Trasversale delle Serre, il Comitato contro le lungaggini: "Vogliamo appalti effettivi e cantieri aperti"

"Il Comitato per la Trasversale delle Serre, Cinquant’anni di sviluppo negato, guarda con attenzione ad ogni passo che in qualsiasi modo possa accelerare il reale completamento dell’intera arteria Ionio – Tirreno".

Questo l'incipit di una nota vergata dal presidente del sodalizio, Fioravante Schiavello nelle cui parole non mancano amarezza e scetticismo.

Schiavello, sottolinea, infatti, come: “Proclami ottimistici, dichiarazioni di successi e convegni risalgono agli anni ‘60”, mentre nel 2022 “corre il trentesimo anno dall’inizio di qualche lavoro, e siamo lontanissimi dal completamento”.

Del resto, in questo lungo arco temporale, il lavori hanno viaggiato a rilento, tant’è che “il solo tratto percorribile” è “quello tra Gagliato e Spadola, con la bretella per Serra San Bruno, che è stato aperto, lo ricordiamo, solo per le ripetute e vivaci insistenze del Comitato”.

Schiavello, evidenzia, inoltre che “mentre legge notizie, e riceve assicurazioni anche personali, il Comitato non vede con i suoi occhi alcuna attività sul territorio, nemmeno di preliminari progettuali” e pur avendo ben chiare le lungaggini dovute “all’italica impacciata burocrazia”, è costretto a costatare una preoccupante “lentezza”, tale da far “temere” che “l’inizio dei lavori” possa non avvenire “nell’anno in corso, e forse nemmeno nel 2023”.

Pertanto, “rinnovando la sua protesta”, il Comitato “insiste” sulla “necessità di condurre “qualunque operazione” con “la massima rapidità e senza ulteriori attese”.

Schiavello “avverte infine che sta lavorando a mobilitare le popolazioni del territorio per azioni di protesta e di stimolo” finalizzate “all’inizio di effettivi appalti ed effettivi interventi di operai e macchinari”.

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