Pd Chiaravalle Centrale, Cuda: “Circolo commissariato a causa della pesante litigiosità”

Riceviamo e pubblichiamo

"Sono costretto, mio malgrado, ad intervenire nuovamente sulla emblematica vicenda politica del Pd di Chiaravalle.

Voglio ribadire per l’ennesima volta che a determinare lo stato di commissariamento del circolo locale del Pd, non è stato il segretario provinciale bensì la ingarbugliata e pesante litigiosità che si è venuta a creare tra gli iscritti allo stesso partito, al punto che, pubblicamente, si era arrivati alle vie di fatto, in cui una parte di iscritti avevano deciso, questo si arbitrariamente, di estromettere un’altra parte.

Orbene, è bene sottolineare, che nella comunità politica del Pd ogni qualvolta viene meno il gioco democratico e l’agibilità di poter esercitare il proprio libero ruolo di iscritti e militanti allo stesso partito, l’organizzazione ad un più alto livello è costretta ad intervenire   per ripristinare le regole democratiche, per come stabilito dalla statuto e dal comune convincimento politico.

A questo punto e nel merito, più volte ho dato la mia disponibilità a ritrovare il bandolo della matassa, ad individuare le ragioni dello stare insieme, quasi costringendo le parti in causa a far emergere le ragioni comuni  rispetto a litigi e divisioni personali.

Sono testimone insieme al commissario del circolo, Pino Tomasello, del fallimento di questi tentativi, al punto che, nell’ultimo incontro organizzato, una delle due parti, fin dall’inizio della discussione ha deciso di abbandonare l’incontro profferendo frasi offensive e lesive della dignità delle persone presenti.

Di fronte a tale stallo, e di fronte a tale livello di incomunicabilità, il Pd di Chiaravalle resta commissariato, poiché allo stato attuale non vi sono le condizioni minime per ristabilire un equilibrio di sana convivenza tra le due parti. E’ del tutto evidente, che in una situazione di questo tipo risulta del tutto inutile ripetere stancamente che la soluzione dovrebbe essere la fissazione del congresso cittadino, perché in tale situazione, tutto si ridurrebbe ad una conta interna fratricida, mettendo a repentaglio il buon nome del Pd  provinciale, regionale e nazionale. Tale convincimento è ancor più dovuto per il rispetto che si ha per l’importante centro delle pre serre catanzaresi e per la democratica e civile comunità di Chiaravalle.

Come Pd provinciale respingiamo tale atteggiamento di chiusura e ostilità preconcetta.  Così come, è bene chiarire, che qualsiasi trattativa che  sarà sviluppata da singoli iscritti per le prossime amministrative d’autunno, al fine di delineare alleanze, candidature  e scelte politiche in nome e per conto del partito democratico,  è del tutto inutile ed illegittima.

Come è logico prevedere, si potrà liberamente intavolare qualsivoglia discussione sui massimi sistemi, ma è del tutto evidente, che stante la situazione di grave divisione interna, tali discussioni saranno sviluppate individualmente, naturalmente per quello che in questo senso possono contare.

 Ad ogni buon conto, il Pd provinciale si adopererà testardamente per mettere insieme le due parti contrapposte, per il bene della comunità di Chiaravalle e per ritornare protagonisti nei prossimi appuntamenti elettorali".    

Gianluca Cuda - Segretario provinciale del Pd di Catanzaro

 

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