Ufficio postale Mongiana, il sindaco Angilletta annuncia il ripristino degli orari pre Covid

"A partire dal prossimo 29 novembre si procederà al potenziamento delle giornate e orari di apertura al pubblico degli uffici postali di Mongiana. Dopo infiniti confronti e solleciti da parte di questa amministrazione finalmente è arrivata la tanto attesa comunicazione direttamente dai vertici di Poste Italiane".

Lo annuncia il sindaco del borgo delle Ferriere  Francesco Angiletta.

"E' stata - aggiunge il primo cittadino - la responsabile Relazioni istituzionali territoriali sud, Maria Lea Pettolino, che mi ha anticipato telefonicamente la comunicazione, poi arrivata via mail, di ripristino degli orari di apertura pre Covid. Questa notizia rappresenta per la comunità di Mongiana un grande sollievo in quanto vede garantito un presidio fondamentale e impedisce un ulteriore impoverimento dei servizi al nostro territorio già pesantemente svantaggiato a causa delle pessime condizioni infrastrutturali. Ringrazio i vari livelli amministrativi di Poste Italiane per la costante disponibilità al confronto e mi auguro che questo momento possa essere di buon auspicio per futuri miglioramenti dei servizi al cittadino nel nostro bellissimo borgo. Ringrazio - conclude Angiletta - anche la mia cittadinanza che ha sempre dimostrato le proprie contestazioni con garbo e pacatezza, e che ha avuto tanta pazienza".

 

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Mongiana, ufficio postale: il sindaco Angilletta chiede di ripristinare gli orari per Covid

"E’ per l’ennesima volta, dopo diversi solleciti, che l’Amministrazione Comunale di Mongiana chiede il ripristino degli orari di apertura Precovid degli uffici postali sul nostro territorio. Le continue e giustificate proteste da parte della popolazione, culminate nella raccolta firme recentemente effettuata ed inviata a Poste Italiane, testimoniano il perdurare di una situazione di disagio che inizia ad avere poche ragioni di esistere".

E' quanto si legge in una nota del sindaco di Mongiana, Francesco Angilletta.

"Il sensibile miglioramento della situazione pandemica - aggiunge il primo cittadino - che vede il continuo diminuire dei contagi nel territorio calabrese, ed in particolare la situazione nel territorio vibonese (alla data del 25/05/2021 risultano 237 casi attivi su una popolazione di circa 160.000), a cui si aggiunge il graduale aumento di vaccinati e vaccinandi, ci spingono a chiedere il rispetto degli impegni presi da Poste Italiane".

Dopo avere ricordato che "Poste italiane ha sempre ribadito il carattere provvisorio della diminuzione degli orari di apertura degli uffici postali di Mongiana", Angiletta fa presente che "stamattina (26/05/2021), insieme alla richiesta di ripristino della situazione antecedente la pandemia è stata inoltrata a Poste Italiane la volontà di incontrare i responsabili territorialmente competenti da parte di un gruppo di rappresentanza cittadina per poter avere ulteriori chiarimenti e trovare una soluzione migliorativa".

"Riteniamo - conclude il sindaco mongianese - che oramai non sia più accettabile la riduzione degli orari di apertura e che il termine provvisorio sia stato ampiamente superato. I cittadini che tanto hanno sofferto lo stato di emergenza rivendicano la propria dignità e meritano di essere rispettati. L’Amministrazione Comunale di Mongiana ha sostenuto, sostiene e sosterrà la rivendicazione da parte dei cittadini dei propri diritti e chiede quindi a Poste Italiane un intervento risolutivo nel minor tempo possibile".

 

Ufficio postale di Mongiana: sindaco e cittadini chiedono il ripristino degli orari pre Covid

Mongiana - E’ una richiesta circostanziata quella che il sindaco di Mongiana (Vv), Francesco Angilletta ha inviato, tra gli altri al prefetto di Vibo Valentia ed ai vertici di Poste italiane, per chiedere il ripristino degli orari osservati dall’ufficio postale del borgo delle Ferriere prima dell’esplosione dell’emergenza Covid.

Nella missiva, il primo cittadino, ha evidenziato una serie di criticità - fattori climatici, la posizione del comune in area montana e la precaria condizione della viabilità - che rendono insostenibile la scelta dell’azienda di comprimere l’orario di servizio dell’ufficio mongianese.

A supporto della richiesta di Angilletta, si sono mobilitati quasi trecento cittadini che, in una lettera aperta, nel manifestare le “difficoltà” derivanti dalla “razionalizzazione degli orari di apertura degli uffici postali di Mongiana”, hanno chiesto a Poste italiane "il ripristino degli orari pre Covid".

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Fabrizia, da lunedì l'ufficio postale sarà aperto tutti i giorni

A partire da lunedì prossimo (8 giugno), l’ufficio postale di Fabrizia ricomincerà ad espletare le proprie funzioni nella normale fascia oraria.

A darne notizia è stato il sindaco, Francesco Fazio.

Il servizio sarà quindi erogato da lunedì a sabato, mettendo fine ai disagi causati dai turni ridotti determinati da lavori strutturali.

Rapinava uffici postali, incastrato dal Dna

I carabinieri della Stazione di Caraffa del Bianco (Rc), supportati dai colleghi della Compagnia di Roccella Jonica, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Locri, nei confronti di C.S., 30 anni, di Gioiosa Jonica.

L'uomo è accusato di una tentata rapina e di una rapina compiute, rispettivamente nel 2018 e nel 2010, all'ufficio postale di Caraffa del Bianco (Rc) e Gioiosa Jonica (Rc).

In particolare, nel dicembre 2018, due persone armate di pistola e coltello, con il volto coperto da un berretto cui erano stati praticati due fori per gli occhi, sono entrate nell’ufficio postale di Caraffa del Bianco e hanno minacciato la direttrice, per farsi consengare i soldi destinati al pagamento delle pensioni.

Ad impedire la rapina sono state le urla di una donna che hanno messo in fuga i malviventi. 

Una volta avviate le indagini, i carabinieri hanno trovato per strada i passamontagna abbandonati dai rapinatori durante la fuga.

Il materiale è stato quindi inviato agli specialisti del Ris di Messina, che hanno effettuato una comparazione tra le tracce biologiche dell’unico indagato e quelle trovate su uno dei berretti di lana.

Dal risultato è emerso un forte rapporto di verosimiglianza – l’ipotesi è di 1,045 milioni di volte più probabile rispetto all’ipotesi contraria – tra le tracce esaminate e quelle dell'arrestato.

Le prove raccolte hanno consentito inoltre di riaprire un altro caso giudiziario irrisolto: quello della rapina all’ufficio postale di Gioiosa Jonica, avvenuta nel 2010.

In quell’occasione un uomo armato di coltello era riuscito a prelevare, minacciando un impiegato, circa 28 mila euro in contanti, per poi fuggire a piedi per le vie del centro.

I carabinieri di Roccella Jonica, controllando minuziosamente la via di fuga del rapinatore, erano riusciti a trovare un berretto di lana e un maglione, compatibili con quelli indossati dal rapinatore.

Elementi che, allora, si erano rivelati insufficienti a proseguire le indagini, ma che, a distanza di dieci anni, grazie al lavoro del Ris di Messina, hanno permesso d'incastrare il presunto rapinatore.

Pertanto, alla luce delle risultanze investigative, i carabinieri hanno tratto in arresto C.S., il quale, al termine delle formalità di rito è stato associato alla casa circondariale di Locri.

Chiusura ufficio postale Fabrizia, "Ramoscello d'Ulivo": "Dal sindaco risposte generiche e poco convincenti"

"Se le rassicurazioni di Fazio sull’Ufficio Postale di Fabrizia sono simili a quelle che fornì a suo tempo sulla filiale di banca BPER, oppure a quelle che sta fornendo quotidianamente a scolari e famiglie sulla refezione scolastica, non c’è per nulla da stare allegri. In simili condizioni tutto potrebbe far prevedere e ipotizzare, anche, la chiusura o il ridimensionamento dell’Ufficio Postale, con la refezione scolastica che non sarà più avviata per questo scorcio di anno 2019. Ma con ogni probabilità al Sindaco è sfuggito il contenuto del cartello affisso da Poste Italiane contenente la seguente scritta: 'Avviso chiusura temporanea ufficio dal 18 al 23/11/2019 per intervento strutturale'. Ciò presuppone che i lavori devono essere eseguiti nei giorni di chiusura previsti da parte di una impresa od operai dei quali non si scorge nemmeno l’ombra. Ed a meno che essi non li stia realizzando qualcuno a porte chiuse in assenza della tabella che indica un cantiere aperto, viene da domandarsi ma l’Amministrazione Comunale era stata informata preventivamente dell’esecuzione delle opere su di un immobile, peraltro, di sua proprietà? E’ stato definito un cronoprogramma limitato e circoscritto per ridurre al minimo i giorni di chiusura e i disagi alla cittadinanza, che se per necessita deve recarsi a Mongiana o Serra S. Bruno, non può fare a meno di percorrere la viabilità da terzo mondo che tutti conosciamo? Il Sindaco anziché fornire risposte generiche e poco convincenti all’opposizione e alla cittadinanza, farebbe bene a chiedere lumi alla Direzione Provinciale di Poste Italiane costringendola a pubblicare un comunicato stampa preciso contente le rassicurazioni necessarie al mantenimento dell’Ufficio Postale di Fabrizia nel suo funzionamento regolare a tempo pieno, cosi come avvenuto fino ad oggi. In tale eventualità, come gruppo “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia” saremmo lieti di essere smentiti. In caso contrario, sappia il Sindaco e Poste Italiane che terremo desta l’attenzione su un problema di interesse pubblico generale a favore della collettività, verificando che il 24/11/2019 l’ufficio riapra i battenti erogando regolarmente tutti i servizi di sua competenza, tanto le scuse per gli eventuali disagi Poste Italiane le ha già chieste nell’avviso di chiusura temporanea. Una cosa è certa, come gruppo di opposizione, non consentiremo a nessuno che l’Ufficio Postale di Fabrizia sia scippato come la filiale della banca BPER, complice la pubblica amministrazione".

È quanto si legge in un comunicato diramato dal gruppo "Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia"

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Fabrizia: ufficio postale verso la chiusura? Il gruppo "Ramoscello d'ulivo" lancia l'allarme

"Ma che cosa è il prologo alla chiusura, pure, dell’Ufficio Postale di Fabrizia dopo quello della Banca BPER? Il maldestro tentativo di trasformare l’apertura da tempo pieno in giorni alterni ed orario ridotto? Oppure una forma subdola e strisciante di sopperire a carenza di personale presso altri uffici con l’espediente del ricorso all’esecuzione di un intervento strutturale volto a penalizzare l’Ufficio Poste di Fabrizia creando disagi a tutti gli utenti? Sta di fatto che un cartello affisso sulla porta avvisa che l’ufficio rimarrà chiuso dal 18/11/2019 al 23/11/2019 per consentire l’esecuzione di un intervento strutturale, ma di operai o ditte incaricate neanche l’ombra. Incomincia a serpeggiare nella popolazione preoccupazione e inquietudine per l’aumentare dei disagi che la chiusura sta provocando agli utenti costretti a recarsi a Mongiana o Serra San Bruno percorrendo strade da terzo mondo. Il gruppo “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia” memore di quanto già accaduto con la chiusura della filiale della BPER, lancia un grido di allarme, magari anche preventivo e in via precauzionale, e richiama alle proprie responsabilità le Istituzioni preposte affinché intervengano con la dovuta determinazione per accertare quanto e cosa sta accadendo alle Poste di Fabrizia. Facendo sì da ridurre al minimo indispensabile i giorni di chiusura e i disagi che si stanno profilando. Terremo alta l’attenzione e seguiremo la vicenda da vicino per evitare che al danno della Banca si aggiunge la beffa dell’eventuale ridimensionamento o peggio ancora della chiusura dell’Ufficio Postale di Fabrizia".

È quanto si legge in una nota del gruppo "Ramoscello d’Ulivo per Fabrizia".

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Carabiniere libero dal servizio sventa una rapina in un ufficio postale

Tre persone, Carmine Alvaro, di 33 anni, Nicola Romano (61) e Carmine Scibilia (56), sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria con l'accusa di rapina in concorso.

In particolare, i tre uomini, a volto coperto ed armati di mazze e pistola, hanno fatto irruzione nell’ufficio postale di Rosalì (Rc)

I rapinatori, dopo aver mandato in frantumi le vetrate di sicurezza ed intimato al direttore di consegnargli il denaro, hanno dovuto desistere dal loro intento, a causa dell’apertura a tempo della cassaforte e per il sopraggiungere delle pattuglie dell’Arma, allertate da un carabinieri libero dal servizio che, in attesa dell'arrivo dei colleghi, è riuscito a bloccare uno dei malviventi.

Nel frattempo, l'equipaggio di una gazzella ha acciuffato il resto della banda, al termine di un breve inseguimento.

I tre, una volta concluse le formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Reggio Calabria-Arghillà.

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