Arresti "Mala Sanitas". "Abissi di disumanità che hanno dell'incredibile"

"L’inchiesta giudiziaria e gli arresti ai 'Riuniti' di Reggio Calabria turbano profondamente la coscienza degli italiani e in particolare delle donne italiane, perché mettono in luce abissi di disumanità che hanno, pur risalendo a sei anni addietro, dell’incredibile". E’ il commento della consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che aggiunge: "Sono casi ed eventi che, aldilà delle responsabilità individuali, ci obbligano, come cittadini e come politici, ad interrogarci, pur senza generalizzare, sulla caduta valoriale di professioni nelle cui mani consegniamo la nostra salute e sulla inesistenza dei controlli preventivi. La decisione della Regione di costituirsi parte civile - conclude la consigliera regionale - è un segnale serio, giusto e incoraggiante. Altrettanto necessario, però, è l’intervento del Ministero sulla specifica questione, soprattutto per restituire fiducia nella sanità pubblica ai cittadini".

Consiglio Regionale. "Siamo incapaci di fare le nomine, pure Giobbe perderebbe la pazienza"

"Il fatto che da un anno e mezzo il Consiglio regionale non sia stato in grado di effettuare le nomine di sua competenza è un’autentica, intollerabile, assurdità politica e istituzionale. La dimostrazione che il 'mondo' della politica regionale pensa di essere autoreferenziale e non soggetto al controllo della società civile. I calabresi - afferma la consigliera regionale di Calabria iin Rete Flora Sculco - sono portati a ritenere che non si proceda nelle nomine o perché gli 'amici degli amici' non hanno i titoli richiesti o perché gli 'amici' sono tanti e scegliere vorrebbe dire deluderne molti.  Aldilà delle legittime congetture, e senza togliere niente a nessuno o aggiungere ad altri  - prosegue  la consigliera regionale - rimane il fatto gravissimo di un’omissione politica che mentre rischia di arrecare deplorevoli conseguenze di ordine gestionale, offre una pessima immagine della politica che non dimostra, proprio a partire dall’esercizio di un dovere che tutto potrebbe essere tranne che macchinoso e pasticciato, di volersi fare carico degli interessi collettivi con metodi aperti, condivisi e trasparenti". Conclude la capogruppo di Calabria in Rete: "Un anno e mezzo per effettuare le nomine è tanto, troppo e soprattutto è ingiustificabile. Giobbe stesso perderebbe la pazienza, figuriamoci i calabresi! Serve, dunque, con immediatezza uno scatto di responsabilità, cosi da porre fine a questo stucchevole immobilismo e tentare di rimettere la legislatura regionale nella giusta carreggiata”.

"In Calabria messo in discussione il diritto costituzionale alla mobilità"

"C’è una questione meridionale irrisolta che, aldilà dei temi più generali, si rintraccia persino nel livello di manutenzione delle strade di questa parte della Calabria. Mi riferisco alle strade provinciali del Marchesato Crotonese, incredibilmente poco sicure, che mettono in discussione il diritto costituzionale alla mobilità. I sindaci di questa parte della Calabria, che da questa mattina stanno manifestando lungo la Strada Statale 106 - incrocio S.P. 38: Steccato di Cutro - (Petilia Policastro, Mesoraca, Cotronei, Roccabernarda, Scandale, Santa Severina e San Mauro Marchesato, Isola Capo Rizzuto) per denunciare la grave situazione in cui versa la viabilità provinciale (SP63, SP56, SP58, SP61, SP60 e SP59) chiedono un incontro urgente con il Presidente Mario Oliverio. Naturalmente, segnalerò questa emergenza intollerabile attraverso un ordine del giorno che presenterò in Consiglio regionale”.  E’ quanto asserisce la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che questa mattina prende parte alla manifestazione sulla ‘106’ "per dar man forte ai sindaci - asserisce - e sostenere la ragioni di questa parte della Calabria che si sente sempre più emarginata ed ha assoluto bisogno di maggiore attenzione. Le strade provinciali del Marchesato Crotonese, come più volte i sindaci hanno fatto notare, versano in condizioni tali da mettere in grave pericolo l’incolumità dei cittadini. Assistiamo, purtroppo, ad un aggravamento delle condizioni della '106', ormai diventata un serial killer mentre si stenta a trovare le necessarie soluzioni per ammodernarla, e ad un’umiliante condizione delle strade provinciali che rendono assai difficoltosa la possibilità per un intero territorio di raggiungere in tempi accettabili i centri urbani di riferimento compresi i capoluoghi di provincia e di regione". Conclude Sculco: "Sono sicura che il presidente Oliverio vorrà ascoltare la delegazione dei sindaci e che, continuando a tenere alta la guardia, si riuscirà ad apportare le necessarie opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di cui il reticolo viario provinciale del Marchesato Crotonese ha assoluto bisogno. Oltre alle questioni di rilevanza tecnica che attengono ai problemi della sicurezza e della mobilità, è in discussione la dignità di centri urbani che meritano di essere ascoltati e accompagnati nel percorso di soluzione dei problemi sollevati". 

“Mancanza di lavoro e povertà sono spie di un’emergenza allarmante”

“Dinanzi al malessere sociale diffuso, la proposta di approvare misure di sostegno al reddito e di elaborare un piano per l’occupazione, su cui si sono soffermati i colleghi Guccione e Tallini, mi vede perfettamente d’accordo. D’altronde - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  in Consiglio c’è, ferma da un anno, la proposta del collega Nucera sul reddito minimo che è aperta ad ogni contributo migliorativo. Si parta da quell’iniziativa legislativa. Dinanzi agli indicatori socio-economici che mettono la Calabria in fondo ad ogni classifica e a fronte di una crisi che non arretra, si ha il dovere di dare una mano a famiglie intere ormai al limite dell’inedia. La via maestra è il rilancio dello sviluppo per generare nuova ricchezza e nuova occupazione, ma mentre attendiamo che l’utilizzo dei fondi comunitari produca risultati, che il rilancio dell’agricoltura col Psr superi la fase della convegnistica e che lo straordinario patrimonio di beni storici, culturali e ambientali della Calabria sia messo a profitto, non si possono chiudere gli occhi di fronte alle difficoltà di chi perde il lavoro o un lavoro non l’ha mai avuto”. Ancora Sculco: “Dopo la seduta del Consiglio sulla sanità si pensi ad una seduta specifica sul lavoro con la partecipazione delle forze sociali e di tutti i soggetti che hanno ruolo, incluse le università e il terzo settore. L’assenza di occasioni di lavoro - conclude la consigliera regionale -  per i nostri giovani e l’aumento della povertà sono le spie di un’emergenza allarmante che rischia d’incidere sulla qualità della democrazia”.

"Contro la povertà in Calabria necessario introdurre di misure di sostegno al reddito"

"Non c’era bisogno degli ultimi dati Istat sull’occupazione per scoprire che nel Sud c’è un Sud più profondo. L’aumento della povertà, pur interessando l’intero Paese, presenta una maggiore gravità nel Mezzogiorno, dove l’incidenza della povertà assoluta in rapporto alla popolazione è aumentata, dal 2008 al 2014, dal 5,2% al 10,6% a fronte di quanto verificatosi nel Centro-Nord, dove l’incidenza della povertà è passata dal 2.7% al 5,6%. Per una serie di ragioni, nonostante i segnali d’attenzione del Governo Renzi, le aree più svantaggiate continuano a soffrire: in sei anni, degli 811mila posti di lavoro persi 600mila toccano il Sud. L’assenza di investimenti e i tagli alla spesa più marcati al Sud creano disagi a tutti i ceti sociali, ma a non vedere una luce di speranza nel tunnel della crisi sono soprattutto i nostri giovani. In queste condizioni, se non ci diamo da fare per il rilancio dell’occupazione, la fragilità sociale rischia d’incidere sulla qualità della democrazia”. L’ha detto la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco, che ha aggiunto: “L’assenza di occasioni di lavoro per i nostri giovani e l’aumento della povertà sono le spie di un’emergenza allarmante. La ‘Lettera pastorale’ dei vescovi calabresi, che s’inserisce nel solco del fecondo impegno della Chiesa per il rilancio del Sud ad incominciare dalla ‘Lettera collettiva dei Vescovi del Mezzogiorno' del 25 gennaio 1948, esorta le classi dirigenti a guardare con più attenzione al malcontento delle nostre comunità. In ogni caso - sottolinea Sculco - dinanzi ad una situazione di generale malessere e sfiducia, mentre si attende che riparta lo sviluppo, sarebbe bene, dopo le importanti decisioni contro la povertà contenute nella legge di Stabilità 2016, prevedere anche in Calabria una rete protettiva contro la povertà con l’introduzione di misure di sostegno al reddito. I dati erogati da Svimez, Istat, Bankitalia, Censis non lasciano più dubbi sulla gravità della condizione dei nostri giovani e di questa parte del Paese. Occorrono scosse capaci di sostenere l’imprenditoria calabrese perché possa generare ricchezza generale e una di queste può essere il 'Patto per la Calabria' sulla scia del Masterplan del Governo. E occorrono scelte visibili per dare concretezza alla solidarietà sociale al momento lasciata quasi per interno sulle spalle del volontariato laico e religioso".  

“Crotone capitale italiana della Cultura”: un’opportunità per la Calabria

“La proposta del Rotary Club di candidare Crotone a capitale italiana della Cultura mi vede particolarmente felice e offro subito la mia incondizionata disponibilità a condividere il progetto e tutto ciò che occorre fare per realizzarlo”. Lo sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che ha comunicato il suo apprezzamento nel corso di una telefonata al past president Pasquale Scalise. Aggiunge Sculco: “Non c’è bisogno di sottolineare le potenzialità di una città che ha una storia plurimillenaria che la rendono unica e straordinariamente suggestiva, né i vantaggi che si avrebbero qualora l’idea trovasse riscontro. La sfida lanciata dal Rotary Crotone assume, poi, in questo particolare frangente di difficoltà generale per la Calabria e per territori come il nostro, un valore di enorme rilievo, perché invita tutti a superare inerzie e rassegnazione e ad unire le energie e le risorse umane di cui disponiamo per trasformare le emergenze in opportunità”. 

"Se non si fa subito qualcosa, il colpo per l’olivicoltura calabrese sarà micidiale"

"E’ quanto mai opportuna l’occasione di confronto con il ministro Martina organizzata da Confagricoltura per martedì 15 marzo a Falerna. A parte gli altri temi, col ministro si discuterà di come fronteggiare l’emergenza provocata dall’autorizzazione concessa dall’Europa alla Tunisia che potrà esportare in Europa altre 70mila tonnellate di olio di oliva. Se non si fa subito qualcosa - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  per tutelare i nostri produttori, il colpo per l’olivicoltura calabrese sarà micidiale. E avrà effetti devastanti sul piano occupazione. Difficilmente, con l’invasione di olio tunisino a due euro, si potrà piantare 'un nuovo futuro'. Ai nostri parlamentari europei - aggiunge la consigliera regionale - ed al Governo non sfugge il tracollo possibile, se non s’interviene con immediatezza, dell’economia calabrese e meridionale, rappresentando l’olivicoltura la voce più significativa dell’export regionale. L’Europa purtroppo mostra a questa parte del Paese il suo volto peggiore e rischia d’incrinare ogni progettualità dello stesso Governo Renzi indirizzata al rilancio del Sud. Non sono in discussione le ragioni del sostegno alla Tunisia, sia chiaro. E’ però inconcepibile - conclude Flora Sculco - che tutto si traduca in un’ennesima penalizzazione del nostro Mezzogiorno. Di sicuro così non si aiuta l’Italia del Sud, anzi si dà un colpo letale ad un segmento della nostra economia che investe risorse cospicue in tecnologia e innovazione".  

"La sanità calabrese è nel caos, in queste condizioni non si può andare avanti"

"Esprimo solidarietà ai primari di Vibo Valentia che hanno scelto di protestare contro decisioni inique e penalizzanti. Si tratta di una scelta coraggiosa che scaturisce evidentemente da un disagio profondo che va ascoltato e che denuncia una situazione intollerabile.  Ed esprimo solidarietà, in questi difficili momenti, a tutti gli operatori sanitari della Calabria costretti a sobbarcarsi turni di lavoro disperati per garantire assistenza e prestazioni. La sanità in ogni città della Calabria - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  è nel caos. In queste condizioni di non governo del settore non si può andare avanti. Bisogna assolutamente trovare il modo di riattivare la condivisione delle scelte e l’urgenza di assumere atti soltanto dopo l’ascolto dei bisogni di sanità di ogni territorio. E’ urgente - conclude la consigliera regionale -  superare questo stallo preoccupante che desta allarme e disorienta i cittadini e restituire al sistema sanitario regionale la serenità senza cui il diritto alla salute è vanificato. E’ necessario un passo indietro della Struttura commissariale rispetto alle prerogative costituzionali della Regione che a partire dal Consiglio regionale del 24 marzo deve poter esercitare le sue competenze e riattivare il dialogo con i soggetti che si occupano di sanità in tutta la Calabria"

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