Il Comune di Briatico si aggiudica un importante finanziamento per la riqualificazione energetica delle scuole

Il Comune di Briatico, in Provincia di Vibo Valentia, ha ottenuto uno dei tre finanziamenti nazionali, erogati dal Ministero dell’ambiente, per la riqualificazione energetica delle scuole.

Nello specifico, all’amministrazione comunale di Briatico, guidata dal sindaco Andrea Niglia - attraverso un apposito decreto emanato dalla direzione generale ministeriale per il clima e l’energia - sono stati elargiti 214 mila euro per la riqualificazione energetica della scuola elementare, “Edmondo De Amicis”.

Nell’edificio scolastico verranno, dunque, effettuati interventi di riconversione energetica che prevedono, tra l’altro, la sostituzione dei vecchi termosifoni e l’installazione di un impianto fotovoltaico di ultima generazione da 15 Kw e di una moderna pompa di calore per la climatizzazione con potenza di 112 Kw in raffrescamento e 1000 Kw in riscaldamento.

Gli obiettivi del progetto elaborato dal Comune di Briatico e, quindi, approvato dal Ministero dell’ambiente, rientrano nelle linee guida nazionali per le politiche di riduzione dei livelli di emissioni di gas nocivi. Direttive emanate per la piena attuazione del Protocollo di Kioto e della Convenzione quadro delle nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

"Il fatto di aver ottenuto questo finanziamento ministeriale insieme a soli altri due Comuni italiani ci riempie di orgoglio e ci fa riflettere sul fatto che la Calabria ha in sé le potenzialità per non rimanere indietro rispetto ad altre aree del Paese, - ha dichiarato il sindaco Andrea Niglia -. La sfida che soprattutto una nuova generazione di amministratori avrà davanti negli anni a venire è, quindi, quella di farle emergere e di valorizzarle queste potenzialità. La scuola elementare “De Amicis” di Briatico, con questo nuovo intervento, è ormai un istituto all’avanguardia sotto il profilo del risparmio energetico, ciò farà sì - ha chiosato Niglia, soddisfatto - che i bambini faranno lezione in un ambiente più sicuro e salubre".

Provincia di Vibo, Niglia: " Nel vibonese lo Stato non garantisce i diritti dei cittadini"

“Una giornata di mobilitazione che segna una svolta politica importantissima per le Province italiane che, oggi, hanno rappresentato al meglio le istanze provenienti dai cittadini di tutto il territorio nazionale”.

 Questo l’incipit delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, nel corso della giornata di mobilitazione nazionale delle Province, tenutasi a Roma al teatro Quirino.

“Se non arriveranno risposte immediate e concrete per la risoluzione delle problematiche amministrative, che stanno fortemente penalizzando l’erogazione di servizi cardine ai cittadini, siamo pronti ad azioni straordinarie come la chiusura di scuole e strade. Questo il messaggio che all’unisono abbiamo lanciato tutti i presidenti delle Province italiane”, ha aggiunto Niglia.

Il presidente della Provincia di Vibo ha infine sottolineato: “La vitale necessita per il Vibonese di investimenti da parte dell’Esecutivo nazionale. In quanto tutte le articolazioni dello Stato non sono più nelle condizioni di garantire diritti fondamentali, quali quello allo studio, al lavoro e alla salute”. Una denuncia forte quella di Niglia che, comunque, si dice fiducioso sul futuro operato del Governo.

“Stamattina sono stato al dipartimento Finanza Locale del Ministero dell’Interno, dove mi hanno reso edotto della volontà di approvare, già nella prossima manovra governativa, l’emendamento a sostegno delle Province. Tale provvedimento potrebbe dare finalmente respiro anche a quegli Enti intermedi in dissesto, come la Provincia di Vibo Valentia, che ormai da anni - ha evidenziato Niglia - vive una delicatissima fase di default economico-finanziario non più sostenibile”.  

Alla manifestazione, organizzata dall’Unione delle province d’Italia (UPI), hanno partecipato, anche i consiglieri vibonesi Giuseppe Pellegrino e Gianfranco Ranieli e una delegazione di dipendenti dell’ente.

Il Comune di Briatico ha aderito al bando regionale per l’impiego dei disoccupati percettori della mobilità in deroga

Manutenzione ordinaria di strade, edifici e strutture di proprietà del Comune; pulizia di spiagge, arenili e aree verdi attrezzate; servizi turistico-culturali e socio assistenziali; supporto amministrativo agli uffici, guardiania e portierato.

Queste le principali attività nelle quali, l’Amministrazione comunale di Briatico, guidata dal sindaco Andrea Niglia, intende utilizzare i lavoratori disoccupati inseriti, dalla Regione Calabria, nel bacino dei percettori di mobilità in deroga.

Il Comune di Briatico, a tal fine, ha partecipato, dunque, al bando pubblico regionale, finalizzato all’avvio di politiche attive al lavoro, con il progetto denominato “Attività di supporto al personale interno ed esterno all’Ente con l’utilizzo temporaneo di lavoratori ex percettori di mobilità”.

Il progetto, che prevede spese per un importo di 72 mila euro, qualora venisse finanziato vedrebbe impegnati 15 lavoratori.

«L’iniziativa di interesse generale che investe diversi settori della Pubblica amministrazione, - ha affermato il sindaco di Briatico, Andrea Niglia - si pone quale obiettivo primario il miglioramento dei servizi ai cittadini della nostra comunità e, quindi, ai turisti che giungono numerosi nel nostro centro, soprattutto nella stagione estiva».

Il primo cittadino dell’importante comune costiero Vibonese ha sottolineato, poi, che il finanziamento del progetto regionale consentirebbe inoltre di: «dare sollievo economico, per 6 mesi, a 15 famiglie del territorio, in un periodo di profonda crisi occupazionale».

Per tale motivo l’Amministrazione comunale di Briatico, che tra le sue fila, oltre a Niglia, vede attivamente impegnati gli assessori Rosaria Garrì, Teresa Maccarone, Costantino Massara e Carlo Staropoli, attende fiduciosa un riscontro positivo da parte della Regione Calabria.      

Vibo: la deputata Nesci (M5s) incontra il presidente della Provincia Niglia

La situazione di estrema pericolosità in cui versano le strade del Vibonese, la sicurezza degli edifici scolastici di pertinenza provinciale e le problematiche legate al pagamento degli stipendi dei dipendenti dell’Ente, sono stati i punti cardine della discussione affrontata, stamattina, nella sede della Provincia di Vibo Valentia, dal presidente Andrea Niglia e dalla deputata del Movimento 5 stelle, Dalila Nesci.

A margine dell’incontro istituzionale, richiesto dalla Nesci, al quale hanno partecipato anche il segretario generale Cesare Pelaia ed i funzionari provinciali Caterina Gambino e Carolina Bellantoni, la deputata pentastellata ha incontrato i dipendenti dell’ente, in stato di mobilitazione per il mancato pagamento della tredicesima e degli stipendi di dicembre, gennaio e febbraio.

Una volta ascoltati i lavoratori, Nesci ha contattato telefonicamente il ministro dell’Interno, Marco Minniti, con il quale ha concordato un incontro, al fine di pervenire, in tempi rapidi, ad una risoluzione definitiva della questione.  

"Stiamo perseguendo, da mesi, tutte le iniziative politiche e istituzionali possibili per far uscire l’ente dalla stato di default economico-finanziario e poter così tornare ad erogare servizi efficienti ai cittadini vibonesi e garantire il sacrosanto diritto allo stipendio ai dipendenti», ha dichiarato il presidente Andrea Niglia. «L’interessamento alle nostre problematiche, da parte del ministro dell’Interno Marco Minniti e della deputata Dalila Nesci, - ha aggiunto Niglia - ci conforta. Potrebbe infatti rappresentare la svolta decisiva per uscire da questa situazione di emergenza e rilanciare, quindi, definitivamente la Provincia di Vibo Valentia.  Nei prossimi giorni  - ha reso, inoltre, noto Niglia  -  è in programma anche una riunione con il neo prefetto Guido Longo".

Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, tra le iniziative da intraprendere, sta valutando anche un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, "atto a valutare eventuali condotte illecite da parte del Governo, in riferimento ai cospicui tagli finanziari, a cui le Province sono state sottoposte,  che non hanno consentito, negli ultimi due anni, un’adeguata manutenzione di strade e scuole".

Trasversale delle Serre, i sindaci: "Non aspetteremo altri 50 anni"

“Non aspetteremo altri 50 anni!”. Lo hanno ribadito, e continuano a ripeterlo, i tanti sindaci e i cittadini che hanno partecipato alle più recenti riunioni sulla incompiuta Trasversale delle Serre.

Visti i tempi lunghissimi per il completamento definitivo dell'opera, ancora oggi prospettati da Anas, si discute, in buona sostanza, sulla possibilità di studiare un possibile “Piano B”.

L'idea è quella di raccordare i tratti di superstrada già esistenti o di prossima inaugurazione con pezzi di viabilità provinciale da ammodernare e mettere in sicurezza. Si otterrebbe, così, ugualmente una rotta di collegamento Jonio-Tirreno, di facile fruizione soprattutto per le aree interne.

Ma, soprattutto, si abbatterebbero drasticamente i tempi di realizzazione dell'opera (2020 per l'appaltabilità dei nuovi lotti e chissà quando, visti i precedenti, per la definitiva consegna).

Il primo cittadino di Fabrizia, Antonio Minniti, per primo ha posto la questione della viabilità provinciale del Vibonese, ormai completamente consegnata al degrado, prospettandone la cessione all'Anas. Gli ha fatto subito eco il presidente dell'ente intermedio, Andrea Niglia, che con nota n. 3979 dell'8 febbraio 2017 ha scritto all'Anas dichiarandosi disponibile a “cedere in gestione, fin da subito, ad Anas Spa la strada provinciale n. 53” (Vazzano-Vallelonga).

“La Provincia di Vibo Valentia - ha spiegato Niglia - non ha più alcuna possibilità di intervento, in quanto versa tuttora in stato di dissesto economico”. Una soluzione che accontenterebbe anche i sindaci Egidio Servello (Vallelonga) e Domenico Villì (Vazzano), i cui territori scontano una condizione pesante di isolamento.

Sul lato catanzarese della Trasversale, anche per il lotto Gagliato-106 “si prefigurano - ha argomentato il sindaco di Satriano, Michele Drosi - tempi biblici”. E anche in questo caso c'è una strada provinciale (la Gagliato-mare) su cui poter lavorare. Per tutti questi motivi, amministratori locali e Comitato “Trasversale delle Serre” spingono per un incontro urgente con il presidente della Regione, Mario Oliverio, al fine di discutere assieme e promuovere un tavolo operativo congiunto con Anas, Comuni e Province, mirato a dare subito una soluzione concreta alla cinquantennale vicenda della Trasversale.

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Provincia di Vibo, Niglia: " Se il Governo non interviene a rischio l'incolumità dei cittadini"

"Se il Governo nazionale non dovesse intervenire con provvedimenti concreti e immediati per mettere in sicurezza le strade e le scuole di pertinenza della Provincia di Vibo Valentia per i cittadini del Vibonese potrebbero esserci risvolti drammatici".

Questo il grido di allarme lanciato al Governo dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia e dai componenti del neo Consiglio, dopo aver incontrato i funzionari provinciali e preso atto,  dati alla mano, della situazione di emergenza nella quale si trova l’Ente e delle conseguenti ricadute negative sul territorio, soprattutto in settori assai importanti come la viabilità stradale e l’edilizia scolastica.

Nel corso di un apposito tavolo tecnico, voluto dal presidente Niglia e coordinato dal segretario generale Cesare Pelaia, a relazionare ai consiglieri provinciali sono stati i funzionari: Antonio Francolino (responsabile della Viabilità), Carolina Bellantoni (responsabile dell’Edilizia scolastica), Caterina Gambino (responsabile del settore Economico-finanziario) ed Elisabetta Raffaele (responsabile dei Trasporti e del Personale).

Constatate e analizzate le criticità della Ente intermedio Vibonese, "dovute soprattutto allo stato di dissesto economico e alla drastica riduzione, nelle ultime Finanziarie, dei trasferimenti statali, passati da circa 15 milioni di euro a meno di 3 milioni di euro", durante l’incontro è emersa l’unanime volontà di coinvolgere, in tempi brevissimi,  tutti i sindaci del territorio ed intraprendere, quindi, un’azione sinergica di carattere politico e istituzionale a tutela della Provincia e del territorio Vibonese.  

"Occorre andare a Roma e chiedere al Governo interventi risolutivi e celeri inerenti la sicurezza di strade e scuole. Se non ci saranno risposte concrete siamo pronti ad azioni forti ed eclatanti. Alla luce di quanto avvenuto in provincia di Pescara, il Governo non deve attendere una tragedia per intervenire", hanno asserito i consiglieri Tiziana De Nardo, Anna Grillo, Giuseppe Cutrullà, Pasquale Fera, Francesco Gugliotta, Alfredo Lo Bianco, Pino Pellegrino, Gianfranco Ranieli, Antonio Schiavello.

"La condizione già precaria delle nostre strade - ha evidenziato Niglia - si è ulteriormente aggravata ed è divenuta assai pericolosa in molte arterie per via di frane e allagamenti causati dalla pioggia caduta, negli ultimi giorni, in maniera copiosa. Così come la sicurezza in diversi edifici scolastici di nostra pertinenza è ormai a livelli minimi. I Dicasteri competenti conoscono molto bene lo stato di emergenza nel quale ci troviamo. Negli ultimi due anni - ha concluso Niglia - gli abbiamo più volte illustrato la nostra situazione, sia di persona che attraverso la trasmissione di atti ufficiali. Pertanto, visto lo stato in cui versa il Vibonese, un intervento statale è a questo punto urgente e improrogabile".

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Provincia di Vibo, si è insediato il Consiglio. Niglia: “L’obiettivo è uscire dal dissesto”

"Dobbiamo lavorare insieme per risollevare le sorti dell’Ente e del territorio provinciale. Soltanto attraverso un’azione sinergica dell’intera rappresentanza politica e istituzionale di questo nuovo Consiglio possiamo rilanciare la nostra Provincia e sostenere con autorevolezza a livello regionale e nazionale le istanze a favore del vibonese”. Questo l’incipit dell’intervento con il quale il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ha salutato il nuovo Consiglio provinciale. 

Un appello all’unità quello del presidente che, sia pure con qualche riserva e distinguo politico, è stato accolto da tutti i neo consiglieri. Dopo l’intervento di Niglia a vagliare le condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere e a procedere, quindi, alla proclamazione e alla convalida degli eletti è stato il segretario generale dell’Ente, Cesare Pelaia.  Subito dopo, diverse sono state le prese di posizione che hanno animato la prima seduta consiliare. 

   

Costituzione Gruppi

Ad annunciare la costituzione del gruppo “Centro Destra Vibonese” è stato Gianfranco Ranieli che sarà portavoce della compagine politica che tra le sue fila vede anche il consigliere Giuseppe Rombolà. Entrambi gli esponenti del centrodestra hanno ringraziato “gli amministratori locali che li hanno sostenuti e, in particolare, il Consigliere regionale Giuseppe Mangialavori”. Rombolà ha rivolto, poi, al presidente Niglia, delle critiche inerenti il metodo usato per l’elaborazione del Piano di Dimensionamento Scolastico che, ha asserito il neo consigliere, “è stato redatto in maniera scorretta, senza sentire il Consiglio provinciale”.

Ad comunicare, “nella prossima seduta consiliare”, la costituzione del gruppo del “Partito Democratico” è stato Pino Pellegrino, primo degli eletti della compagine politica guidata nel vibonese dal segretario provinciale Enzo Insardà. Il consigliere del Pd nel suo intervento ha sottolineato che “occorre tornare a fare politica in maniera alta e costruttiva. L’obiettivo prioritario deve essere quello di rilanciare la Provincia di Vibo e costruire sul territorio una nuova coesione sociale che dia risposte alle tante problematiche che i cittadini vivono nel quotidiano”. Insieme a Pellegrino faranno parte del gruppo Pd anche Anna Grillo che, dopo aver ringraziato quanti la hanno sostenuta, ha auspicato “una fattiva collaborazione istituzionale tra i componenti del nuovo Consiglio, per il bene dei cittadini e del territorio” e Giuseppe Cutrullà che ha mosso delle critiche alla legge Del Rio ed ha, quindi, invitato il presidente Niglia “a declinare il concetto ‘insieme’ nel senso più nobile dal punto di vista politico e a caricare di responsabilità i consiglieri con l’affidamento di deleghe specifiche”. A prendere le distanze dal Pd, annunciando la sua posizione “di indipendente” all’interno della compagine che lo ha eletto è stato, poi, il consigliere Antonio Schiavello, il quale ha assicurato il suo massimo impegno per il rilancio dell’Ente ed ha  “sentitamente ringraziato, per il sostegno elettorale e politico ricevuto, i consiglieri comunali e il Consigliere regionale Antonio Pasqua”.      

Variegate le prese di posizione dello schieramento politico “Provincia Unica” che ha visto eletti: Alfredo Lo Bianco, Francesco Gugliotta, Tiziana De Nardo e Pasquale Fera. 

Lo Bianco ha ringraziato i suoi elettori e si è detto “pronto al dialogo istituzionale con tutti. Ha invitato, quindi, il Consiglio a mettersi subito al lavoro pere il bene comune ed ha, infine,  espresso la sua vicinanza al presidente del Consiglio comunale Stefano Luciano”. Tiziana De Nardo ha evidenziato la sua “indipendenza politica”, che la porterà “di volta in volta, da mente libera, a valutare e, quindi, a sostenere ogni iniziativa concreta atta a risollevare le sorti della Provincia di Vibo Valentia”. Pasquale Fera ha, invece, rivendicato “il buon lavoro fatto nell’ultimo biennio consiliare. Un’attività amministrativa svolta con spirito di abnegazione che ha consentito, tra le altre cose - ha ricordato Fera - di passare da 400 a 150 dipendenti, di ridurre i fitti nel settore dell’edilizia scolastica, che da 1 milione e 200 mila euro sono calati a 470 mila euro e le spese telefoniche che da 370 mila euro annue sono scese a sole 60 mila euro”.

 

Programma Politico

Il presidente Andrea Niglia e tutti i consiglieri provinciali hanno posto tra le priorità programmatiche da perseguire "la messa in sicurezza di strade e scuole". In più interventi è stata, poi, manifestata vicinanza ai dipendenti provinciali che, è stato detto “svolgono la loro attività lavorativa in una situazione di notevole disagio”. C’è la volontà unanime, quindi, di esercitare il proprio ruolo istituzionale con “grande impegno ed incisività, per far uscire, al più presto, l’Ente dal dissesto economico-finanziario e dare nuovamente dignità al lavoro dei dipendenti e, soprattutto, servizi efficienti ai cittadini del vibonese”.

Dimensionamento scolastico, Niglia scrive ad Oliverio: “Illegittime prese di posizione di Talarico”

Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia,  ha inviato una lettera, tra gli altri, al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in merito ai rilievi che la dirigente regionale del settore Cultura e Istruzione, Sonia Talarico, ha mosso al Piano Provinciale di Dimensionamento Scolastico 2017/2018, “assumendosi  - secondo il presidente della Provincia di Vibo - un potere di stretta competenza della Giunta regionale”.  

Il presidente Niglia nella missiva indirizzata ad Oliverio esprime il proprio  rammarico perché “la comunicazione, cui si fa riscontro, non solo non è ad oggi formalmente pervenuta a questo Ente, ma essa è stata già formalmente diffusa da organi di stampa, con un’evidente scorrettezza istituzionale”.  

La comunicazione istituzionale di Niglia vede - come accennato - quale principale destinatario il presidente Oliverio ma è indirizzata anche al presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto; al vicepresidente della Giunta, Antonio Viscomi; all’assessore regionale alla Cultura e all’Istruzione, Federica Roccisano; al dirigente generale della Regione, Pasquale Anastasi e, per conoscenza, al presidente dell’Unione delle Province calabresi, Franco Bruno e alla dirigente regionale, Sonia Talarico.

Il presidente della Provincia di Vibo nella lettera ribadisce, inoltre, alla Regione Calabria la posizione delle Province nell’ambito dell’ordinamento giuridico italiano “quale elemento costitutivo al pari dello Stato, delle Regioni e dei Comuni, per come sancito dal recente referendum popolare” e nelle proprie considerazioni, inerenti le prese di posizione “illegittime” della dirigente Talarico, evidenzia che “non viene esercitato il potere sostitutivo nei modi previsti”.

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