose ed impegnative attività. Tutte iniziative a favore di maggiori tutele, diritti e garanzie di lavoro per i giovani, i pensionati ed i lavoratori calabresi». E’ stato questo l’incipit della relazione fatta dal segretario provinciale della Flai-Cgil di Vibo Valentia, Battista Platì, ad apertura dei lavori del direttivo provinciale della categoria sindacale, che si è svolto ieri a Sant’Onofrio, alla presenza, oltre che dei lavoratori, anche della segretaria della Flai-Cgil di Catanzaro, Caterina Vaiti, del segretario generale della Cgil di Vibo Valentia, Luigi Denardo, e del segretario generale della Flai-Cgil Calabria, Bruno Costa. «La questione Calabria – ha proseguito nella sua relazione il dirigente sindacale Platì – ha segnato un punto importante con la manifestazione del 16 novembre: sanità, lavoro, viabilità, turismo, commercio, agricoltura e ancora tanti altri problemi irrisolti dei calabresi sono stati ricordati al presidente Oliverio. Così come la forestazione che, a nostro avviso, rimane un segmento molto disorganizzato e rappresenta una situazione che ci preoccupa molto. Noi come categoria – ha continuato ancora, rivolgendosi alla nutrita e partecipata platea -  stiamo facendo un ottimo lavoro, soprattutto attraverso la chiusura di importanti contratti dell’agroindustria. E continueremo ancora con la stesura di un importante documento sull’agricoltura, settore nevralgico per l’economia della Calabria, che intendiamo presentare al governatore Oliverio». Ripercorrendo dunque, quale bilancio annuale, l’impegno della Flai di Vibo Valentia, sia nelle battaglie nazionali quanto in quelle locali, il sindacalista Battista Platì ha ufficialmente comunicato l’avvio della speciale campagna per la Disoccupazione Agricola, rivolta appunto anche ai lavoratori agricoli della provincia vibonese. Dal 2 gennaio fino al 31 marzo 2018 – ha fatto sapere il massimo dirigente della Flai di Vibo -  le persone che hanno lavorato nel 2017 nel settore agricolo potranno presentare, presso le sedi del sindacato dislocate su tutto il territorio, la domanda di Disoccupazione Agricola, per ricevere l’indennità riconosciuta a tutti i lavoratori agricoli che abbiano lavorato almeno 102 giornate nel corso dell’anno 2017, oppure che possono far valere le 102 giornate lavorate in agricoltura nel biennio 2017-2016. Dopo i vari interventi dei lavoratori e dei dirigenti sindacali che si sono succeduti, è toccato al segretario regionale della Flai-Cgil Calabria, Bruno Costa, l’intervento conclusivo di questa importante assise. «In Calabria non abbiamo bisogno di improvvisazione – ha esordito – ma di programmazione, che è necessaria per tutti i territori e per tutti i comparti produttivi, particolarmente per l’agricoltura. Come sindacato, intendiamo cambiare passo per offrire una via d’uscita alla regione. Come Flai e come Cgil abbiamo sempre avanzato delle proposte per quanto riguarda la sanità, il lavoro, la sicurezza, la viabilità, i trasporti, il turismo, la mobilità e l’ambiente. Noi abbiamo l’ambizione di poter essere protagonisti per il cambiamento della Calabria. Abbiamo, per questo, fatto una scelta chiara, nel rispetto dei lavoratori calabresi e della loro storia. Una scelta che abbiamo manifestato proprio lo scorso 16 novembre con la grande mobilitazione regionale alla Cittadella. Una scelta che è stata anche un chiaro messaggio alla politica: stiamo messi male, in questa terra, se la ricerca della normalità viene percepita come una rivoluzione!». 

Flai-Cgil Vibo Valentia

 

Pagamento dei Tirocini, Cgil: no alle ritenute Irpef del 23%

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa della CGIL, riguardante il tardivo pagamento degli stipendi dei tirocinanti negli enti locali e la proposta, da parte dello stesso sindacato, unitamente alla UIL, di non applicare le ritenute IRPEF sugli stipendi appena pagati.

Lo sblocco dei pagamenti per i tirocini negli enti locali è avvenuto, in maniera tardiva (6 dicembre), dopo un confronto tra Regione e INPS. Come organizzazione sindacale, unitamente alla Uil, abbiamo già avuto modo di affermare che ci interessa poco la polemica sterile, ma preferiamo dedicarci a rappresentare i bisogni dei calabresi. Aspettando dunque, che venga definitivamente risolto il “pagamento dei tirocini”, sarà il tempo della verità, della trasparenza e della legalità.

Fermo restando che in assenza di risposte certe metteremo in campo azioni di lotta ancor più incisive, valutando azioni legali che mettano in mora la Regione Calabria, vera responsabile di questo ritardo. La Regione Calabria ha dimostrato superficialità nella gestione della questione e inadeguatezza. Riteniamo fondamentale, come già proposto il 16 novembre, la definizione di un PIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO in Calabria, per dare risposte in termini di “lavoro vero” a migliaia di calabresi. Ad ogni modo, come Cgil, unitamente alla Uil, abbiamo già provveduto ad inviare una lettera alla direzione regionale dell’INPS Calabria per chiedere la non applicazione delle ritenute Irpef al 23% per i tirocinanti delle politiche attive. I fruitori delle politiche attive, infatti, riceveranno un compenso complessivo per il tirocinio svolto tra i 4800 e i 5000 euro annui e, non potendo svolgere altre attività lavorative, che ne causerebbe comunque la decadenza dello status, non avranno altri redditi da lavoro nel corso dell’anno fiscale. La maggior parte degli ex percettori di ammortizzatori sociali in deroga, che attualmente svolgono tirocini presso enti pubblici, ha preventivamente comunicato attraverso un modello di detrazione Irpef il proprio presunto reddito annuo inferiore a 8mila euro. Inoltre, per la stragrande maggioranza di queste persone, il tirocinio non si svolgerà completamente all’interno dell’anno fiscale 2017, essendo iniziati con mostruoso ritardo rispetto a quanto concordato con la Regione Calabria, e pertanto si avranno alcune mensilità da erogare nel corso del 2018.

Per tali ragioni, come sigle sindacali, in maniera unitaria, sul solco del percorso già avviato con la manifestazione regionale del 16 novembre, abbiamo ritenuto opportuno chiedere all’INPS la corretta applicazione della tassazione ordinaria e di tenere conto delle autodichiarazioni per le detrazioni, per non aggravare ulteriormente la condizione economica dei tirocinanti calabresi che rischiano di perdere parte del reddito reddito necessario per i posizioni fiscali non dovute, con l’aggravante di doverlo richiedere a rimborso presentando apposite dichiarazioni o istanze alla Agenzia delle Entrate, con i tempi remoti facilmente intuibili.

 Gli auguri della Cgil di Vibo Valentia al neo coordinatore di Libera

Riceviamo e pubblichiamo

"Sabato pomeriggio, si  è svolta a Vibo Valentia l’assemblea provinciale del coordinamento di Libera nel corso della quale si è formalizzata l’elezione del neo coordinatore provinciale dell’associazione antimafia Giuseppe Borrello, il quale ha preso il posto di mons. Giuseppe Fiorillo. Come Cgil di Vibo Valentia, vogliamo prima di ogni cosa esprimere la nostra più sentita vicinanza ed il profondo legame che ci lega ai  valori e alle battaglie per la legalità, combattute senza esitazione dall’associazione di Don Ciotti. L' associazione Libera, infatti, è stata in questi anni un efficace presidio, civile e sociale, a difesa di un territorio fortemente penetrato dalla criminalità organizzata, non mancando soprattutto di sostenere le tante iniziative a difesa dei lavoratori, contro la povertà e le discriminazioni sociali. Battaglie che, in molti casi, ci hanno visto fianco al fianco nella medesima trincea. Siamo certi che il patrimonio delle tante battaglie condotte rappresenta un capitale valoriale, di forza e di speranza, per continuare a contrastare ogni forma di ingiustizia e di illegalità. A nome di tutta la Cgil, dunque, porgiamo agli associati di Libera i saluti e gli auguri di buon lavoro, con un particolare ringraziamento a Don Peppino, per la meritevole opera svolta fin qui. A Giuseppe Borrello, neo coordinatore, per l'oneroso incarico a cui dovrà impegnare il coraggio e la freschezza della sua giovane età, formuliamo i migliori auguri di buon lavoro. La sua elezione, oltre ad essere la testimonianza di un impegno personale svolto con passione, capacità ed umiltà, è una importante occasione per il territorio vibonese, per la costruzione di una rete sociale per la legalità, la cultura, il lavoro".

Cgil Vibo Valentia

 

"Pensioni, i conti non tornano!": la Cgil di Vibo a Bari per la mobilitazione nazionale del 2 dicembre

Riceviamo e pubblichiamo

"Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani: è per queste ragioni che sabato 2 dicembre tutta l’organizzazione sindacale della Cgil scenderà in piazza, per una mobilitazione nazionale proclamata dopo l’esito negativo del confronto con il Governo sul tema della previdenza. Cinque saranno le piazze italiane che ospiteranno la manifestazione nazionale sotto lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!”:  Roma, Torino, Palermo, Cagliari e Bari. In quest’ultima città, sfilerà anche la Cgil di Vibo Valentia per rivendicare con forza il blocco dell’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione, favorire l’accesso alla previdenza integrativa e garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni. Ma le motivazioni della mobilitazione non si arrestano alla sola previdenza. Sarà infatti una mobilitazione che guarda con attenzione a tutti i problemi sociali dell’Italia. Per noi della Cgil è fondamentale per il futuro di questo Paese cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione, estendere gli ammortizzatori sociali, garantire a tutti il diritto alla salute e di rinnovare i contratti pubblici. In particolare, poi, per la Cgil di Vibo Valentia, a tutto ciò si unisce la grave situazione socio-economica della nostra provincia, che ancora fatica a intravedere un seppur minimo segnale di una ripresa. Il nostro invito, dunque - rivolto ai lavoratori, pensionati e giovani - è quello di partecipare per ottenere delle risposte concrete e per ridare speranza e fiducia al nostro Paese". 

 

 

Battista Platì - Responsabile provinciale Organizzazione - Cgil di Vibo Valentia 

 

  • Published in Politica

Scioglimento dei Comuni per infiltrazioni mafiose, "La politica deve ritrovare gli anticorpi"

Riceviamo e pubblichiamo

"I cinque scioglimenti per infiltrazioni mafiose dei Comuni di Lamezia (terza Città della Calabria) di Cassano allo Jonio, Isola Capo Rizzuto, Marina di Gioiosa Jonica, Petroná, di cui vanno letti i decreti, danno la reale dimensione ed evoluzione della penetrazione della ‘Ndrangheta nel sistema delle autonomie locali, nelle imprese, nel tessuto economico e sociale. In questi giorni, a Milano, durante gli stati generali della lotta alle mafie alla presenza del Presidente della Repubblica, il Ministro Minniti ha rilanciato il tema del patto etico tra partiti nel dichiarare solennemente di rifiutare voti dai mafiosi.

Cosa questa, che da una parte richiama indirettamente alla responsabilità la società civile, dall’altra lancia un monito alla politica ed ai partiti, che il più delle volte, nel decidere i candidati, sono disposti a scegliere la qualunque pur di raccattare voti. Il vaglio delle liste preventive dell’antimafia pongono una barriera, un limite, ma come abbiamo visto, in alcuni casi non é la soluzione. Dal 1991, data di approvazione del testo di legge che contiene le disposizioni sullo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose, in Calabria sono stati sciolti 98 Comuni.

Alcuni di questi, come il caso di Lamezia é stato sciolto tre volte. É evidente, che in questi anni, la ‘Ndrangheta, con una trasformazione meno militare e soprattutto attraverso la corruzione e collusione, il controllo degli appalti, le mani sulla sanità, sui fondi di coesione, ha costruito classi dirigenti, politiche e imprenditoriali, capaci di assumere direttamente incarichi politici o parlare direttamente con la politica. Le inchieste giudiziarie come il processo “Gotha”, ed altre in corso, fanno riferimento chiaro a questi intrecci, coinvolgendo i vari livelli della politica Calabrese.

Questi temi sarebbe opportuno portarli in discussione in una seduta specifica del Consiglio regionale della Calabria sulla legalità ed aprire un confronto pubblico per approvare con il contributo delle associazioni impegnate nella lotta contro le mafie una legge regionale per promuovere la cultura della legalità. Così come, a distanza di anni, sarebbe opportuno, un confronto sulla evoluzione del quadro normativo che é stato nuovamente disciplinato nel 2000 con il testo unico degli enti locali, alla luce dei mutamenti sociali, antropologici e delle trasformazioni globali e ruolo delle mafie, anche alla luce della crisi economica e sociale piú profonda del post dopo guerra.

I fatti recenti ci dicono che non basta sciogliere i consigli comunali tre volte  per bonificare gli enti, ma evidentemente occorre agire anche nel profondo delle strutture organizzative degli enti locali per capirne meglio il funzionamento e smantellare eventuali intrecci e collusioni che a volte diventano più forti della politica.

Su questi temi occorre aprire nella nostra regione un dibattito pubblico e nessuno si può chiamare fuori. Per queste ragioni nelle prossime settimana attiveremo iniziative nei diversi territori della Calabria a partire dalla Città di Lamezia il prossimo 14 dicembre".

Segreteria Cgil Calabria

  • Published in Politica
Subscribe to this RSS feed