La tappa dell’Appennino bike tour occasione per valorizzare il Parco delle Serre

Ieri, nella splendida cornice del museo delle Reali ferriere di Mongiana, in occasione del passaggio della  34^ tappa dell’Appennino bike tour, si è svolto un incontro tra Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino, ente promotore del progetto, Pietro Federico, amministratore delegato della Mangiatorella SpA sponsor partner dell’iniziativa, Francesco Pititto, direttore del Parco delle Serre ed Alessandra Bonfanti di Legambiente.

Durante l’incontro si è discusso della comune volontà di promuovere le bellezze del Parco delle Serre attraverso le tappe calabresi dell’Appennino bike tour, in quanto la Ciclovia dell’Appennino passa proprio dai luoghi più magici del parco.

Nel giorno in cui è giunta a Serra San Bruno la 34^ tappa, con arrivo a Fabrizia, del percorso denominato “Giro dell'Italia che non ti aspetti”- 2600 chilometri dalla Liguria alla Sicilia, più di 300 comuni attraversati, 44 comuni tappa e 26 parchi e aree protette -, Federico ha sottolineato l’impegno di Mangiatorella nella tutela ambientale e nella promozione del territorio per lo sviluppo delle aree interne, concetto ribadito Pititto, che ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento di Mangiatorella nella valorizzazione del Parco delle Serre e nella promozione della mobilità sostenibile al suo interno. Un progetto che s’innesta in un ventaglio di scelte e iniziative sostenute da un crescente interesse di pubblico, quello della nuova ciclovia darebbe modo di ammirare siti naturalistici, storici e culturali, di raggiungere la località “Mangiatorella”, dove si trova la storica fonte e lo stabilimento dell’omonima acqua minerale, la tenuta Ferdinandea, la Cattolica di Stilo e molto altro.

Alessandra Bonfanti ha rimarcato che, attraverso l’importanza di fare rete, le ciclovie rappresentano un volano turistico unico per il futuro e che la Calabria offre un mix di qualità uniche da questo punto di vista, come la purezza, la natura incontaminata e l’accoglienza, ed è quindi in grado di rispondere in modo completo alle aspettative del pubblico.

Proprio per queste ragioni, il della Torre ha ribadito l’importanza del progetto di revisione che porterà alla realizzazione completa della ciclovia, di cui l’Abt si è fatta promotrice, in seguito all’accettazione da parte del Ministero delle Infrastrutture, nel 2022.

Ha concluso l’incontro Federico, ringraziando tutti e omaggiando i presenti di una targa ricordo della giornata, a simbolo dell’impegno reciproco nel promuovere la Calabria come luogo di turismo sostenibile.

La Ciclovia dell’Appennino passa dai luoghi magici del Parco delle Serre e punta su un nuovo anello che coinvolgerà la storica fonte di “Acqua Mangiatorella”

Domani giungerà a Serra San Bruno, nel cuore del meraviglioso scenario del Parco delle Serre, la 34^ tappa dell’Appennino Bike Tour – il Giro dell'Italia che non ti aspetti: un’importante progetto, duemilaseicento chilometri dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati e 44 comuni tappa, 26 parchi e aree protette. Sono questi i numeri di Appennino Bike Tour, la ciclovia dell’Appennino che ha preso il via in forma itinerante lo scorso 16 luglio da Altare (Savona) e si concluderà l’8 agosto ad Alia (Palermo). Si tratta della più lunga ciclovia d’Italia: il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese, nato da cittadini e cittadine e dalle associazioni, finanziato dalle istituzioni. Un sostegno concreto alla promozione della mobilità sostenibile e al turismo nelle aree interne del Paese, che punta alla valorizzazione di un nuovo modello di turismo che rispetta l’ambiente, migliorando la qualità della vita e promuovendo la riscoperta dei meravigliosi borghi d’Italia attraverso l’utilizzo della bici, mezzo green per eccellenza.

Durante il percorso della 34^ tappa i ciclisti sosteranno in prossimità della sede del “Museo delle Reali Ferriere di Mongiana” per incontrare alcuni dei partners del progetto, il “Parco Naturale Regionale delle Serre” e “Mangiatorella SpA” che ha sponsorizzato il percorso inaugurale dell’intera ciclovia nazionale.

L’incontro, previsto attorno alle 10,30, nasce per promuovere la purezza del territorio del Parco delle Serre, ricco di bellezze naturalistiche, storiche e culturali, attraverso la modalità della mobilità sostenibile e degli itinerari naturalistici percorribili in bici o a piedi attraverso delle “passeggiate ecologiche” che vedono protagonisti i boschi delle Serre, coi loro giganteschi abeti bianchi.

Gli itinerari offrono delle opportunità di visita uniche per turisti e popolazione locale che potranno ammirare le tante opere naturalistiche e culturali accompagnate da guide esperte, lungo i sentieri del parco. Tra questi, anche quelli che permettono di raggiungere la località “Mangiatorella” ove insiste lo Stabilimento di imbottigliamento dell’omonima Acqua Minerale, la Tenuta Ferdinandea, la Cattolica di Stilo e molto altro.

“Mangiatorella”, che deve la sua purezza e le caratteristiche salutari della sua acqua proprio all’ambiente incontaminato in cui nasce, con l’adesione a questo grande progetto è orgogliosa di confermare la sua costante attenzione per la tutela dell’ambiente e del territorio.

Mongiana: scarichi anomali nel depuratore, Angilletta presenta una denuncia

“Nella giornata di ieri, 30 luglio u.s., abbiamo presentato denuncia contro ignoti in seguito alla segnalazione di scarichi anomali nell'impianto di depurazione. Ci siamo recati presso gli uffici dei Carabinieri forestali di Mongiana per chiedere sostegno nel porre fine a questa situazione che si ripresenta periodicamente e che crea gravi disagi sia al funzionamento dell'impianto depurativo, sia alla cittadinanza che abita nelle vicinanze, in quanto il malfunzionamento ha come prima conseguenza il propagarsi di odori cattivi. L'avaria dei macchinari rende necessario inoltre spese di manutenzione che vanno a ripercuotersi per intero sulle bollette del ruolo idrico. Chiediamo alla cittadinanza massima attenzione. E' assolutamente vietato immettere nelle fognature materiale nocivo come ad esempio scarti di edilizia, solventi, oli, pitture, calce, detersivi aggressivi ecc. Abbiamo avuto segnalazione che questa situazione possa avere persino influito sulla salute delle api, provocando una significativa moria delle stesse. Quindi facciamo appello al senso di responsabilità di tutti per evitare questi danni e per garantire il benessere e la salute di tutti”.

E’ quanto scrive in una nota il sindaco di Mongiana, Francesco Angilletta.

L’Appennino bike tour attraverserà le Serre e farà tappa a Fabrizia

Attraverserà anche il territorio delle Serre, l’Appennino Bike Tour - “il Giro dell’Italia che non ti aspetti” finalizzato a parlare di turismo sostenibile, tutela dell’ambiente, promozione dell’Italia, valorizzazione dell’ Appennino, dei piccoli comuni, dei parchi, delle città d’arte e delle bellezze naturali e storiche.

Organizzato da Legambiente e ViviAppennino, il tour si sviluppa attraverso 44 tappe durante le quali saranno percorsi 2.600 chilometri, attraversate quattordici regioni, più di trecento comuni e 26 parchi e aree protette.

Partita lo scorso 16 luglio da Altare (Sv),  la manifestazione, che si concluderà  l’8 agosto ad Alia (Pa), arriverà a Fabrizia il prossimo 4 agosto.

Nel corso della 34^ tappa “Amaroni - Fabrizia”, i protagonisti dell’ Appennino bike tour attraverseranno Serra San Bruno e faranno una breve sosta davanti alle Ferriere di Mongiana, prima di tagliare il traguardo posto nel borgo dell’Allaro.

Appennino bike tour, la ciclovia dell’Appennino, la più lunga d’Italia - rappresenta il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese, nato dai cittadini e dalle associazioni, finanziato dalle Istituzioni e sostenuto da una storica azienda italiana, il Gruppo Colussi con il marchio Misura. Grazie alla campagna itinerante, il tracciato della ciclovia si sta animando d'iniziative che coinvolgono piccoli borghi, aree protette, territori resilienti.

Nel corso delle varie tappe vengono premiati i cosiddetti “ambasciatori dell’Appennino”, ossia le persone - amministratori, piccoli imprenditori, associazioni e realtà territoriali - che si sono distinte per attività di presidio del territorio appenninico.

Una squadra di ciclisti, insieme a Legambiente e ViviAppennino, sta percorrendo la ciclovia, sostando in ognuna delle 44 tappe dove vengono organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi che coinvolgono le amministrazioni locali, gli enti parco attraversati dal tracciato e le realtà interessate. Durante le soste viene presentato anche il Patto per il clima per l’Appennino, un impegno che Legambiente e ViviAppennino chiedono ai sindaci di sottoscrivere per creare una rete di comuni della ciclovia attiva contro le emissioni di gas climalteranti.

Infine, durante la campagna, vengono inaugurate le postazioni di sosta e ciclo-officina con colonnine di ricarica per e-bike realizzate da Misura in ognuno dei 44 comuni tappa, rendendo così il percorso ciclabile il primo in Italia completamente attrezzato per i cicloturisti.

A Mongiana la “Notte bianca della biodiversità”

Nell’ambito della “Notte bianca della biodiversità”, il Reparto Carabinieri biodiversità di Mongiana (Vv), il 29 luglio prossimo, aprirà la Riserva naturale biogenetica “Marchesale”.

L’iniziativa partirà dal Centro visite “Villa Vittoria” di Mongiana, con i Carabinieri del Reparto e del Nucleo Biodiversità cha accompagneranno i visitatori in una tranquilla passeggiata, in ampi spazi aperti, dove i “contatti ravvicinati” saranno quelli benefici con la natura.

Si parlerà, poi, di Biodiversità da scoprire e preservare, con Carmen Gangale, del Museo di Storia naturale della Calabria e Orto botanico Unical.

Altro momento in programma, la “Biodiversità nascosta nell’oscurità”: non solo piante, accendiamo una luce sulle “Falene delle Serre” a cura di Stefano Scalercio – Associazione lepidotterologica italiana (ali).

Con Antonio Morabito di Legambiente, Responsabile nazionale Cites, Fauna e benessere animale, si scopriranno, invece, le voci della notte, durante l’avventuroso viaggio" nel fascinoso mondo di altre creature notturne, con emozionanti “bestiali” incontri  ravvicinati, tutti da scoprire".

Infine si andrà a “… a riveder le stelle”, con una passeggiata virtuale nel nostro sistema solare, con la guida di Marica Canonico e Rosario Borrello del Planetarium Pytagoras di Reggio Calabria.

Mongiana tra i comuni "Ricicloni", la soddisfazione del sindaco Angilletta

"La notizia in merito al riconoscimento del titolo "Comune Riciclone" per il Comune di Mongiana riempie questa amministrazione di immenso orgoglio. Ancora una volta la comunità mongianese ha evidenziato il suo senso di responsabilità e sensibilità per quel che riguarda la raccolta differenziata. Questo premio conferma ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, come a Mongiana si guardi con particolare attenzione all'ambiente e come sia viva la consapevolezza del territorio in cui si abita. Un territorio che contiene delle risorse naturalistiche eccellenti e che offre un habitat ideale per diverse specie, garantendo così un'importante presenza di biodiversità. L'auspicio è che questo riconoscimento possa stimolarci a mantenere e migliorare ancor di più l'attenzione verso la tematica dei rifiuti. Come amministrazione tenteremo di mettere in campo iniziative che possano premiare la virtuosità dei cittadini i modo da far percepire sempre meglio l'importanza ed il valore di quello che stanno facendo".

Lo scrive in una nota il sindaco di Mongiana, Francesco Angilletta.

Mongiana tra i 7 "Comuni rifiuti free" calabresi

È San Benedetto Ullano, in provincia di Cosenza, il comune della Calabria a cui Legambiente ha assegnato oggi il titolo di “comune riciclone”, insieme ad altri 46 comuni italiani, nel corso della 28esima edizione di “Comuni Ricicloni”, il dossier realizzato nell’ambito del medesimo concorso con cui, fin dal 1994, Legambiente premia i migliori risultati nella gestione dei rifiuti, e che dal 2016 vede il suo principale focus nei Comuni Rifiuti Free, ossia i centri a bassa produzione di indifferenziato destinato a smaltimento.

I comuni vincitori sono stati divisi per regione e per categoria: sotto i 5mila abitanti, tra i 5mila ei 15 mila, sopra i 15 mila abitanti e per capoluoghi. 

 “Comuni rifiuti free”

Per quanto riguarda il riconoscimento di “comuni rifiuti free” 2021, la Calabria ne ha ottenuti solo 7 su 404 comuni e si tratta di territori tutti sotto i 5mila abitanti. Tra le province, è quella di Cosenza a dominare le presenze con 5 comuni; Vibo Valentia con un solo comune e Catanzaro con uno. In cima alla classifica dei comuni rifiuti free calabresi troviamo San Benedetto Ullano (Cs), che per i risultati raggiunti ha ottenuto anche il titolo di "comune riciclone" a livello nazionale: con 1.453 abitanti, ha raggiunto l’80,3% di raccolta differenziata (rd) ed una produzione pro capite di secco residuo di 52,2 kg all’anno. Seguono: Mongiana (VV) con 699 abitanti, 74,5% di rd e 53,9 kg di secco residuo all'anno; Pietrafitta (Cs) con 1212 abitanti, 83,7% di rd e 54,3 kg di secco; Carolei (Cs) con 3178 abitanti, 81,8% di rd e 54,3 kg di secco; Cerisano (Cs)con 3109 abitanti, 81,6% di rd e 57,3 kg di secco; Gimigliano (Cz) con 3232 abitanti, 79,2% di rd e 58,7kg di secco. Chiude la classifica Aiello Calabro (Cs) con 1.626 abitanti, 65% di rd e 74,7 kg di secco residuo pro capite all’anno.

"Quanto emerge dal dossier Comuni Ricicloni – afferma la presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta – ci conferma che, nonostante l’esiguità dei comuni calabresi che hanno raggiunto risultati importanti, il passaggio ad un'economia di tipo circolare è possibile. È necessario però incentivare la comunicazione e l'informazione per i cittadini affinchè si possa realizzare una raccolta differenziata di qualità, ma soprattutto aiutare i comuni con interventi mirati tra i quali, per esempio, l'applicazione della tariffazione puntuale, in nome del principio “chi inquina paga” e la realizzazione di impianti di riciclo e riuso in ogni provincia calabrese".

A Vibo Valentia la menzione Conai “Teniamoli d’occhio”

Tra le realtà più rappresentative di questa edizione, meritevoli della menzione CONAI “Teniamoli d’occhio” è stata premiata anche la Calabria, oltre a Puglia e Campania, con l’Ambito territoriale ottimale di Vibo Valentia che comprende 50 Comuni per un totale di 160.000 abitanti.

Furbetti dei buoni spesa, 350 denunce tra Serre e Vibonese

False attestazioni per ottenere i buoni spesa Covid. È quanto scoperto dai Carabinieri delle Compagnie di Serra San Bruno e Tropea a conclusione di un'articolata attività di verifica e controllo in ambito economico coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia.
 
In 350 sono stati denunciati in stato di libertà con l’accusa di false attestazioni a incaricato di pubblico servizio, tra questi, 296 sono stati denunciati anche per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Tra i soggetti deferiti ci sono anche presunti affiliati alla ‘ndrangheta che hanno certificato il falso pur di ottenere i buoni spesa. Si tratta di fondi stanziati per sostenere le famiglie indigenti durante la pandemia, ma in parte finiti nelle tasche dei “furbetti” sparsi in ogni angolo del Vibonese. I buoni spesa sono stati erogati direttamente dai Comuni a persone che autocertificavano il proprio stato di difficoltà economica sulla base di bandi stilati dagli stessi enti locali. Lo scopo era aiutare le fasce più deboli ad acquistare alimenti, farmaci ed altri beni di prima necessità. L’indagine segue un arco temporale che va dall’aprile del 2020 fino ad oggi.
 
I cittadini segnalati dai Carabinieri all’autorità giudiziaria risiedono nei comuni di: Vibo Valentia, Dasà, Limbadi, Mongiana, Joppolo Nicotera, Pizzoni, Polia, Ricadi, Rombiolo, San Nicola da Crissa, Serra San Bruno, Sorianello, Vazzano, San Calogero, Spilinga, Zaccanopoli e Zungri.
 
Gli accertamenti effettuati dai Carabinieri hanno consentito di verificare che gli indagati avrebbero fornito false attestazioni, dichiarando di trovarsi in condizioni di indigenza con lo scopo di indurre in errore gli Enti Locali ed al fine di ottenere un ingiusto profitto.
Per ottenere il beneficio, molti avrebbero fornito informazioni mendaci: dalla falsa attestazione sulla residenza e del numero dei componenti del nucleo familiare (l’elargizione era connessa anche all’effettivo stato di bisogno della famiglia) all’omessa o falsa indicazione di ricevere, nello stesso periodo, altri sussidi sociali (indennità di disoccupazione, pensioni di invalidità, l’indennità di maternità e lo stesso reddito di cittadinanza) che, superata una certa soglia, non avrebbe consentito l’ottenimento del buono alimentare. Diverse le anomalie riscontrante durante l’attività investigativa: c’è chi percepiva regolarmente il proprio reddito da lavoro dipendente (perché evidentemente rientrante tra le categorie che hanno potuto continuare a prestare la propria attività) o anche soggetti che, a seguito di accertamenti, sono risultati essere possessori di decine di migliaia di euro in buoni postali depositati. Per ricostruire la situazione economica dei “furbetti”, i Carabinieri si sono avvalsi della collaborazione dell’Inps, delle banche dati in uso alle forze di polizia ed in taluni casi anche degli istituti di credito. Sono così emerse una serie d'irregolarità per un danno erariale complessivo stimato in stimato in circa 100.300 euro. I 350 indagati rischiano una pesante sanzione amministrativa compresa tra i 5.164 ed i 25.822 euro, somme molto superiori rispetto al beneficio illecitamente conseguito.
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