Operazione Saggezza. Assoluzioni eccellenti: scarcerato Giuseppe Fabiano, Procura aveva chiesto 18 anni di reclusione

E' stato assolto con la formula per non aver commesso il fatto Giuseppe Fabiano, cinquantenne di Platì, difeso dagli avvocati Marco Tullio Martino (coadiuvato dal collaboratore di studio, dottor Alessandro Bavaro) e Giuseppe Iemma. Per lui l'ufficio di Procura aveva chiesto una condanna a 18 anni di reclusione perché considerato capo della cosca del locale di Cirella di Platì, componente - insieme agli altri locali - della famosa "Corona" che si interfacciava con Polsi. I legali avevano dimostrato nel corso dell'istruttoria dibattimentale con copiosa documentazione difensiva ed evidenziato nel corpo delle loro arringhe, come non fossero che generiche le affermazioni del collaboratore di giustizia Varacalli che indicava Fabiano quale capo locale di Cirella e che non avessero alcun valore probatorio né la vicenda del furto di un escavatore per il quale sarebbe stato presuntivamente interessato il Fabiano, né le conversazioni ambientali dal corpo delle quali sarebbe emersa un'offerta di aiuto economico in occasione di una precedente carcerazione fatta dal presunto boss Vincenzo Melia proprio ai familiari del Fabiano. Dopo quattro anni di custodia cautelare Fabiano ha così lasciato la casa circondariale di Locri.

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