Il Comune di Serra aderisce al progetto “Immigrazione ieri e oggi, il mio sangue è rosso come il tuo”

“L'arte racconta la migrazione”. È questo il titolo della mostra che verrà inaugurata domenica prossima, 26 marzo, alle ore 16 e 30, presso la Sala GIO.I.A. Di Nova Milanese, in provincia di Monza-Brianza.

Tanti sono i Comuni che hanno deciso di aderire a questo importante progetto, tra i quali vi è anche quello di Serra San Bruno dove, nella prossima estate, si svolgerà una mostra itinerante proprio sul tema dell'immigrazione. A seguire l'iniziativa per conto dell'ente di piazza Carmelo Tucci è stato l'assessore comunale, Valeria Giancotti.

A tal proposito, vista la richiesta presentata dall'architetto Antonio Lombardo, vicepresidente dell'associazione di promozione sociale “Arte in”, il Comune di Serra, guidato dal sindaco Luigi Tassone, ha deciso di concedere il patrocinio gratuito al progetto “Immigrazione ieri e oggi, il mio sangue è rosso come il tuo”, che prevede appunto la realizzazione di una mostra tematica itinerante e una conferenza/dibattito, con in coinvolgimento degli studenti del territorio sul tema dell'immigrazione.

Tra i punti basilari della programmazione politica adottata dall'amministrazione comunale, non poteva mancare quello della crescita sociale e culturale della collettività, da attuare anche con la condivisione di iniziative promosse da organismi, associazioni ed enti che, a vario titolo e in misura diversa, possono concorrere a tale obiettivo. Il progetto in esame, dunque, si colloca tra le manifestazioni e le iniziative di interesse pubblico in campo socio-culturale che il Comune di Serra San Bruno promuove e sostiene per il sempre maggiore sviluppo civile, economico e turistico della comunità.

 Tale provvedimento non comporta alcun impegno di spesa da parte dell'ente.   

Soriano: trovato con oltre 1 Kg di droga, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno intensificano i controlli per la repressione dei reati di coltivazione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un mirato servizio svolto nella serata di ieri (14 marzo 2017), nel territorio del comune di Soriano Calabro, i militari della Stazione di Vazzano, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente il 45enne Franco Sorrentino, residente a Cessaniti.

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato fermato in via I^ maggio, a Soriano Calabro, a bordo di una Mercedes. Insospettiti, i militari hanno eseguito una perquisizione personale e veicolare, rinvenendo, ben occultata nel vano motore della vettura, un involucro di cellophane contenente circa 1.140 grammi di marijuana. L’arrestato, espletate le formalità rito, l'arrestato è stato associato alla casa circondariale di Vibo Valentia, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Palo della luce in fiamme, pericolo scampato a Serra San Bruno

Alcuni residenti della zona “Scendamo” a Serra San Bruno, intorno alle 17 di oggi, hanno segnalato diverse sfiammate provenienti da un palo della luce in legno collocato lungo la strada interessata anche dall’incendio di alcune sterpaglie. Sul posto sono dunque intervenuti i Vigili del Fuoco del locale distaccamento che hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona, mentre nel frattempo è stata avvertita l’Enel per permettere di comprendere le cause dell’incendio. Se cioè le fiamme siano partite dal palo e quindi da uno dei cavi che ad esso sono adagiati oppure dalle sterpaglie. Fiato sospeso per circa un’ora e pericolo scampato.

 

 

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Le meraviglie della Calabria, dallo Jonio al Tirreno, passando per le Serre

Tra i meravigliosi sentieri della Terra "di paradiso", salendo da Soverato sita nello stupendo Golfo di Squillace, dove il grande Cassiodoro Senatore eresse nel sec.VI presso il "Vivarium ", lo scrittorio più raffinato d' Europa, dopo aver superato Gagliato ed Argusto, approdiamo a Torre di Ruggiero, borgo titolato al Granconte normanno che passando da queste contrade alla fine del sec. XII confermò la sua protezione ai monaci calabro- greci come san Basilio Scamardi e donò vaste contrade tra Stilo e Arena a Bruno di Colonia, fondatore dei Certosini, che pose la propria dimora in S. Maria della Torre, che raggiungiamo passando da Simbario, adiacente al fiume Ancinale e da Spadola, dove sorgono le belle chiese di S. Maria sopra Minerva e dell' Addolorataa, la prima Certosa d'Italia, rinnovata nel corso dei secoli e tuttora in funzione e intitolata ai santi Stefano e Bruno a Serra S. Bruno, dove si trovano bellissime chiese, ripristinate dopo il terremoto del 1783 che rase al suolo tutti gli edifici di quel territorio insieme con quelli siti in particolare della Calabria meridionale.

Aggregato alla Certosa il Museo che conserva importanti manufatti e opere d'arte in un contesto che riproduce in scala i locali dell'eremo.

Da qui si scende a Soriano Calabro, strettamente legato alla costruzione del convento e della chiesa di S. Domenico dei Predicatori nel 1510. Distrutto nel 1659 dal terremoto e presto ricostruito sul modello dell'Escorial di Madrid dal domenicano bolognese Bonaventura Presti, fu raso al suolo dal sisma del 1783. La miracolosa statua di S. Domenico e' custodita nella nuova chiesa adiacente ai resti dell'antico convento.

Attraversato Sorianello  dove sorge la Chiesa di S. Maria del Soccorso, che conserva interessanti opere d'arte provenienti da S. Domenico di Soriano,  si scende a S. Gregorio d' Ippona sito sulle colline occidentali del Mesima e quindi a Mesiano, frazione di Filadari per giungere a Tropea meravigliosa città sul Tirreno a Capo Vaticano, custode di splendidi tesori d'arte, tra i quali la cattedrale edificata dai Normanni nel sec. XII e S. Maria dell'Isola, che Sikelgaita, vedova di Roberto il Guiscardo donò al Monastero di Montecassino. 

 

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Serra: assunzione "sospetta" al Chimirri, LiberaMente vuole vederci chiaro

"Ci siamo impegnati, davanti ai nostri elettori ed  alla popolazione serrese tutta, ad essere garanti della trasparenza  e, in questo senso, avevamo preavvisato che particolare attenzione avremmo prestato all’Asilo Caterina Chimirri, soprattutto in seguito alla scelta del Sindaco, di nominare, senza l’approvazione del Consiglio Comunale, i componenti del Consiglio di Amministrazione".

E' quanto scrivono in una nota i consiglieri comunali del gruppo "LiberaMente", Rosanna Federico, Alfredo Barillari e Cosimo Polito

"Oggi - prosegue la nota - recepiamo con preoccupazione le voci che vedrebbero porre in essere, all’interno di una gloriosa 'istituzione' serrese, comportamenti che nulla avrebbero a che vedere con la correttezza, la trasparenza, la buona amministrazione che dovrebbero caratterizzare ogni azione amministrativa e, soprattutto, con la meritocrazia che dovrebbe guidare le scelte della buona politica, in particolare quando questa va ad incidere sull’educazione dei nostri bambini.

Vogliamo perciò chiedere conferma - continuano i consiglieri - sul fatto che il nuovo Consiglio di Amministrazione (pare tra dimissioni ora date, ora revocate!) abbia proceduto – durante una riunione alquanto turbolenta – all’assunzione di una nuova maestra vicina a qualche consigliere comunale di maggioranza (a sua volta espressione di ex amministratori della Giunta Censore/Loiacono), in sostituzione di altra che, sin da inizio anno aveva seguito ed accudito i bambini. Quale potrebbe essere per i bambini l’effetto di un cambio di maestra a fine anno? Quali i motivi di tale eventuale decisione? Visti i numerosi giovani del territorio idonei all’insegnamento cosa avrebbe impedito di pubblicare dei regolari bandi per dare spazio alla competenza ed al merito? Quali i criteri per la scelta?

Tale notizia - conclude il comunicato - che trova al momento riscontro nella versione fornitaci dall’attuale Presidente del C.d.A. – fortemente critica rispetto alla decisione assunta - ci induce a chiedere direttamente al Sindaco, come garante della legalità e fautore delle nomine dei consiglieri, di pretendere e fare massima chiarezza sulla vicenda sulla quale noi continueremo a prestare massima attenzione finché non saremo certi che l’asilo Chimirri non venga utilizzato come strumento per fare clientelismo politico".

Serra, quattro persone denunciate per violazione alla normativa ecologica e paesaggistico-ambientale

Nell’ambito di servizi finalizzati al controllo del territorio, nel corso di due distinte operazioni,  i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Serra San Bruno hanno deferito presso la competente Autorità Giudiziaria quattro persone per violazioni in danno all’ambiente perpetrati nei Comuni di Simbario e Gerocarne.

Nella prima, accertata in località Trainaro di Simbario, nel corso di una utilizzazione boschiva regolarmente autorizzata, i militari hanno verificato che 76 piante della specie di castagno erano state abbattute abusivamente, perché non comprese tra quelle autorizzate, ed il materiale legnoso era stato asportato. I responsabili sono stati individuati nel titolare della ditta boschiva utilizzatrice e due dipendenti.

Durante la seconda operazione, effettuata in località Pititto-Cammereri di Gerocarne, il personale operante ha accertato che un residente del luogo aveva realizzato, in assenza di autorizzazioni ed in una zona a forte pendenza, una pista di circa 250 m che sarebbe dovuta servire per lo smacchio del materiale legnoso da ritrarre dall’utilizzazione di un’area boscata insistente nella stessa area.

 

Considerato che entrambe le zone erano gravate da vincolo idrogeologico, nonché da quello paesaggistico-ambientale, tutte le persone coinvolte sono state deferite presso la competente Autorità Giudiziaria e dovranno rispondere delle violazioni alle normative di settore.

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Le Serre patrimonio dell'umanità

È certamente una lodevole iniziativa,  il neonato progetto della Fondazione culturale per lo sviluppo delle aree interne dello Jonio, da Soverato alle Preserre e Serre Calabre.

Il boom delle adesioni testimonia la grande attenzione e l'amore che gli abitanti di quelle zone - e non solo - hanno per la loro terra di paradiso, spesso trascurata da istituzioni locali e nazionali.

Occorre, però, - mio avviso - stabilire tappe e mete ben precise sulla base di adeguate risorse per evitare rimpianti e delusioni, consapevoli del solito dissennato ritornello della classe politica, che al cambio di gestione, canta sempre : "ecce nova facio omnia" ( rinnoverò tutto, iniziando daccapo), concludendo ben poco.

Nella fattispecie, per esempio, quattro anni or sono si pensò ad un consorzio di comuni, capofila la cittadina "normanna " Torre di Ruggiero, dopo un convegno svolto nell'affascinante Agriturismo " Torello" . 

Proprio a Chiaravalle Centrale nell' ottobre 2013 fu allestita nella Biblioteca del Convento dei Frati francescani la Mostra " Ex reconditis relucet Claravallis " curata dal sottoscritto e da Ulderico Nistico, da sempre tenace e saggio sostenitore della cultura.

In essa risplendevano copie di documenti prestigiosi, come la bolla di Lucio III del 1184 con la quale si concedeva all' archidiocesi di Santa Severina la possibilità di recitare il Credo, senza l' utroque, cioè nella versione bizantina, la Carta geografica del Mezzogiorno redatta da Idrisi nel Libro del re Ruggero del 1154, e una lettera autografa di S. Francesco di Paola. 

L'iniziativa era stata concepita dall'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, che l'aveva correlata alla Mostra " Lux in arcana" allestita a Roma nel 2012 nei Musei Capitolini a cura dell'Archivio Segreto Vaticano.

È pleonastico dirlo: a Chiaravalle non solo non si andò avanti, ma alcune ricompense dovute finirono - con buona pace ! - nel....limbo dei "carmina non dant panem".

C' è da augurarsi davvero che il neo nato progetto possa adoperarsi per ottenere fondi europei, facendo magari stipulare gemellaggi con città europee legate, come quelle delle Serre ai Normanni o a sedi di Certose.

E che Dio ci aiuti, per dirla con "suor Angela" Elena Sofia Ricci.

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Serra, Liberamente: "Dall'amministrazione Tassone tanto fumo e niente arrosto"

“Visti gli orari proibitivi dei consigli comunali e la mancata approvazione da parte della maggioranza della nostra mozione sulla trasmissione in diretta streaming delle adunanze consiliari, riteniamo opportuno informare i cittadini circa i lavori del Consiglio comunale odierno che si è svolto, ancora una volta, in una sala semideserta”.

E’ quanto scrivono in una nota i consiglieri comunali del gruppo LiberaMente, Alfredo Barillari, Rosanna Federico e Cosimo Polito.

“Già al secondo punto dell’ordine del giorno – prosegue la nota -  è emersa  un’amministrazione che, dinanzi all’approvazione del progetto HUB Cultura -  la cui forza al momento si basa su € 260.000,00 da ripartire per 63 comuni, non ha ancora idea di quale sia il proprio ruolo e di come operare per conseguire  reali benefici.

Un’amministrazione alla quale abbiamo dovuto ricordare che non bastano i tanti annunci per conseguire risultati concreti se manca una seria e consapevole programmazione.

Ne è un esempio l’enorme diffusione mediatica riguardo la candidatura per la Bandiera Arancione dal momento che a conclusione dell’iter previsto dal Touring Club Italiano tale riconoscimento è stato assegnato ai soli comuni di Oriolo e Taverna con la purtroppo conseguente bocciatura di Serra.

La (non )risposta – continuano i consiglieri- dell’assessore Giancotti interrogata, quale responsabile del progetto, riguardo alle criticità che hanno impedito il raggiungimento dell’obiettivo ed in merito alle azioni programmate al fine di superarle in vista di un futuro riconoscimento, ci hanno indotti a constatare che, esposizione dell’iter per la candidatura a parte, le idee per ottenere il risultato sperato sono ad oggi inesistenti.

 Come sono ancora inesistenti:  il tanto reclamizzato piano virtuoso per la raccolta differenziata;  l’annunciato tavolo tecnico per approfondire le cause dell’ elevata mortalità nella zona delle Serre; l’incisiva azione preannunciata per il rispetto degli impegni assunti dai vertici Asp e  per l’attuazione del decreto Scura ; il piano per il distacco da Sorical, presentato con tanto di fanfara e la lista potrebbe continuare… (basti pensare al problema del randagismo, ancora irrisolto)...

Così – concludono gli esponenti di LiberaMente - anche il punto all’ordine del giorno relativo al regolamento per conferire la cittadinanza onoraria si muove sull’orizzonte del “tanto fumo e niente arrosto”: a cosa servono queste iniziative, come la nomenclatura di “Città”, se poi non si fa nulla per garantire e potenziare servizi per la cittadinanza? (Vicenda INPS docet!).

Quindi, ancora una volta, ribadiamo che tra l’amministrazione degli annunci e della propaganda e quella del fare c’è un’enorme differenza.

Un anno è quasi trascorso ma di presunte “rinascite” non abbiamo visto nemmeno l’ombra”.

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