'Ndrangheta. Operazione "Costa Pulita": indagato Niglia, presidente della Provincia di Vibo

Figura anche Andrea Niglia, presidente della Provincia di Vibo Valentia, nel registro degli indagati relativo all'operazione "Costa Pulita", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che all'alba di oggi ha portato all'arresto di 23 persone. Al centro dell'inchiesta gli interessi e le attività criminali del clan Mancuso, di Limbadi. Il reato contestato a Niglia è quello di concorso esterno in associazione mafiosa. Le forze dell'ordine hanno perquisito la sua abitazione. Sulla scorta di quanto ipotizzato dagli inquirenti, da sindaco di Briatico, avrebbe favorito l'organizzazione criminale degli Accorinti mediante "condotte riservate e fraudolente tese a salvaguardare l'attività del villaggio Green Garden costituente una delle principali fonti di guadagno della cosca". 

Incandidabilità, l’Avvocatura chiede la correzione della sentenza della Cassazione: Niglia resta presidente della Provincia

“Il ministero dell’Interno ha sostanzialmente riproposto le nostre argomentazioni avvalorando le tesi contenute nel nostro ricorso e fermando qualsiasi iniziativa da parte della Prefettura”. L’avvocato Antonello Fuscà, difensore del presidente della Provincia di Vibo Valentia  Andrea Niglia, esulta dopo la notifica, avvenuta ieri, del ricorso dell’Avvocatura generale dello Stato (per conto del ministero dell’Interno) alla Cassazione con il quale viene richiesta la rettifica della sentenza sull’incandidabilità di Niglia e di altri ex amministratori di Briatico. Per l’Avvocatura, la Corte Suprema dovrà infatti correggere il dispositivo della sentenza adeguandolo alle motivazioni e dovrà individuare il giudice del rinvio dinanzi al quale il giudizio dovrà essere riassunto.

Ricorso di Niglia contro la sentenza di incandidabilità: "Non ho nulla da temere"

"Niente di ufficiale mi è stato ancora notificato dalla Corte Suprema di Cassazione. Sono stato comunque informato a riguardo dai miei legali, con i quali - considerati gli evidenti errori formali e sostanziali presenti nella sentenza - abbiamo prontamente avviato un’azione di sospensiva e revoca dell’atto. Per tali motivi sono estremamente sereno e attendo con fiducia la conclusione dell’iter giuridico". Queste le dichiarazioni del sindaco di Briatico e presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, in seguito alla notizia, diffusa da alcuni giornali online, sulla sentenza della Corte suprema di Cassazione che lo dichiara incandidabile, in accoglimento del ricorso presentato dal Ministero dell’Interno in merito ad una precedente sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che aveva, invece, dichiarato la candidabilità del sindaco e di altri esponenti del Consiglio comunale di Briatico sciolto nel 2011. "Assise di cui non ero sindaco - sottolinea Andrea Niglia - e dalla quale mi ero dimesso, da semplice consigliere di minoranza, dopo appena sei mesi. È bene evidenziare inoltre - aggiunge Niglia - che non ho mai ricevuto nessun decreto di scioglimento e che il Tar del Lazio, nel confermare la caduta dell’Amministrazione guidata dal dottore Prestia, non ascriveva nulla al sottoscritto, specificando nel merito che nessun atto era da addebitare all’Amministrazione precedente guidata dalla giunta Niglia". Il presidente della Provincia di Vibo Valentia mette, quindi, in risalto che: «La Corte suprema di Cassazione nel verdetto scrive che ”in accoglimento del ricorso la sentenza impugnata deve essere pertanto cassata con rinvio” mentre nelle motivazioni successive afferma, in maniera del tutto discordante, che la sentenza impugnata viene cassata ma non più con rinvio, dichiarando 'incandidabili sindaco e amministratori'. Considerato pertanto tale macroscopico errore, che anche chi non è esperto in giurisprudenza può facilmente rilevare, non ho nulla da temere. E confortato, comunque, dall’autorevole parere di esperti in materia e dai miei stessi legali - conclude Andrea Niglia - ho già fatto notificare il ricorso al Procuratore generale della Cassazione e, per conoscenza, anche al Ministero dell’Interno, alla Corte di appello di Catanzaro e alla Prefettura di Vibo Valentia.

 

Provincia di Vibo, Niglia dichiarato incandidabile dalla Corte di Cassazione. L’Ente nel caos

La difficilissima situazione in cui versa la Provincia di Vibo Valentia si complica ulteriormente per effetto di una sentenza della Corte di Cassazione che sostanzialmente mette fuori gioco il presidente Andrea Niglia. Al pessimo stato della viabilità vibonese, ai problemi dei dipendenti che aspettano gli stipendi, ad una condizione di sviluppo semipermanente, si aggiunge la molto più che vacillante posizione dei vertici politico-amministrativi. La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso del ministero dell’Interno, ha ribaltato la precedente sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che aveva indicato come improcedibile la domanda del ministero volta a far dichiarare incandidabili  Andrea Niglia, Milena Grillo, Gennaro Melluso, Massimo Rocco La Gamba e Domenico Marzano, amministratori del disciolto consiglio comunale di Briatico. Il punto, secondo la Cassazione, è che “la misura interdittiva dell’incandidabilità degli amministratori pubblici di enti territoriali, il cui consiglio sia stato sciolto per l’esistenza di ingerenze della criminalità organizzata, opera dal momento in cui sia stata dichiarata con provvedimento definitivo e riguarda il primo turno, ad esso successivo, di ognuna delle tornate elettorali indicate dall’art. 143, comma 11, del d.lgs. n. 267 del 2000 e, quindi, tanto le elezioni regionali, quanto quelle provinciali, comunali e circoscrizionali”. “Si è ritenuto in realtà – sostiene la Corte – che il riferimento cumulativo, e non alternativo, ai turni elettorali elencati deve essere interpretato nel senso che l’incandidabilità si applica per ciascuno di essi che sia indetto dopo la sua definitiva dichiarazione. L’incandidabilità infatti non può operare prima che la sia dichiarazione giurisdizionale sia divenuta definitiva. E dunque deve ritenersi  che l’incandidabilità operi quando, come previsto dalla norma, sia dichiarata con provvedimento definitivo, valendo evidentemente per tutti i turni elettorali successivi che si svolgeranno nella regione nel cui territorio si trova l’ente interessato dallo scioglimento, sebbene nella stessa regione si siano svolti uno o più turni elettorali (di identica o differente tipologia) successivamente allo scioglimento dell’ente ma prima che il provvedimento giurisdizionale dichiarativo dell’incandidabilità abbia assunto il carattere della definitività”. Di conseguenza, la Cassazione, cassando la sentenza impugnata, ha dichiarato Niglia e gli altri amministratori “incandidabili alle elezioni regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali, limitatamente al primo turno successivo allo scioglimento del Comune di Briatico”. In altre parole, ad avviso della Corte, Niglia non poteva candidarsi alla presidenza della Provincia di Vibo Valentia. Lo stesso presidente della Provincia ha comunque presentato un controricorso.

Provincia di Vibo Valentia, “a gennaio sarà consegnato il nuovo istituto Alberghiero”

"Gli studenti dell’Alberghiero di Vibo Valentia, entro il prossimo mese di gennaio, potranno frequentare le lezioni nel nuovo istituto, sito in contrada Cocari”. Questo l’impegno preso dal presidente della Provincia di Vibo Valentia Andrea Niglia, dopo la riunione che, stamattina, ha tenuto con i funzionari del settore Edilizia scolastica dell’ente e i responsabili delle imprese che, da domani, effettueranno i lavori per rendere agibile la nuova sede scolastica. L’incontro, al termine del quale è stato stilato un dettagliato cronoprogramma sul da farsi, ha fatto seguito ad una serie di contatti che il presidente Niglia ha avuto, in settimana, con il prefetto Giovanni Bruno. Diversi anche i sopralluoghi effettuati sul cantiere da Niglia, assieme a i tecnici della Provincia. Dal briefing odierno è emerso che per completare l’opera occorre, soprattutto, sistemare l’area esterna adiacente all’immobile. I lavori da realizzare riguarderanno quindi: l’allaccio della fognatura alla rete pubblica; la rete idrica; la rete gas; la modellazione della morfologia del suolo; la rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Verranno, inoltre, completate quasi tutte le aule ed eseguite le verifiche inerenti la sicurezza del nuovo istituto scolastico e, quindi, dell’area esterna in fase di ultimazione. Le attività di completamento dell’Istituto professionale di stato per i servizi alberghieri sono state affidate ad un’Associazione temporanea di impresa (Ati), composta dalla Termotecnica Sas, dalla Chiaromonte Srl e dalla Effeser Srl. All’iniziativa con il presidente Niglia erano presenti il vicepresidente della Provincia Pasquale Fera, il segretario generale Cesare Pelaia, la funzionaria Carolina Bellantoni, l’ingegner Francesco Barbuto, il geometra Ottaviano Demasi, i direttori dei lavori Pietro Francesco Bartuca e Vito Michienzi e i responsabili delle imprese Chiaromonte e Stuppia.  

Provincia, Niglia chiede la moratoria dei mutui anche per gli Enti in dissesto

Lo sblocco dei fondi per il pagamento di tre stipendi ai dipendenti, dopo il vertice in Prefettura con i dirigenti del Monte dei Paschi di Siena e della Banca Nazionale del Lavoro, ha soddisfatto solo in parte il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, che, subito dopo, è partito per Roma. Nella capitale incontrerà i vertici dell’Unione delle Province italiane (Upi) e, in vista dell’approvazione della Legge di Stabilità, seguirà da vicino il confronto con la Commissione Bilancio della Camera. L’obiettivo principale del presidente è quello di far ottenere anche agli enti in dissesto, come appunto la Provincia di Vibo Valentia, la moratoria sul pagamento dei mutui. “Un provvedimento di tale natura – ha spiegato Niglia - ci farebbe tirare un sospiro di sollievo. Sarebbe un passo in avanti, importate e per certi versi decisivo, al fine di far uscire l’Ente dallo stato di dissesto economico-finanziario, nel quale si trova da diversi mesi. Al momento, però, la sospensiva del pagamento dei mutui è stata accolta soltanto per le Province che hanno un bilancio stabilmente riequilibrato”. Alcuni degli emendamenti alla Legge di Stabilità approvati di recente, su proposta dell’Upi, dalla Commissione Bilancio della Camera, per ottenere maggiori risorse a favore di servizi fondamentali ai cittadini, come la sicurezza di strade e scuole, fanno comunque ben sperare il presidente dell’Amministrazione provinciale di Vibo. “Le criticità inerenti l’edilizia scolastica e la viabilità, presenti in tutte le Province italiane – ha puntualizzato Niglia - si mostrano, oramai, ai massimi livelli di allerta nel nostro territorio. Significativa è stata l’iniziativa sul diritto allo studio, promossa, a Tropea, dalla dirigente scolastica Beatrice Lento, con la quale mi sono sentito telefonicamente. Come evidenziato dalla dottoressa Lento, ci aspettiamo che il Governo nazionale ci dia i fondi che ci competono per poter assolvere al meglio ad uno dei nostri compiti istituzionale prioritari che è, appunto, quello di garantire agli studenti vibonesi scuole sicure e dignitose”. Il presidente della Provincia di Vibo, giovedì prossimo, farà, poi, rientro in Calabria. Per il 17 dicembre è prevista, infatti, l’udienza davanti al giudice del lavoro per la controversia con la Bnl. Niglia, attraverso questa ulteriore iniziativa, mira a bloccare il pagamento del mutuo contratto con la banca e dare, quindi, priorità al pagamento degli stipendi dei dipendenti provinciali.

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Protestano ancora i dipendenti della Provincia di Vibo: sprangato l'ingresso dell'ente

Non percepiscono lo stipendio di mesi e l'esasperazione li ha indotti ad armarsi di catene e lucchetti per sprangare le porte d'accesso del palazzo che ospita l'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia. Protagonisti dell'eclatante protesta cinquanta lavoratori in servizio presso l'ente intermedio. Presenti sul luogo i poliziotti. Insoddisfatti dalle risposte fornite fino al momento, pretendono che il presidente Andrea Niglia abbandoni l'incarico e si dimetta. Il capo dell'ente intermedio, nel frattempo, ha raggiunto la Capitale con l'intento di sciogliere un nodo sempre più aggrovigliato originato dalla pesantissima condizione finanziaria della Provincia, schiacciata dal peso di una situazione economica dissestata. Qualche giorno fa le banche hanno respinto la proposta di Niglia che aveva chiesto alla tesoreria dell'istituzione da lui guidata di destinare le risorse stanziate per pagare le rate in scadenza dei mutui al saldo delle mensilità non ancora versate ai dipendenti. 

 

Niglia promuove la nomina di Callipo a coordinatore nazionale Anci Giovani

"Viva soddisfazione", per la nomina del sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, a coordinatore nazionale dell’Anci Giovani, è stata espressa dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia. "Sono sicuro che Gianluca Callipo, al quale rivolgo i miei più sinceri auguri, - ha affermato Andrea Niglia - opererà anche nell’Anci, con la vitalità, l’impegno e la capacità che da sempre contraddistinguono la sua attività istituzionale. Forte del suo entusiasmo e dell’esperienza amministrativa maturata, in una realtà difficile e dalle molteplici problematiche qual è quella vibonese - ha aggiunto il presidente della Provincia di Vibo Valentia -, il sindaco di Pizzo, saprà individuare le priorità politiche da perseguire per sprigionare le notevoli potenzialità dei Comuni italiani. Avendo - ne sono certo - la giusta attenzione per i piccoli centri vibonesi e calabresi. I quali, rispetto a territori più progrediti, - ha infine evidenziato Niglia -  faticano a riprendersi, dopo anni di dura crisi economica".    

 

 

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