Cocaina nascosta tra i barattoli del sale, 28enne finsce in manette

Un 28enne è stato arrestato dalla polizia a Cosenza, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

In particolare, durante una perquisizione a casa dell’indagato, gli agenti hanno rinvenuto 15 grammi di cocaina, in parte già suddivisa in dosi.

Oltre alla droga, individuata in cucina vicino ad alcuni barattoli di sale, sono stati trovati denaro e un bilancino di precisione usato per pesare le dosi.

Inevitabile, quindi, l’arresto del 28enne che, al termine delle formalità di rito, è stato posto ai domiciliari.

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Ruba un'auto e si dà alla fuga, arrestato

Un 43enne è stato arrestato dalla polizia a Cosenza, con l’accusa di furto e resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare, l’uomo è stato bloccato al termine di un inseguimento, su un’auto rubata in pieno centro. 

L’indagato, una volta identificato, è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari.

 

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Addio a Gabriele Limido, il cordoglio di Fratelli d’italia: “Storico dirigente della destra cosentina, perdiamo un amico”

I membri del Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia di Cosenza piangono l’improvvisa di Gabriele Limido, storico dirigente della destra cosentina, già coordinatrice Provinciale di Allenaza Nazionale
 
«Esprimiamo profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Gabriele Limido, originario di Cropalati, storico dirigente politico della destra cosentina, già consigliere Regionale nel Lazio ed in Calabria, nonchè coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale», è quanto si legge in una nota del Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia di Cosenza.
 
«Un uomo e politico onesto, persona per bene, che ha vissuto il suo impegno politico con lealtà e passione, spendendosi con generosità per la sua comunità. Sempre dalla stessa, ha condiviso tanti anni di battaglie, che hanno arricchito il dibattito politico anche nella città di Cosenza. Stimato anche dagli avversari, perdiamo prima di tutto un amico. Il nostro abbraccio alla sua famiglia, alla moglie Mimma, ai figli Valerio, Gianluigi ed Elisa, a cui vanno il nostro più sincero affetto e vicinanza».

Cosenza, imbrattate con vernice rossa le targhe che ricordano le vittime delle foibe

“Si è ripetuto a distanza di poco più di due mesi  in largo Vittime delle foibe, a Cosenza, un gesto infame e vigliacco. A febbraio scorso un muro venne imbrattato con una scritta inneggiante al Maresciallo Tito, comandante dei partigiani slavi, autori delle migliaia di infoibamenti lungo il confine orientale d'Italia. Nella giornata di oggi, su entrambi i lati del largo in questione, sono state imbrattate con vernice rossa  le due targhe viarie intitolate alle Vittime delle foibe. Si tratta dei soliti soggetti vili che agiscono di nascosto. Il  Comitato 10 Febbraio e l’Associazione Rivolta Ideale esprimono il disgusto e la riprovazione per quanto accaduto. Si tratta di soggetti totalmente privi di valori, di vandali con un’ignoranza crassa, i quali credono in questo modo di alzare il livello dello scontro o di intimorire chissà chi. Il tutto offendendo la memoria dei nostri connazionali infoibati o costretti all’esodo. Si chiede a questo punto all’amministrazione comunale oltre di far ripulire le targhe, anche di prendere in maniera netta sui media una posizione di riprovazione verso questi soggetti e si rinnova la richiesta di dotare l’area di telecamere, dato che simili gesti potrebbero ripetersi in futuro”

Marco Perri - Referente per Cosenza del Comitato 10 Febbraio

Cocaina nascosta negli slip, manette per un 33enne

Un sorvegliato speciale di 33 anni è stato arrestato dalla polizia a Cosenza, perché accusato di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto ha avuto inizio ad un posto di controllo stradale, dove un’auto con a bordo due persone non si è fermata all’Alt. E’ scattato un inseguimento, al termine del quale il veicolo è stato bloccato e sottoposto a perquisizione insieme ai suoi occupanti.

Durante l’attività, gli agenti hanno scoperto che il passeggero nascondeva negli slip 15 dosi di cocaina. L’uomo, quindi, è stato arrestato e trasferito in carcere, mentre il conducente del veicolo è stato denunciato per uso di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

Droga nascosta in un frigorifero, due arresti e una denuncia

Due arresti e una denuncia in stato di libertà, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso. E’ quanto è avvenuto a Cosenza, dove la polizia è intervenuta dopo aver notato i movimenti ritenuti sospetti degli indagati.

In particolare, uno dei tre avrebbe cercato di sottrarsi al controllo provando a dileguarsi nelle vie della città. Una volta bloccato, l’uomo è stato sottoposto a controllo, analogamente agli altri due indagati.

E’ seguita, quindi, una perquisizione nelle abitazioni dei tre, in una delle quali gli agenti hanno scoperto un vero e proprio laboratorio della droga, con materiale destinato al confezionamento delle dosi.

Parte dello stupefacente - in tutto 1,4 Kg di hashish e 400 grammi di marijuana - è stato rinvenuto nascosto in un frigorifero.

Al termine delle attività, i poliziotti hanno proceduto all’arresto di due dei tre soggetti, uno dei quali dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale. Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti nella locale casa circondariale. Il terzo indagato, invece, è stato denunciato in stato di libertà per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.

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Anzichè lavorare andava al centro commerciale, sequestro preventivo nei confronti di un pubblico dipendente

I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – emesso dal gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della locale Procura della Repubblica – a carico di un dipendente pubblico, in servizio presso un poliambulatorio medico di un comune della provincia di Cosenza.

Le indagini - dirette dalla Procura della Repubblica di Castrovillari - sono state condotte dalle fiamme gialle della Tenenza di Montegiordano ed hanno riguardato ripetute condotte illecite di assenteismo dal servizio, perpetrate dal destinatario del provvedimento.

I finanzieri hanno ricostruito – nel corso delle giornate di osservazione – numerosi e circostanziati episodi di assenteismo, di illegittimo ed ingiustificato allontanamento dal luogo di lavoro e di falsa attestazione della presenza in servizio, da parte del pubblico dipendente, per un totale di circa 125 ore di servizio, di fatto mai effettuate.

Contravvenendo ai propri doveri, l’indagato, infatti, era solito allontanarsi dall’ufficio senza alcuna valida ragione lavorativa per esigenze di carattere personale, come, ad esempio, recarsi presso un vicino centro commerciale, il proprio istituto di credito o per rientrare deliberatamente presso la propria abitazione nel corso dell’orario di servizio, sovente permanendovi alcune ore e, talvolta, omettendo l’intero turno pomeridiano di rientro.

All’esito dell’attività investigativa, il gip ha disposto il sequestro delle somme, indebitamente percepite dal pubblico dipendente – principale indagato -, a titolo di retribuzione, per le prestazioni lavorative non effettivamente svolte, mentre altre sei persone, a vario titolo protagoniste delle condotte assenteiste, risultano allo stato indagate a piede libero. I reati contestati sono: truffa aggravata ai danni dello Stato e fraudolenta attestazione della presenza in servizio, reato che comporta, tra l’altro, il licenziamento per giusta causa.

Furto in un negozio di telefonia, arrestato

Una persona è stata arrestata dalla polizia a Cosenza, perché ritenuta responsabile di un furto compiuto ai danni di un negozio di telefonia.

L’arresto è scattato in seguito al furto di uno smartphone e ai soldi contenuti nella cassa di un negozio ubicato nel centro del capoluogo bruzio.

Avviate le indagini, gli investigatori della questura cosentina hanno individuato il presunto responsabile nella cui abitazione è stata rinvenuta la refurtiva.  

Tratto in arresto, l’indagato è stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima e su, richiesta della locale Procura della Repubblica, sottoposto all’obbligo di firma.

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