Soriano, caso del presunto pestaggio di un minore a scuola: la cronostoria e gli ultimi aggiornamenti

Ennesimo sviluppo sulla vicenda del presunto pestaggio subìto, circa tre settimane fa, da un minore in una scuola di Soriano Calabro.

I fatti:
Nella mattinata del 9 novembre scorso, un alunno frequentante la terza media presso l'istituto omnicomprensivo "Ferrari - Macchiavelli" di Soriano Calabro, sarebbe stato aggredito, al rientro dal bagno, da un bidello che lo avrebbe preso dal collo e spinto a terra; successivamente gli avrebbe sferrato un calcio all'addome, destando l'attenzione, con il caos generato, dell'insegnante del ragazzo. Questo quanto raccontato dai genitori dello studente ai carabinieri della locale Stazione. Il giovane, sempre secondo quanto riferito dai familiari, sarebbe stato costretto a recarsi presso gli ospedali di Soriano prima e Vibo Valentia poi, per ricevere le dovute cure.

La replica:
Nella ore successive alla denuncia, la figlia dell'operatore scolastico accusato è uscita, in difesa del padre, con una nota stampa asserendo che non solo il padre non avrebbe aggredito il giovane alunno, ma che mancherebbero anche prove a sostegno della tesi portata avanti dal ragazzo e che, per di più, sembra quantomeno strano che lo studente "non abbia lamentato nulla durante le ore di lezione scolastiche" e si chiede inoltre  "come avrebbe potuto, dopo aver ricevuto una così grave aggressione descritta dalla famiglia a suon di calci, spintoni e botte, continuare serenamente le ore di lezione. Difficilmente credo avrebbe potuto rialzarsi, recarsi in aula per proseguire in tutta tranquillità le ore scolastiche e successivamente andare a casa. Ci tengo a precisare che sul posto non c'è stato nessun intervento da parte dei mezzi di soccorso né di terzi".

La posizione di politica e scuola:
La prima a prendere posizione, chiedendo l'immediato interessamento del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, e del Garante per l'infanzia della Regione Calabria, Antonio Marziale, è stata Dalila Nesci, parlamentare grillina e capogruppo in seno alla commissione Affari Sociali alla Camera, che per conoscenza aveva scritto anche al procuratore capo di Vibo Valentia, Bruno Giordano.

La dirigente scolastica dell'istituto in questione, Licia Bevilacqua, ha subito avviato un'indagine interna affermando «ad oggi nessuna delle persone da me ascoltate ha riferito di aver visto quanto denunciato dalla parte lesa. È mia intenzione fare chiarezza garantendo comunque un clima sereno e positivo. Sono venuta a conoscenza dei fatti il giorno dopo, venerdì, e data la chiusura della scuola sabato per la festa patronale, sono riuscita ad aprire un’istruttoria solo lunedì scorso».

In seguito, tutte le parti in causa, ragazzo, operatore e dirigente scolastico, sono state convocate dal Garante per essere ascoltati e cercare di arrivare ad una soluzione. Marziale ha affermato che: "all'unisono, Garante, direttore scolastico provinciale, la dirigente scolastica, genitori e legale rappresentante del collaboratore scolastico, abbiamo concordato una strategia che badasse a riportare serenità emotiva nel bimbo, anche attraverso iniziative che avrebbero dovuto coinvolgere docenti, genitori e alunni". 

Gli ultimi aggiornamenti: 
Nella giornata di ieri la dirigente scolastica ha provveduto a notificare ai genitori del ragazzo una sanzione ai danni del loro figlio per aver provocato la lite in oggetto, asserendo anche che le lesioni riscontrate sul corpo del giovane sono state auto inflitte dal ragazzo che si sarebbe dimenato buttandosi a terra. 

Immediata la reazione di Marziale che attraverso un comunicato stampa non nasconde il proprio stupore per l'atto intrapreso dalla Bevilacqua. "Si tratta di un provvedimento - sottolinea - che contravviene a tutto quanto era stato stabilito in sede di audizione e che offende la sensibilità e la dignità degli astanti, oltre che il rispetto dovuto ad un bambino che è tornato a casa con la necessità di ricorrere alle cure del Pronto soccorso. Un provvedimento - continua Marziale - che si spinge ben oltre le proprie competenze, perché a stabilire la dinamica reale dovrebbero essere ben altre istituzioni e non la dirigente, che in sede di audizione ha ammesso di avere interrogato i propri alunni sugli accadimenti senza la presenza dei genitori, ed è il caso di ricordare che neanche un magistrato può ascoltare un minorenne senza genitori". Inoltre, il Garante auspica che la direzione scolastica regionale prenda provvedimenti nei confronti della dirigente scolastica.

Non si fa attendere neanche la replica della dirigente scolastica che, sempre attraverso una nota stampa, si affretta a chiarire: "Non avendo alcuna intenzione di entrare in polemica col Garante tengo a precisare che sono state diffuse notizie non del tutto corrispondenti a verità. Tuttavia, in piena sintonia con il Garante, la mia Amministrazione e la famiglia, concentrerò tutti i miei sforzi per un percorso di inclusione di tutti gli alunni e in particolare mi adopererò per assicurare a l’alunno in questione un clima sereno e tutta la vicinanza della comunità educante». 

Sulla questione torna ad interviene pure la parlamentare del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci che preannuncia un’interrogazione parlamentare contenente la richiesta di un’ispezione. "Sugli sviluppi della denunciata aggressione a scuola di un bambino di Soriano - asserisce la Nesci -, presenterò un'interrogazione parlamentare per un'ispezione ministeriale, avendo appreso dal Garante Antonio Marziale, che la dirigente dell'istituto scolastico coinvolto ha notificato ai genitori del bambino un avviso di sanzione nei suoi confronti". 

La parlamentare grillina conclude: "Concordo col Garante sul fatto che la dirigente scolastica ha da ultimo agito al di fuori delle proprie competenze, mandando all'aria la strategia pedagogica concordata proprio nell'ufficio di Marziale. La scelta della dirigente è irresponsabile e alimenta il disagio del bambino, che ha diritto all'istruzione dell'obbligo, e della famiglia, che adesso si ritroverà in contrasto con la scuola, indipendentemente dalla vicenda penale, che farà il suo corso in separata sede. Ricevuta la relazione del Garante, interrogherò il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli".

Non resta dunque che aspettare i nuovi sviluppi di una storia che è ancora lontana dall'ultimo atto.

Ex ospedale di Chiaravalle, il “caso” approda anche in Parlamento

Approda in Parlamento la vicenda della mancata riconversione dell'ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute. La deputata pentastellata Dalila Nesci ha incontrato il sindaco Mimmo Donato, ormai entrato nel suo quarto giorno di sciopero della fame, annunciando una sua interrogazione al ministro Lorenzin “per accertare tutti i profili di responsabilità che hanno portato al blocco del finanziamento e allo stallo del progetto”.

Dalila Nesci ha visitato la struttura sanitaria, occupata giorno e notte dagli amministratori dell'intero comprensorio in segno di protesta, e ha ricevuto dal sindaco un copioso carteggio, appesantito dai più recenti scambi di corrispondenza tra gli uffici della Regione Calabria e quelli dell'Asp di Catanzaro. Lettere che, anziché accelerare l'iter della riconversione, di fatto lo hanno clamorosamente affossato. La parlamentare del Movimento 5 Stelle ha tentato anche di mettersi telefonicamente in contatto con il governatore Mario Oliverio, ma senza ottenere risposta.Proprio dal presidente della Regione si attendono, in queste ore, interventi risolutivi per chiarire, una volta per tutte, il destino dell'ex ospedale di Chiaravalle.

Tantissime, in questi giorni, le testimonianze di vicinanza e solidarietà nei confronti del sindaco Donato, già visibilmente segnato dalle notti insonni e dall'astinenza dal cibo. La squadra di calcio locale, prima di scendere in campo per il turno di campionato, si è recata al “San Biagio” per manifestare l'adesione di tutti i tesserati e della dirigenza societaria alla coraggiosa battaglia condotta dal primo cittadino. Molto apprezzate dal sindaco le dichiarazioni di sostegno del giovane professionista chiaravallese, trapiantato per lavoro a Catanzaro, Saverio Arena che ha voluto esserci per esprimere la propria disponibilità a sostegno della “causa” della Casa della Salute: “Un obiettivo di tutti, senza bandiere e divisioni”. 

Mobilitazione per la viabilità negata, Francesco Pungitore: è solo l'inizio

“Il successo della mobilitazione popolare di Serra San Bruno non è che l'inizio di una nuova stagione di impegno e partecipazione da parte dei cittadini, sempre in una logica di stimolo e di collaborazione costruttiva, non contrappositiva, con la politica e le istituzioni. Adesso, però, ci aspettiamo subito fatti e risposte concrete”. E' quanto ribadisce, in questa intervista, il presidente del Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato”, Francesco Pungitore.
 
Presidente, l'iniziativa del 17 giugno ha raggiunto l'obiettivo?
“Certamente sì, e lo testimonia non solo l'eco mediatica dell'evento ma anche  il livello di partecipazione, alto, diffuso e qualificato. Volevo, in questa occasione, salutare e ringraziare tutti. Straordinarie le associazioni che hanno animato quella stupenda giornata. Impeccabile lo staff di Radio Serra che ha fatto da collante tra le varie iniziative. Fantastiche tutte le sigle che hanno aderito. Una soddisfazione per tutte le persone con le quali abbiamo condiviso l'organizzazione di una eccezionale mobilitazione pacifica. Grazie anche l'amministrazione comunale che ha reso possibile tutto ciò, alle forze dell'ordine che ci sono state accanto per garantire la sicurezza della manifestazione, ai sindaci, ai cittadini, ai politici e ai tre parlamentari presenti: Dalila Nesci, Paolo Parentela e Bruno Censore”. 
 
Qual era lo scopo che vi eravate prefissi?
“Mostrare questo territorio come un fronte unico, compatto, per dire con una sola voce no all'isolamento. Un messaggio forte e chiaro, insomma: basta con l'emarginazione e l'abbandono delle aree interne. Abbiamo, quindi, promosso l'iniziativa con degli obiettivi molto precisi: accendere i riflettori su queste nostre zone, con le loro problematiche e le loro potenzialità. Noi non vogliamo piangerci addosso per cercare alibi per il nostro mancato sviluppo. Certo, siamo indignati, arrabbiati, delusi per le continue promesse mancate. Ma noi siamo anche qui per dire che i nostri paesi, le nostre comunità sono vive e vitali, sono ricche di arte, di storia, di cultura, di tradizioni, di voglia di fare impresa. Nonostante tutto. Nonostante la mancanza dei servizi di base, come le strade”. 
 
Quello delle strade, appunto, rimane il grande problema...
“Qui la situazione non è assolutamente normale. Qui si vive l'isolamento totale. Ha ragione il procuratore Gratteri quando dice che i calabresi sono un popolo molto paziente. Abbiamo davvero pazientato fin troppo. Siamo arrivati al punto che per arrivare da Vibo a Serra l'unico mezzo che ci è rimasto è l'elicottero, o il mulo. Ma quella pazienza non c'è più. Adesso è scattata la molla per scendere in piazza, con le forme dell'impegno civile e della partecipazione democratica, per dire con forza e determinazione che non se ne può più. All'Anas diciamo che è finita la stagione delle promesse. Che è inaccettabile tenere un cantiere aperto per 50 anni come quello della Trasversale delle Serre. E' una vergogna! E' uno scandalo! Dunque sì, siamo stanchi... ma non rassegnati. E lo diciamo tutti, al di là dei vincoli e delle appartenenze. E' proprio per questo motivo che ci siamo ritrovati tutti a Serra, tutti uniti. Per dire che è finito anche il tempo della rassegnazione e delle deleghe in bianco. I cittadini hanno dimostrato con la loro presenza che vogliono riprendersi in mano il loro destino”.
 
La data del 17 giugno resterà nella storia della vostra battaglia...
“Quella del 17 giugno non è stata una data qualsiasi. La manifestazione di sabato scorso segna un nuovo inizio per questo territorio, per le nostre comunità che, dallo Jonio al Tirreno, sono arrivate a Serra per parlare con una sola voce, come un'unica e sola identità. Le nostre richieste sono state, peraltro, semplici e chiare. Le avete lette in questi giorni: riattivare subito i cantieri della Trasversale delle Serre; mettere in sicurezza la ex 100; riaprire immediatamente la Vazzano-Vallelonga. Si tratta di questioni vitali per il futuro e la sopravvivenza dell'economia locale”. 
 
Qualche risultato è già arrivato: il sindaco di Serra San Bruno ha parlato di interventi immediati su tutto il territorio...
“E' sicuramente positivo, ma non ci accontentiamo. Diciamo ai politici, a tutti i politici: fate vostra questa battaglia. Da oggi stesso, andate a bussare alle porte dell'Anas, della Regione, del Governo. Fate capire a tutti loro che qui la popolazione ha perso la pazienza. Ai cittadini ribadisco che questo è davvero solo l'inizio. Porteremo l'immagine di quella piazza del 17 giugno ovunque, fino a quando non ci daranno le risposte che vogliamo. I fatti dimostrano che ce la possiamo fare, uniti e senza più accontentarci di pacche sulle spalle, sorrisi e promesse”. 

Vibo: la deputata Nesci (M5s) incontra il presidente della Provincia Niglia

La situazione di estrema pericolosità in cui versano le strade del Vibonese, la sicurezza degli edifici scolastici di pertinenza provinciale e le problematiche legate al pagamento degli stipendi dei dipendenti dell’Ente, sono stati i punti cardine della discussione affrontata, stamattina, nella sede della Provincia di Vibo Valentia, dal presidente Andrea Niglia e dalla deputata del Movimento 5 stelle, Dalila Nesci.

A margine dell’incontro istituzionale, richiesto dalla Nesci, al quale hanno partecipato anche il segretario generale Cesare Pelaia ed i funzionari provinciali Caterina Gambino e Carolina Bellantoni, la deputata pentastellata ha incontrato i dipendenti dell’ente, in stato di mobilitazione per il mancato pagamento della tredicesima e degli stipendi di dicembre, gennaio e febbraio.

Una volta ascoltati i lavoratori, Nesci ha contattato telefonicamente il ministro dell’Interno, Marco Minniti, con il quale ha concordato un incontro, al fine di pervenire, in tempi rapidi, ad una risoluzione definitiva della questione.  

"Stiamo perseguendo, da mesi, tutte le iniziative politiche e istituzionali possibili per far uscire l’ente dalla stato di default economico-finanziario e poter così tornare ad erogare servizi efficienti ai cittadini vibonesi e garantire il sacrosanto diritto allo stipendio ai dipendenti», ha dichiarato il presidente Andrea Niglia. «L’interessamento alle nostre problematiche, da parte del ministro dell’Interno Marco Minniti e della deputata Dalila Nesci, - ha aggiunto Niglia - ci conforta. Potrebbe infatti rappresentare la svolta decisiva per uscire da questa situazione di emergenza e rilanciare, quindi, definitivamente la Provincia di Vibo Valentia.  Nei prossimi giorni  - ha reso, inoltre, noto Niglia  -  è in programma anche una riunione con il neo prefetto Guido Longo".

Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, tra le iniziative da intraprendere, sta valutando anche un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, "atto a valutare eventuali condotte illecite da parte del Governo, in riferimento ai cospicui tagli finanziari, a cui le Province sono state sottoposte,  che non hanno consentito, negli ultimi due anni, un’adeguata manutenzione di strade e scuole".

"Che fine hanno fatto i soldi della Trasversale delle Serre"

“Che fine hanno fatto i soldi della Trasversale?” E’ la domanda che si sono posti, i componenti del Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato”, nel corso dell’assemblea pubblica svoltasi, ieri sera, nella sala di palazzo Chimirri a Serra San Bruno.

Come si legge nella nota diramata dal Comitato, a porsi l’interrogativo sono stati anche “i cittadini, le associazioni del territorio, i sindaci del comprensorio, gli ex operai dei primi cantieri”.  Dal canto loro “Dalila Nesci e Paolo Parentela, deputati del Movimento 5 Stelle, i due soli parlamentari presenti tra i tanti invitati (ma assenti) di destra e di sinistra, hanno confermato tutti i dubbi della platea”. Tanto più che alle “interrogazioni pentastellate sull'argomento, alcune delle quali molto recenti, non è mai seguito uno straccio di risposta, né da parte dal Governo e né da parte dall'Anas”.

Un silenzio in linea con ciò che “accade da 50 anni a questa parte”. “La superstrada Jonio-Tirreno – prosegue la nota - continua a procedere stancamente, tra strappi improvvisi e prolungate fasi di stallo. Proprio per questo motivo, la mobilitazione popolare continuerà" ed interesserà anche la Regione” che “qualche mese fa” con il “governatore Mario Oliverio” ha preannunciato l’investimento di “centinaia di milioni di euro per il completamento dei maxi-lotti ‘Satriano-Gagliato’ e ‘Vazzano-Vallelonga’”. Ma, dopo quell'annuncio, la Trasversale delle Serre è tornata nel dimenticatoio”.

La denuncia  formulata “all'unisono dal tavolo dei relatori” composto da “Francesco Pungitore, Silvia Vono, Fioravante Schiavello, Marisa Gigliotti e Alfredo Barillari” ha trovato “l'appoggio convinto dei sindaci di Fabrizia (Salvatore Minniti), Brognaturo (Giuseppe Antonio Iennarella), Mongiana (Bruno Iorfida), Chiaravalle Centrale (Mimmo Donato) oltre che del vicesindaco di Gagliato, Domenico Aspro”.

Il comitato si è, inoltre, espresso negativamente in merito alla proposta formulata, nei giorni scorsi, dal sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone al presidente della Provincia di Catanzaro Enzo Bruno.

Nel corso di un incontro, il primo cittadino del borgo della Certosa ha sollecitato il presidente dell’ente intermedio ad aprire al transito dei mezzi pesanti la cosiddetta “Gagliato – Mare”.  “Una proposta sulla quale il Comitato si è schierato decisamente contro”.

Per i componenti del Comitato, la “Gagliato-Mare” non sarebbe un soluzione percorribile, poiché la strada “è pericolosa, stretta, ripida e assolutamente inadatta al traffico di pullman e camion”. Piuttosto “il sindaco di Serra avrebbe fatto meglio a chiedere, insieme a tutti noi, che fine ha fatto l'appalto della superstrada Satriano-Gagliato”.

Molte, inoltre, “le preoccupazioni espresse relativamente allo stato più generale della viabilità nel Vibonese. Il sindaco di Fabrizia ha chiesto sostegno nella sua lotta per fare uscire il territorio dall'isolamento, invitando il Comitato a non mollare e a tenere dritta la barra degli obiettivi da raggiungere. Anche i deputati Nesci e Parentela hanno elogiato la positiva espressione di impegno e partecipazione democratica rappresentata dai tanti cittadini che rivendicano il loro diritto ad avere nuove e moderne infrastrutture al servizio dello sviluppo del territorio”.

Nel corso della serata – conclude la nota – “si è parlato anche della vicenda degli ex operai dei primi cantieri della Trasversale che ancora attendono, da oltre dieci anni, di essere pagati. La manifestazione si è conclusa con tante nuove adesioni per il Comitato e per la mobilitazione, a conferma di quanto sia ormai avvertita da tutta la popolazione l'esigenza di  condurre, finalmente, in porto questa cinquantennale incompiuta”. 

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Censore: “Con l’impegno del PD si apre un nuovo percorso nei rapporti Stato-Enti Locali”

“Il voto favorevole della Camera sulla conversione in legge del dl Enti locali segna un importante cambio di passo strutturale delle politiche governative sulle autonomie locali. Il lavoro della maggioranza conferma così quanto già previsto in prima istanza nell’ultima legge finanziaria: cioè il superamento del Patto di Stabilità e una maggiore autonomia degli enti territoriali”. È quanto afferma il deputato Bruno Censore che spiega: “con questo provvedimento si prevedono un insieme di interventi finalizzati ad instaurare un nuovo rapporto tra Stato, Regioni, Province e Comuni con misure importanti per l’attività amministrativa. Ne sono un esempio i finanziamenti per la viabilità e i trasporti locali, la sospensione della tassazione aeroportuale, la stabilizzazione dei docenti delle scuole dell’infanzia e degli asili nido, lo sblocco del turn-over per i comuni virtuosi, ecc. Non posso che esprimere soddisfazione per il lavoro svolto dal gruppo dei Deputati del Partito Democratico, in particolare per la valorizzazione del mio impegno sulle Province con una serie di emendamenti presentati che estendendo quanto già previsto per i comuni sulle normative legate al dissesto finanziario e al patto di stabilità, dando agli amministratori locali più agibilità nella gestione degli enti, con l’istituzione di un fondo ad hoc per l’estinzione delle sanzioni relative al mancato rispetto dei vincoli di bilancio, confermando di fatto la volontà di superare il Patto di Stabilità interno. Un importante risultato – aggiunge l’esponente democrat - è stato raggiunto, inoltre, con un altro emendamento da me presentato, riformulato e recepito dal relatore sull’assegnazione di 100 milioni di euro direttamente a tutte le Province per la viabilità, determinando così una semplificazione nelle procedure e negli interventi degli enti sulla manutenzione delle infrastrutture di loro competenza. A chi, come la collega Dalila Nesci - conclude il parlamentare di origini serresi - parla di chiusura, di tagli e di 'pezze' rispondiamo con l’impegno concreto portato avanti e con i fatti".

Fondi diretti europei, il Movimento 5 Stelle ne discute a Vibo

“Un modo per accorciare le distanze con l’Europa e dare un’opportunità concreta al nostro territorio” Così Laura Ferrara e Dalila Nesci deputate M5s a Parlamento Europeo e Camera presentano l’iniziativa “InfoDay sui Fondi europei”, il cui prossimo appuntamento si terrà a Vibo Valentia presso l'Auditorium Valentianum in Piazza San Leoluca, sabato 23 luglio 2016 dalle ore 17,30. "L'iniziativa - spiega Nesci - è gratuita. Si tratta di un approfondimento importante, in favore dei cittadini, dei rappresentanti delle amministrazioni locali, delle imprese del territorio e di chiunque voglia conoscere le opportunità legate ai fondi europei diretti". L’Infoday di sabato si colloca nell’alveo delle molteplici iniziative sui fondi europei già promosse da Laura Ferrara su tutto il territorio regionale e che nei prossimi mesi avranno luogo nelle diverse province calabresi al fine di dare il supporto necessario per concorrere alla Programmazione europea 2014-2020. “Con tali eventi – conclude Ferrara – vogliamo contribuire a dare piena informazione sul sistema dei fondi diretti europei e sulle relative possibilità di accesso, anche fornendo gli elementi basilari per la costruzione, in concreto, di un progetto europeo di successo”.

Diffida parlamentari M5S: "Non spostate macchinari di risonanza magnetica da Cosenza a Reggio"

"Diffidiamo il commissario alla sanità calabrese e i commissari delle Aziende sanitarie di Cosenza e Reggio Calabria affinché non procedano al passaggio delle apparecchiature di risonanza magnetica dall'Asp di Cosenza all'Asp di Reggio Calabria". Lo hanno scritto in una nota formale i parlamentari del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni. Documento che, per conoscenza, è stato indirizzato, oltre che ai commissari in questione, rispettivamente Massimo ‪Scura‬, Gianfranco ‪‎Filippelli‬ e Giuseppe ‪‎Priolo‬, anche a Prefetti e Procure di Cosenza e Reggio Calabria, nonché al presidente della Regione Mario Oliverio, al suo vice Antonio ‪‎Viscomi‬ e al dirigente generale del dipartimento regionale per la tutela della Salute, Riccardo ‪‎Fatarella‬. "Nella nota "abbiamo ricordato - spiega Nesci - che per l'esercizio del sindacato ispettivo avevamo già chiesto di conoscere, nella precedente missiva del 24 novembre scorso, con urgenza gli strumenti giuridico-amministrativi utilizzati nella fattispecie, atteso che il '‪dirottamento‬' appare palesemente ‪‎illegittimo‬. Alla data odierna non (ci) è pervenuto alcunché dal commissario ad acta, né dai commissari delle aziende sanitarie interessate all'indebito trasferimento delle apparecchiature in oggetto. Pare, invece, che sia imminente il trasferimento in questione, in seguito al quale i presìdi di ‪Praia a Mare‬ e ‎Acri‬ non riceverebbero più le nuove macchine per la risonanza magnetica. Insomma, abbiamo utilizzato lo strumento della diffida per evitare un passaggio di strumenti diagnostici che sembra del tutto ‪arbitrario"‬.

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